Un tour tra i cimiteri di Edimburgo

Lo so, lo so, il titolo è un pò inquietante ma non spaventatevi! L’ho già ammesso, ho una vera passione per i cimiteri britannici: sono terribilmente attratta dai piccoli cimiteri con le lapidi di pietra un pò sbilenche, l’erba verde e le piante che ci crescono attorno, meglio ancora se sorgono vicino ad una chiesetta mezza diroccata. Mi piace camminare tra le tombe, cercare di leggere le scritte rovinate dalle interperie, immaginare com’erarano le persone che vi riposano, com’erano le loro vite. I cimiteri britannici non hanno affatto l’aria triste e grigia che hanno i nostri, anzi: sono semplici, ben curati, sembrano quasi dei giardinetti dove, spesso, la gente va a passeggiare. Ovviamente anche ad Edimburgo, capitale della Scozia, non potevo reprimere la mia “macabra” passione e sono andata alla scoperta, viaggio dopo viaggio, di alcuni tra i cimiteri più noti della città, scoprendo leggende, aneddoti e storie tenebrose.

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Greyfriars Kirkyard

Candlemaker Row, Cowgate
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Le tenebrose tombe del Greyfriars Kirkyard

Quello di Greyfriars è il cimitero più famoso e infestato della città. Ho detto infestato, ebbene si. A quanto pare questo angolo di Edimburgo pullula di spiriti e fantasmi! I turisti che lo visitano sono moltissimi, vuoi per la sua aria misteriosa, vuoi per la sua bellezza resa ancora più particolare dalla bella vista sulla Old Town che si gode passeggiando tra le sue tombe. Il Greyfriars Kirkyard esiste fin dal 1560 e fu costruito su di un terreno donato da Mary Stuart in persona. Le tombe e i mausolei che si ammirano oggi sono antichi, tutti tranne due: si notano subito la tomba di John Grey e del suo fidato cagnolino Bobby, che vegliò sulla tomba del padrone per ben 14 anni e che fu poi sepolto qui, divendendo la mascotte della città. Ma ci sono alcune tombe attorno alle quali aleggiano inquietanti leggende, prima fra tutte quella di Mackenzie il Sanguinario. Le storie su questo cimitero sono così interessanti che ve ne parlerò più approfonditamente in un appostito articolo ma vi posso dire, per rendere l’idea, che dal 1999 al 2007 nel cimitero sono state registrate ben 400 attività paranormali!

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Un mortsafer, una grata che veniva posta sulle tombe per evitare che i cadaveri venissero rubati

Canongate Kirkyard

Canongate, Royal Mile
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Uno scorcio del Canongate Kirkyard

Nel centro di Edimburgo, sul celebre Royal Mile, si trova la Canongate Kirk circondata dal suo cimitero e costruita a partire dal 1688. Ci sono arrivata seguendo una leggenda, cercando la tomba di Davide Rizzio (o Riccio), segretario particolare della Regina Mary Stuart e, probabilmente, suo amante. Rizzio venne ucciso nel palazzo di Holyrood in una congiura organizzata dal marito della Regina e, si dice, fu sepolto proprio in questo cimitero. Si tratta solo di leggende, certo, ma l’emozione di andare alla ricerca della sua tomba e infine trovarla è stata decisamente reale! Assieme a Rizzio nel cimitero sono sepolti personaggi illustri del passato di Edimburgo come poeti ed economisti. Qui trovate un’interessante mappa interattiva che illustra tombe e monumenti all’interno del cimitero.

