Blair Castle, Scozia: il castello bianco nel cuore del Pertshire

Non c’è viaggio in Scozia senza la visita ad – almeno – un castello e per me quest’anno è stata la volta di Blair Castle, nel Perthshire. Dopo aver visitato i deliziosi Dunkeld e Pitlochry mi sono spostata in treno verso Blair Atholl, minuscolo villaggio sonnecchiante dove i turisti si fermano per visitare l’omonimo castello. Con uno zaino di quasi 10kg sulle spalle ho percorso l’infinito viale alberato ed ho raggiunto Blair Castle, le sue pareti bianche che risaltano tra il verde della vegetazione ed il cielo plumbeo. Ad accogliermi, il piper del castello con la sua cornamusa. Non poteva esserci inizio migliore di questo!

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spazioSTORIA

Sede degli Earls of Atholl e del Clan Murray, il Blair Castle che vediamo oggi è un assemblamento di strutture aggiunte nel corso degli anni all’edificio principale che fu costruito nel 1269. L’origine del castello fa un pò sorridere: pare infatti che il Conte di Atholl, di ritorno dalle Crociate, scoprì che il suo vicino, John Comyn, aveva fatto costruire un grande tower house sulla sua proprietà. A quanto pare a nulla servì denunciare il fatto al re Alexander II perchè la torre costruita da John Comyn esiste tutt’ora e rappresenta quindi la parte più antica del castello (e porta pure il suo nome!).

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Nei secoli successivi il castello subì continue aggiunte e modifiche, e lo stesso fu per il titolo nobiliare dei suoi proprietari. Nel 1530 venne costruita la Great Hall e, pochi anni più tardi, arrivò in visita a Blair Castle Mary Stuart: durante una battuta di caccia organizzata per la sovrana vennero uccisi 360 cervi e 5 lupi! Negli anni turbolenti che seguirono, il castello fu conquistato dalle truppe di Cromwell, poi restituito ai legittimi proprietari che da Conti vennero nominati Marchesi e infine occupato nuovamente dai soldati Giacobiti prima della battaglia di Killicrankie, in occasione della Prima Rivolta Giacobita, e i Marchesi di Atholl salirono ancora di grado, divenendo Duchi.

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Durante la Seconda Rivolta Giacobita i Murray si schierarono con il  Bonnie Prince Charlie ma nel 1746 il castello cadde nelle mani delle truppe governative. Lord George Murray, consigliere di Charles e secondo in comando nel suo esercito, nonchè figlio del Duke of Atholl e quindi proprietario del Blair Castle, provò a riprendersi il tuo castello…bombardandolo. Fu però richiamato alle armi per affrontare l’ultima battaglia degli scozzesi, la tragica Culloden. George Murray sopravvisse e venne esiliato nel Continente mentre suo fratello e II Duca di Atholl James riacquistò la proprietà di Blair e iniziò a trasformare il castello medievale in una elegante residenza Georgiana. Fu in questo periodo che vennero progettati e realizzati gli affascinanti giardini.

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Uno scorcio del castello dai giardini

Nel 1844 arrivò a Blair Castle un visitatore d’eccezione, la Regina Vittoria: la sovrana si innamorò del castello e della Scozia, amore che durò poi per tutta la sua vita. A seguito della sua visita la Regina diede il consenso alla creazione degli Atholl Highlander, un vero e proprio corpo di guardia privato, l’unico che sopravviva ai gorni nostri in tutta Europa. L’arrivo della ferrovia e il continuo sviluppo architettonico resero il castello sempre più moderno e lo trasformarono nel delizioso maniero che possiamo osservare oggi.

ESPLORANDO I GIARDINI

Visto che non amo particolarmente i castelli “moderni e ben arredati” (sono più per i ruderi!), ho deciso di tralasciare la visita all’interno del castello e di esplorare solo i giardini, progettati e realizzati nel 18°secolo. “Solo i giardini” però significa una passeggiata di più di 3 ore su e giù per l’immenso spazio verde che circonda il maniero. Munitevi quindi di una paio di scarpe comode e mi raccomando, non perdetevi i magnifici giardini del Blair Castle!

