L’isola di Kerrera e il Gylen Castle: escursione da Oban

In Scozia non serve allontanarsi poi così tanto dai centri abitati per trovare luoghi selvaggi ed incontaminati in cui poter passeggiare liberamente e sentirsi fuori dal mondo. E’ il caso di Kerrera, una piccola isola lunga 7 km e larga pressapoco 2 separata dalla Mainland solo da 500 metri di mare. Kerrera se ne sta li, a due passi dalla cittadina di Oban, distesa nella sua baia proprio di fronte al porto. Inizialmente, a vederla da lontano non sembrava poi così affascinante ed infatti ero scettica all’idea di dedicarle una delle mie giornate libere (durante il mese trascorso in Scozia sul quale potete leggere qui). Mi sono lasciata convincere dai consigli dei miei host e…per fortuna ho deciso di visitarla! Così un giorno, di buon mattino, ho preso il piccolissimo traghetto che in meno di cinque minuti attraversa il Sound of Kerrera e mi sono buttata a capofitto nell’esplorazione dell’isola…

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Se vi piace camminare immersi nella natura e nella tranquillità questo è il luogo adatto a voi! Su Kerrera non ci sono strade asfaltate, non si può accedere in auto e i residenti sono meno di quaranta: vi capiterà sicuramente di incontrarne qualuno, magari una mamma con due figli ed un cane…tutti a bordo di un Quad mentre tornano da scuola (ebbene, sull’isola c’è una piccola scuola) o dalle commissioni ad Oban, o più probabilmente da un giro di controllo alle mucche o alle pecore di famiglia. Ci sono due tragitti da percorrere a piedi su Kerrera: la Southern Route o la Northern Route. La prima è senza ombra di dubbio la più affascinante e vi porterà a fare un giro ad anello della parte sud dell’isola, fino ad arrivare al suggestivo Gylen Castle mentre il sentiero nella parte nord è invece più dissestato e faticoso da percorrere.

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Io ho deciso di concentrarmi sulla Southern Route che, stando alla mappa, necessita più o meno di tre ore per essere percorsa: dato che mi fermavo ogni due minuti per fare fotografie o semplicemente per godermi il paesaggio ne ho impiegate molte di più ma il sentiero è molto semplice da percorrere e non occorre avere livelli di allenamento da maratoneti o alpinisti esperti. E’ un’escursione adatta a tutti ed anche ai nostri amici a quattro zampe che vanno però tenuti al guinzaglio vista l’elevata popolazione ovina dell’isola. A tal proposito…. se, come alla sottoscritta, vi piacciono le pecore qui non saprete più da che parte guardare 🙂

Percorrendo la Southern Route in senso orario si sorpassano una serie di piccole baie sassose, alcuni cottage e delle fattorie: in passato queste baie, ed in particolare la Horseshoe Bay, rappresentarono un punto di ancoraggio sicuro per le navi della flotta norvegese che deteneva il potere sulla costa occidentale scozzese, che venne successivamente riconquistata a seguito della battaglia di Largs. Nei pressi di questa baia morì Re Alexander II di Scozia e pare che anche Flora MacDonald passò da queste parti mentre veniva portata prigioniera al non distante Dunstaffnage Castle. Mentre camminate, non stupitevi di trovare teiere e tazze appese ad alberi e cancelli: segnano la via per raggiungere l’unica teahouse dell’isola, che si trova vicino a Gylen Castle!

La strada prosegue piuttosto in salita (non spaventatevi, il percorso è breve!) fino alla piccola Tearoom dell’isola dove si trovano anche alcuni posti letto per chi volesse passare la notte su Kerrera. Come sempre, non resisto alla tentazione di fare merenda (anche se è quasi ora di pranzo) con uno scone e una tazza di tè, che mangio in una tranquillità assoluta e con la compagnia di alcuni curiosi passerotti che aspettano le briciole! Alla tearoom si trova anche uno dei pochi bagni pubblici dell’isola, in una minuscola casetta di legno con una finestra sul mare: a toilet with a view!

Rincuorata dal mio super spuntino riprendo la marcia verso Gylen Castle, che ho visto in fotografia e non vedo l’ora di osservare dal vivo. Durante il tragitto mi metto a chiacchierare con due signore inglesi che stanno visitando l’isola e scopro che una di loro vive nel Pembrokeshire, che avevo visitato l’anno scorso. Quando arriviamo un vista del castello rimaniamo tutte e tre senza parole! Il paesaggio che ci si apre davanti è fiabesco: un vasto spazio pianeggiante e verdissimo circondato da colline rocciose tra le quali si snoda un sentiero che, inerpicandosi, conduce al castello. Gylen Castle sorge su di una roccia scavata dalle onde del mare sottostante, che nel corso degli anni hanno creato una vera e propria grotta. Il paesaggio è davvero suggestivo, di quelli che ti fermeresti ad osservare per molto, molto tempo. E’ quello che faccio, in effetti: saluto le due signore e mi siedo su di una roccia godendomi il panorama. Mi sento felice, appagata da tanta bellezza ed in pace con me stessa. E’ uno di quei momenti in cui in Scozia mi sento a casa e capisco immediatamente che questo luogo mi rimarrà nel cuore per sempre!