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La placca che ricorda il luogo di sepoltura di Davide Rizzio

St. Cuhtbert Parish Church

Lothian Road, Princes Street
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Veduta del castello dal cimitero (fonte)

Nel West End di Princes Street, a due passi dalla trafficata strada che segna il confine tra Old e New Town, si trova un angolo di tranquillità e pace assolute. Ci sono arrivata per caso in occasione della mia prima visita ad Edimburgo e ricordo i raggi del tiepido sole di maggio che filtravano tra le prime foglie verdi, il silenzio che mi circondava, e la magnifica vista sul castello che troneggia dall’altro della sua rocca. Quello di St. Cuthbert non sembra solo un cimitero, no. Al suo interno ci sono aiuole curate, erbetta tagliata perfettamente, e panchine: panchine che sembrano invitare a sedersi e riposarsi o leggere un libro. La chiesa ed il cimitero sono molto antichi (sebbene l’attuale sia stata ricostruita nel corso dei secoli) e si dice che il primo ad esservi sepolto fu un cavaliere templare inglese che morì nel 1314 nella Battaglia di Bannockburn.

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Un bellissimo scorcio della chiesa e del cimitero (fonte)

Old Calton Burial Ground

Waterloo Place, Calton Hill
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L’Old Calton Burial Ground

Questo cimitero, chissà come, finora mi era sfuggito! Ho rimediato durante l’ultimo viaggio, visitandolo sotto una leggera pioggerellina. Come si evince dal nome, si tratta del vecchio cimitero della zona di Calton Hill, costruito nel 1718. A suo interno si trovano monumenti funebri e tombe di scozzesi illustri, primo fra tutti il filosofo David Hume. Anche qui non mancano aspetti macabri, come la tomba di David Allan, che a prima vista sembra una normalissima lapide. Ma non fermatevi ad ossevarne il lato con le epigrafi, no. Piuttosto, girateci intorno. Il visto straziato dal dolore che avete davanti si dice sia l’ultimo ritratto di David che, in vita, fu un pittore.

Dean Cemetery

Dean Path, Dean Village
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Dean Cemetery

Anche questo cimitero l’ho visitato solo di recente e l’ho trovato…molto affollato! Le tombe sono disposte lungo spaziosi viali, tutte diverse una dall’altra ma così vicine da sembrare buttate così, alla rifusa. Il cimitero fu costruito nel 1846, destinato alle famiglie benestanti divenendo uno dei cimiteri più “di moda” e sicuri per l’epoca vittoriana, quando i ladri di cadaveri se ne andavano in giro a dissotterrare i morti dalle loro tombe per vendere i corpi a istituti che li adoperavano a scopi scientifici e formativi. Rispetto agli altri cimiteri di cui vi ho parlato è fin troppo “lineare”, decisamente meno misterioso. E’ più che altro un grande giardino tranquillo, dove passeggiare o ripostarsi all’ombra di un albero con gli scoiattoli che scorazzano allegri tutto intorno.

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Uno dei viali del Dean Cemetery

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27 pensieri riguardo “Un tour tra i cimiteri di Edimburgo

  1. Visto quello del Dean Village, delizioso e molto rilassante, e avvistato uno dei suoi piccoli “abitanti”, anche se non sono riuscito ad immortalarlo. Greyfriara invece l’ho lasciato per la prossima visita, così come tutto il quartiere attorno ovvero il Grassmarket.
    Alla tua lista invece devi aggiungere assolutamente, se già non hai provveduto il New Calton Burial Ground. A parte le otttime viste su Holyrood Palace, Canongate Kirk e Graveyard, e Salisbury Craigs, ha un atmosfera che definire inquietante e decadente è dir poco. Di notte di sicuro non ci starei, nemmeno se mi pagassero….
    L’ho scoperto percorrendo la Jacob’s Ladder, nome molto evocativo, ripidissima scala che da Calton Road ti porta fino a di fronte alla New Parliament House, proprio di fianco al Burns Monument.