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Si inizia dal vicino Deer Park dove circolano liberamente caprioli e cervi, incuranti dei turisti che li fotografano da ogni angolazione. Dall’altra parte del viale ed oltrepassando un cancello si entra nel Diana’s Grove, un bosco tranquillo e silenzioso che ospita alcuni degli alberi più alti di tutta la Scozia ed esemplari provenienti da ogni parte del mondo, specialmente dall’America. Questa parte di giardino è chiamata così in onore di Diana, Dea Romana della caccia la cui statua si trova proprio nel centro del groviglio di sentieri che attraversano il bosco.

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Deer Park
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Diana’s Grove

Attraversando un ponte di pietra e salendo una collina si giunge presto in vista della St.Bride’s Kirk, una pittoresca chiesetta di pietra, ormai diroccata, dove è sepolto il leader Giacobita Bonnie Dundee, morto nella vicina battaglia di Killicrankie. La struttura attuale sembra risalire al 1560 ma le origini della chiesetta sono certamente molto più antiche. A questo punto mi sarebbe piaciuto raggiungere un punto panoramico sul castello ma le indicazioni non erano chiare e (mi maledico ancora!) ho lasciato perdere. Mi sono goduta la quiete della chiesa e del cimitero circostante, riposando un pò la schiena dolorante per via dello zaino pesante che avevo in groppa da un bel pò d’ore.

Dalla St. Bride’s Kirk un sentiero porta di nuovo giù dalla collina fino agli Hercules Gardens, probabilmente il più maestoso spazio verde del Blair Castle. Si tratta di un enorme giardino circondato da un muro di cinta al quale si accede tramite dei cancelli di ferro battuto aprendo i quali sembra di entrare in un giardino segreto. Il giardino, ristrutturato nel 1996, prende il nome dalla statua a grandezza naturale di Hercules che svetta tra le altre ed è caratterizzato da un grande stagno, dei viali fioriti e un campo con più di 100 alberi da frutto.

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Il muro di cinta che circonda il giardino nel quale sono state posizionate alcune statue
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Il laghetto centrale, con una capanna e un piccolo giardino chiuso da siepi

Il pezzo forte è senza dubbio il ponte cinese verde e rosso che si nota alla fine del laghetto. Un pò kitsch forse, ma molto particolare immerso nell’ambiente scozzese. Mi sono persa tra i sentieri e i viali fioriti del giardino, ammirando statue, alberi da frutto dalle strane forme, accenni di colore che hanno resistito ai primi accenni di autunno.

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Il colorato ponte cinese

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Viale negli Hercules Gardens

 

Siete appassionati di serie tv? Il Blair Castle e gli Hercules Gardens vi ricordano qualcosa? Il castello e i giardino sono apparsi nella serie “Victoria” , che racconta la vita della Regina Vittoria del Regno Unito. Come vi ho già raccontato, Vittoria era profondamente innamorata della Scozia e della zona circostante il castello. Nell’episodio 7 della seconda stagione, interamente girato in Scozia, si possono ammirare il Blair Castle e molti paesaggi scozzesi in tutto il loro splendore: in questo episodio è raccontato il primo incontro di Vittoria con le Highlands e, inutile dire, proprio come lei anch’io mi sono emozionata sentendo le cornamuse e ammirando magnifici e desolati paesaggi.

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Una scena di Victoria girata a Blair Castle (fonte)

E poi, mentre tornavo verso il castello per dare un’ultima occhiata, mi sono trovata nel bel mezzo di un matrimonio! 🙂 E allora, curiosa come sono, mi sono accomodata su una panchina con una visuale perfetta sulla porta d’entrata, riparata dal mio ombrello perchè aveva iniziato a piovere, e mi sono goduta l’arrivo degli ospiti e degli sposi mentre un piper accompagnava gli ivitati con il suono della sua cornamusa.