Gylen Castle

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Come tutti i castelli scozzesi che si rispetti, anche Gylen Castle ha fatto da sfondo a intrighi, assedi e lotte sanguinose nel corso della sua storia. Fu completato nel 1582 dai MacDougall, costruito sia con scopi difensivi che con raffinati elementi architettonici che ad oggi rimangono gli unici esemplari in tutta la Scozia Occidentale. Questo meraviglioso castello fu abitato solo per 65 anni: a seguito di un assedio avvenuto nel 1647 il castello fu dato alle fiamme e tutti i suoi abitanti massacrati. Più “recentemente” il pittore JMW Turner rimase così affascinato da Gylen Castle durante una sua visita a Kerrera nel 1831 che riempì ben 25 pagine di schizzi sulla fortezza e sull’area circostante.

Ho passato un bel pò di tempo ad esplorare il castello (che è visitabile gratuitamente all’interno) e i dintorni ma poi, con un grande sforzo per separarmi da questo ambiente magnifico, sono ritornata sul sentiero principale per proseguire con il giro ad anello dell’Isola, tenendo sempre d’occhio Gylen mano a mano che si allontanava. Camminando tra cespugli gialli di ginestre ed alti steli di felci si costeggia  tutta la parte occidentale dell’isola, a pochi passi dal mare.

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Arrivati sulla costa settentrionale, il paesaggio cambia e diventa (a mio parere) ancora più bello! Saranno stati i raggi di sole che illuminavano l’isola di Mull, visibile al di là del mare, sarà stato il verde dell’erba che ricopriva le colline che scendono verso le spiagge di ciottoli…questa è stata la mia parte prefeirta di Kerrera! Il sentiero si fa un pò ripido ma una volta arrivati in cima è un vero spettacolo e la vista su Mull e le isole circostanti è magica!

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Mi sono fermata per la mia pausa pranzo in questo paradiso, assaporando più il paesaggio che il mio sandwich. Attorno a me nessuno, solo silenzio, una lieve brezza e ogni tanto un debole belato in lontananza. Assoluta tranquillità, puro relax, la pace dei sensi. Bisognerebbe avere più spesso dei momenti così, penso mentre scruto l’orizzonte. Sarei rimasta volentieri nel mio angolo di paradiso, ma non voglio perdere l’ultimo ferry che riporta sulla Mainland così ringrazio le pecore per la compagnia e mi rimetto in cammino, proseguendo per un breve tratto pianeggiante ed inerpicandomi poi sull’ultima faticosa salita, una di quelle che quando arrivi in cima ti volti, esausta, e sai che ne è valsa la pena.

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Decido di fare un’ultima deviazione, avvicinandomi a degli isolotti dove pare si possano avvistare le foche. Non esiste un sentiero quindi proseguo un pò a caso tra le felci e l’erba alta, evitando per quanto possibile le zone paludose (odiosissime!) e spaventandomi ogni volta che una pecora salta fuori improvvisamente da dietro un cespuglio! Di foche purtroppo nemmeno l’ombra, ma in compenso trovo un gruppo di 15 oche con ben 35 pulcini che nuotano vicino alla spiaggia! Carinissimi!

Tornando sui miei passi e dirigendomi verso il piccolo molo, faccio amicizia con un abitante dell’isola: mi si avvicina a passo spedito chiedendomi chiaramente di giocare con lui e nonappena il suo sguardo incrocia il mio, è amore a prima vista. Eccolo qui! Abbiamo giocato assieme per un quarto d’ora almeno e ci siamo divertiti un sacco!

Lascio Kerrera sull’ultimo ferry della giornata assieme ad una manciata di altri turisti, ringraziando mentalmente i miei host per avermi spinta a visitare questa splendida isola a due passi da Oban, che pochi conoscono ma che sa sicuramente donare emozioni magnifiche, incantandoti con il suo paesaggio verde e coi meravigliosi scorci sulle isole circostanti. Anche questa volta, una meta sconosciuta alla quasi totalità dei turisti non mi ha delusa!


SITO UFFICIALE: https://isleofkerrera.org/see-and-do

COME RAGGIUNGERE KERRERA: Il ferry per Kerrera parte da un piccolo molo 10 minuti a Sud di Oban che si raggiunge in 20-30 minuti a piedi o pochi minuti d’auto o taxi dal centro. Il primo ferry parte alle 8.40 del mattino, l’ultimo ferry che fa ritorno ad Oban è alle 18. Consultate questo sito per gli orari completi del traghetto.

KERRERA TEAHOUSE & BUNKHOUSE: http://www.kerrerabunkhouse.co.uk/

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12 pensieri riguardo “L’isola di Kerrera e il Gylen Castle: escursione da Oban

  1. Che delizia quest’isola, Beatrice! I luoghi poco battuti e dimenticati sono quelli che più mi fanno impazzire… La Scozia non finisce mai di riservare sorprese ed emozioni…anche (e spesso soprattutto) in quegli angoli nascosti che i turisti non si filano affatto! Non mancherò di visitarla alla prima occasione…

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    1. Ciao carissimi, grazie che passate sempre a dare un’occhiata! Le pecore su Kerrera sono davvero fotogeniche, poi era il periodo giusto per gli agnellini, troppo carini e coccolosi 🙂 A presto!

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