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  2. Eccomi eccomi!! Sono diventata tipo i fantasmi di cui parli nell’articolo ormai… ma pian piano recupero tutto!
    Non credevo, ma leggendo dei cimiteri da te elencati, me ne manca soltanto uno. E l’articolo è tutto meno che macabro, ma lo si può capire solo se si è “toccato con mano”. I cimiteri scozzesi sono proprio tutt’altra cosa! Ormai li cerco anche nei piccoli paesini, e non “deludono” mai. Le virgolette sono d’obbligo, o qualcuno potrebbe prendermi per una pazza 😀
    Un bacio Beatrice

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    1. Aahhhaha Celeste, sono felice di non essere la sola ad andare alla ricerca dei cimiteri! Almeno uno, durante i miei viaggi, ci deve essere! Quando vedo in lontananza chiesetta+cimitero sono sempre super emozionata! Ahahahah aiuto 🙂 🙂

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  3. Mi fa piacere scoprire che non sono l’unica ad avere questa macabra passione! Adoro girare per i cimiteri perchè sono zone tranquille, (come avrebbe detto la mia nonna paterna “bisogna avere paura dei vivi, non dei morti!” XD) e quelli britannici sono davvero belli ed eleganti! Purtroppo ho visto solo il St Cuhtbert e come te ci sono capitata per caso, rimedierò la prossima volta aggiungendo anche gli altri. Sto invece pensando che sono passata sul Dean Path dopo aver visto il Dean Village ma mi sono completamente persa il cimitero! :O

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    1. Ciao Ilaria! Anch’io me l’ero perso la prima volta che ho visitato il Dean Village, ho rimediato durante l’ultimo viaggio 😉 Comunque sono felice di non essere l’unica con questa “passione ” ahahahha 🙂 🙂

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  4. Anche io sono affascinata dai cimiteri. Alcuni di essi, oltre ad essere dei musei a cielo aperto, raccontano molto della cultura locale…
    Diciamo che mi viene difficile resistere e non entrare a passeggiare tra le tombe quando sono in viaggio.
    Le foto sono, come sempre!!!, bellissime….

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    1. Grazie mille! Ti capisco, è lo stesso anche per me: mi ritrovo a passeggiare in silenzio, cercando di leggere i nomi e le date sulle tombe rovinate dal tempo, cercando di immaginarmi quelle persone. Per fortuna vedo che non sono l’unica 😉

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  5. Buongiorno Beatrice,
    Condivido quello che dici dei cimiteri scozzesi.
    Immersi nel verde sembrano dare piu’pace e serenita’…..anche ai vivi che li visitano!!!!!
    Ho intravisto quello all’interno dei giardini di Princess Street e ho avuto modo di vedere quello di St.Andrews che dai resti della cattedrale arriva quasi al mare.

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    1. Ciao Luisa! Quello di Saint Andrews, con la torre della cattedrale che svetta nel mezzo e il rumore delle onde in sottofondo, è davvero uno dei più belli in assoluto! Bellissimi ricordi!
      Un caro saluto!
      Beatrice

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    1. Ciao cara Ilaria! Per fortuna non sono l’unica, ma in buona compagnia 🙂 In ogni luogo che visito un cimitero rientra sempre nell’itinerario, è più forte di me! Mi ricordo anche quelli del Galles, soprattutto quelli con vista mare. Meravigliosi! Un bacio!

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  6. Il “ cuore della Scozia “ è anche questo. Il fascino che avvolge chi attraversa questi cimiteri carichi di mistero invade letteralmente l’anima. Ho visitato solo il cimitero di Greyfriars ma la sua magia mi è rimasta dentro. Aspetto con ansia di leggere il tuo articolo su questo luogo e grazie per aver scritto di altri cimiteri che nel mio prossimo viaggio ad Edimburgo non mancherò di visitare

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    1. Ciao Enrica, e grazie a te per essere passata a leggere 🙂 GReyfriars è stato il primo anche per me e sicuramente il più famoso e visitato di Edimburgo: è davvero ricco di fascino e di mistero e le storie macabre che lo riguardono contribuiscono a renderlo ancora più tenebroso! Ciao e buon inizio settimana!
      Beatrice

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