East neuk of Fife: Il villaggio di Saint Monans e il Coastal Path fino a Pittenweem

Vi avevo già raccontato in questo articolo di quanto mi sia piaciuto l’East Neuk of Fife, visitato in occasione dell’ultimo viaggio di settembre: un angolo di Scozia davvero incantato fatto di piccoli villaggi di pescatori, cottage allineati lungo il mare, rilassanti paesaggi costieri. Dopo avervi raccontato della visita ad una soleggiata e tiepida Elie (cliccate qui se vi siete persi l’articolo) e del primo tratto percorso sul Fife Coastal Path, è arrivato il momento di ricordare il villaggio che più di tutti mi è rimasto nel cuore: Saint Monans, e il tratto di Coastal Path che porta fino a Pittenweem.

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Il porto di Saint Monans

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Dopo essermi lasciata alle spalle Elie ho imboccato il Fife Coastal Path verso Est godendomi il favoloso e cangiante cielo scozzese che mi ha regalato anche un bell’arcobaleno. Appena superate le rovine di Newark Castle mi è subito apparso alla vista il villaggio di Saint Monans, bello come me l’ero immaginato, quasi come se fosse appena uscito da una cartolina. A dare il benvenuto ai visitatori che provengono dal sentiero costiero ci pensa la pittoresca Saint Monans Auld Kirk, una chiesetta di pietra dal campanile basso e a punta, circondata da un cimitero.

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Il primo colpo d’occhio verso Saint Monans giungendo dal Coastal Path

Questa piccola chiesa detiene un record: è la chiesa più vicina al mare di tutta la Scozia! Ci sono moltissime versioni sulla storia di questa chiesa ma pare che fu costruita nel XIII secolo per volere di Re David II che era sopravvissuto ad una terribile tempesta mentre, a bordo della sua nave, attraversava il Firth of Forth. Si dice che il Re Scozzese, per aver salva la vita, avesse pregato St.Monan che, guarda caso, era sepolto in una piccola cappella proprio nel luogo in cui poi venne costruita la chiesa: un luogo di culto per venerare il Santo esisteva infatti già a partire dal IX secolo!

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La Saint Monans Church con le ombre lunghe del tramonto

Ed è proprio St.Monan a dare il nome al villaggio: egli giunse nel piccolo insediamento che al tempo si chiamava Inverie attorno all’anno 875 e, al momento della sua morte, fu tumulato in un sepolcro costruito dove oggi sorge la Auld Kirk. Qualcuno dice che Monan sia stato un monaco Irlandese ucciso dai Danesi, qualcun’altro afferma che sia stato addirittura un Vescovo di nome Moinenn, ucciso dai Vichingi, altri infine credono che sia stato in realtà Ninian, un Santo originario proprio della Scozia. Qualunque siano state le sue origini, dopo che Monan fu sepolto accanto al mare Inverie venne chiamata Saint Monans e divenne un luogo di pelligrinaggio per onorare il santo.

Dalla Auld Kirk il centro di Saint Monans si raggiunge in pochi minuti percorrendo la strada The Shore: dapprima West End, una via stretta e chiusa tra una serie di casette dalle porte colorate e poco più avanti West Shore, dove si incontrano i primi pittoreschi cottage del villaggio, fatti di pietra naturale o con le pareti completamente bianche, dai tetti di ardesia nera o di tegole rosse provenienti dai Paesi Bassi. Alla destra un bel giardinetto curato e una zona verde da dove osservare il mare e, poco più avanti, un giardino davvero particolare!

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Un pittoresco cottage rosa
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Un altro cottage colorato a Saint Monans

Sulla vecchia slipway, lo scivolo dove le barche venivano calate in acqua, è stato creato il Wellie Garden, un giardino fatto di..stivali! Ad avere l’idea è stato Win Brown, una insegnante con l’hobby del giardinaggio, che ha voluto dare una nuova vita ai vecchi stivali di gomma di sua figlia e, allo stesso tempo, donare un tocco di allegria al vecchio porto. L’idea di Win è piaciuta e moltissime persone hanno donato stivali di ogni misura e colore, con un risultato davvero divertente.