 

E’ quasi ora di prendere il treno che mi porterà ad Inverness ma prima voglio concedermi una pausa per recuperare le energie. Su consiglio della mia amica Ilaria sono tornata nel minuscolo villaggio e mi sono diretta verso la Blair Atholl Watermill, una tearoom molto particolare dai soffitti bassi di legno e dove producono tutt’oggi molti tipi di farina seguendo metodi antichi. Mi sono gustata una cioccolata calda bianca con cannella (all’esterno perchè dentro era così caldo che mi si appannavano gli occhiali e non c’era posto per sedersi!) che mi ha dato una carica energia prima di riprendere il mio viaggio verso Nord. Prossima fermata…Inverness!

 

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Bye Bye Blair Castle!

INFORMAZIONI PRATICHE

Blair Castle si raggiunge in circa 15 minuti d’auto da Pitlochry e 1h45 da Edimburgo. Se vi spostate con i mezzi pubblici potete prendere un treno diretto e scendere alla fermata Blair Atholl: ci impiegherete 15 minuti da Pitlochry e 2h da Edimburgo.

Orari di apertura:
Blair Castle è aperto dal 1 aprile al 30 ottobre tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.30 con ultimo ingresso alle 16.30.

Ticket:
Adulti 14£ (castello e giardini) / 7.70£ (solo giardini)
Bambini 8.50£ (castello e giardini) / 3.50£ (solo giardini)
Family 40£ (castello e giardini) / 19£ (solo giardini)

(prezzi ed orari aggiornati a maggio 2020)

12 pensieri riguardo “Blair Castle, Scozia: il castello bianco nel cuore del Pertshire

  1. Avevo visto questo castello in foto più di una volta, però come te sono più per il diroccato. Infatti, credo che ciò che attirerebbe maggiormente la mia attenzione è la St.Bride’s Kirk! I giardini sembrano davvero bellissimi però, anche se ammetto che quel ponte mi ha fatto un po’ storcere il naso…

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    1. Ahahah si, è davvero molto kitsch il ponte!! Però il castello, con le sue pareti bianche, risalta moltissimo nella vegetazione della zona, devo dire che nonostante non sia diroccto mi è piaciuto 🙂 Un abbraccio Celeste!

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  2. Confermo chi ha scritto sopra che sembra fin troppo moderno e ben tenuto per rientrare nel comune immaginario di “castello”, meno male che si rifà tra i giardini e la St.Bride’s Kirk. La cosa invece che davvero più mi lascia perplessa è il ponte cinese, sei stata fin troppo gentile a definirlo “kitsch”!! In ogni caso molto interessante, e un posto che sicuramente non conoscevo.

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    1. Heheheheh Laura, il ponte in effetti mi ha lasciata un pò perplessa! In realtà il castello, con le sue pareti bianche, mi è piaciuto ma ho deciso di non visitare gli interni, perchè so che proprio non sarebbe stato il mio genere 😉 La St.Bride’s Kirk è un piccolo gioiellino! Grazie per essere passata a leggere e buona giornata!

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    1. Ciao! Io ho scelto di saltare gli interni perchè so che i castelli tenuti troppo bene (ossia non in rovina, ehehe) non mi attirano molto 🙂 I giardini invece li ho trovati molto piacevoli e rilassanti ed il tocco in più che dava bellezza e mistero al castello è stato sicuramente il suonatore di cornamusa che usciva una volta ogni ora a suonare. Meraviglioso! 🙂

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  3. Ti dirò mi fa strano come tipologia di architettura, sarà che ho sempre visto cattedrali e castelli diroccati come “i grandi classici scozzesi su cui sono abituata a sognare…per dirla alla napoletana “nun c’azzecca” 😛
    Tutto il resto invece meraviglioso, dai giardini a quello scorcio sul tearoom *_*
    Buona serata Bea 😉

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