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Il Wellie Garden sulla Slipway di Saint Monans

A proposito di porti… Saint Monans ha addirittura tre moli! Quello centrale, che è quello tutt’ora in uso, fu costruito nel 1596, l’East Pier fu aggiunto nel 1865 e il West Pier nel 1900, in un periodo in cui le barche dei pescatori, specialmente quelli delle aringhe, erano davvero numerose. Ma a Saint Monans in passato non si viveva di sola pesca o della costruzione di barche: dal porto si esportava anche ferro e, come testimonia il mulino che si trova ed est del villaggio, sale.

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Il porto di Saint Monans
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Una veduta del porto al tramonto
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I cottage di East Shore visti dal molo

Una volta raggiunto il porto principale, dove si trova anche il minuscolo Harbourmaster Office, si ha la vista migliore sui pittoreschi cottage colorati del villaggio. Vi consiglio di passeggiare lungo il molo per avere una bella visione d’insieme delle case incorniciata dalle nasse colorate per la pesca, pronte per essere caricate sulle barche prima di prendere il largo.

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Non è davvero perfetto?

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Imboccando Station Road, alle spalle del porto, si raggiunge il centro di Saint Monans. Chiamarlo centro è davvero esagerato: si tratta infatti di una via che ospita l’ufficio postale, un piccolo negozio di alimentari e nulla più. Ma su Station Road si trova anche The Giddy Gannet, un delizioso cafè che serve dolci e piatti veloci, dove mi sono fermata per un pranzo/merenda a base di scone, clotted cream e marmellata. Incredibile ma vero, durante la mezz’ora in cui sono stata seduta nel locale fuori c’è stato un acquazzone!

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Station Road e il Diving Gannet sulla destra
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Pausa decisamente necessaria dopo aver camminato per tutto il pomeriggio!

Proseguendo invece verso Est lungo il Coastal Path si raggiunge ben presto le Saint Monans Salt Pans, le saline che testimoniano come nel passato il villaggio fosse un importante centro per la produzione e la vendita del sale: basti pensare che negli anni a cavallo tra 1700 e 1800 il sale era il terzo prodotto più esportato in Scozia, dopo la lana e il pesce. Nelle casette di cui oggi si vedono solo le fondamenta veniva fatta evaporare l’acqua di mare, scaldandola su fuochi alimentati da carbone estratto localmente. Il mulino che svetta solitario, ultimo esemplare – restaurato – dell’epoca, serviva per pompare l’acqua dal mare alle vasche di evaporazione. E’ possibile visitare il suo interno chiedendo la chiave all’ufficio postale che si trova nel centro del villaggio.

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Il mulino a vento al tramonto
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Le saline e il mulino al mattino

Accanto alle Salt Pans noterete anche una tidal swimming pool costruita lungo la costa, e ne troverete delle altre più o meno in tutti i villaggi dell’East Neuk e in molti altri villaggi scozzesi: si tratta proprio di una piscina, soggetta alle maree. Troverete anche dei particolarissimi scogli che sembrano protendersi verso il mare e che a me hanno ricordato chissà come le creste dorsali di un drago!

A Saint Monans ho trovato un alloggio tramite aibnb ed ho potuto quindi godere del villaggio anche coi colori della sera e con le luci della notte. Fortunatamente per me, quel giorno il cielo ha deciso di donarmi un tramonto dorato e tutto, immerso in una luce calda e profonda, era ancora più incantevole e magico. Ho approfittato della bella luce per fare alcune fotografie al particolare molo a zig zag di Saint Monans che avrei voluto immortalare con il mare ad effetto velluto…putroppo però avevo dimenticato il filtro a casa!

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Saint Monans dal Coastal Path al tramonto
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Il particolare molo a zig zag di Saint Monans

Anche il buio e l’alba, il giorno dopo, mi hanno regalato nuove emozioni: di notte, quando i turisti e i locali dormono e gli uccelli marini sono nei loro nidi, il porto diventa un luogo estremamente silenzioso. All’orizzonte si notano le brillanti luci della sponta meridionale del Firth of Forth, North Berwick e i suoi dintorni, che sembrano davvero vicini. All’alba tutto si risveglia con il garrire dei gabbiani e il porto ha subito una notevolissima trasformazione: la marea è scesa, lasciando le barche a toccare terra. L’aria frizzante del mattino mi pizzica la faccia mentre faccio un giretto per godermi l’attimo e il profumo del mare.

Dopo una buona colazione e dopo aver salutato per l’ultima volta Saint Monans mi sono rimessa in marcia in direzione Pittenweem, il villaggio successivo sul Coastal Path, che dista solo mezz’oretta di cammino da Saint Monans. Visto che avevo un alloggio prenotato ad Anstruther per quella notte avevo programmato di fermarmi a Pittenweem per pranzo e per dare un’occhaita, così me la sono presa con moooltissima calma. Mi sono fermata alle Saltpans, da cui si intravede già il piccolo villaggio oltre la baia, per godermi il sole mattutino mentre allegri cagnolini in passeggiata con i loro padroni mi scondizolavano attorno felici.

Il Coastal Path prosegue pianeggiante, costeggiando il mare e caratterizzato dagli stessi strani scogli che si trovavano accanto al mulino a vento: escono dall’acqua come delle creste e si allungano verso il mare, formando delle righe ordinate. Ben presto, in cima all’unica salita del percorso, si arriva ad un parcheggio con parco giochi da cui si vede il villaggio di Pittenweem. Sono quasi arrivata, e già non vedo l’ora!

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Dove si trova Saint Monans:

Dove mangiare a Saint Monans:

Non c’è una vasta scelta di ristoranti a Saint Monans, anzi, oltre ad un take away indiano c’è solo il rinomato Craigmillar che prevede menu da 2, 3 o 4 portate con prezzi che variano da 22, 28 o 34£ a testa. Vi invito a visionare il loro sito per scoprire il menu.

Per una merenda gustosa o per un pasto veloce vi consiglio il Giddy Gannet, un cafè accogliente e colorato che sforna ottimi dolci fatti in casa e che ha anche un piccolo negozietto di prodotti artigianali. C’è poi l’East Pier, la casa azzurra proprio sul porto, che produce pesce affumicato e dove si può pranzare o bere qualcosa anche all’aperto. Entrambi chiudono attorno alle 17.
(La gestione del Giddy Gannet è cambiata recentemente quindi è possibile che l’interno del locale ora sia diverso. Le foto qui sotto le ho scattate quando ancora si chiamava “The diving gannet”, con la gestione precedente).

Dove dormire a Saint Monans:

Per quanto riguarda l’alloggio io ho optato per una stanza privata trovata su airbnb per l’ottimo rapporto qualità prezzo. La casa di Fiona è un piccolo e delizioso cottage tipico e la stanza degli ospiti è confortevole e ideale per un breve soggiorno. Al mattino Fiona prepara anche una super colazione, davvero molto gustosa. Qui trovate un buono sconto da utilizzare per le vostre prenotazioni su Airbnb.

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La bella casa di Fiona

Come si raggiunge Saint Monans da Edimburgo:

  • Comodamente in auto, in circa un’ora e mezza.
  • Autobus diretto Stagecoach X58 oppure X60 (circa un bus ogni ora che ci impiega due ore) dal lunedì al sabato. Alla domenica sarà necessario fare un cambio a Leven: quindi Edimbugo – Leven con il bus X58 (circa 1.45 ore) e poi Leven – Saint Monans con il bus Stagecoach 95 (circa 40 minuti).

Il Coastal Path tra St.Monans e Pittenweem

Questo tratto del Coastal Path è lungo poco meno di 3 km e ci impiegherete circa mezz’ora per percorrerlo. Ovviamente io ci ho messo il doppio, perchè mi fermavo ogni 10 metri a fare fotografie o ad ammirare il paesaggio!

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18 pensieri riguardo “East neuk of Fife: Il villaggio di Saint Monans e il Coastal Path fino a Pittenweem

  1. Grazie mille Beatrice, sei gentilissima! ❤
    Niente Skye per questa volta, correremmo troppo (abbiamo solo 7 giorni a nostra disposizione). Ho già abbozzato l’itinerario e ora sto diventando matta a cercare gli alloggi… Sinceramente mi aspettavo prezzi leggermente più bassi, invece a meno di 50 sterline a persona si fa davvero fatica! Senza contare che saremo una coppia + uno e cercare camere singole è una vera tortura… D:

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      1. Grazie mille, dritte utilissime! Infatti sto guardando su Visit Scotland, Google Maps e Undiscovered Scotland… Ci vuole tanta, tanta pazienza! Buona giornata! 🙂

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  2. Posso dirtelo? Il tuo blog è fantastico, davvero. ❤️ Ho una valanga di tuoi post salvati, da leggere accuratamente in vista delle mie prossime vacanze in Scozia. Sei una fonte preziosissima di informazioni! E Saint Monans dev’essere un vero gioiellino!

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    1. Ciao Jessica, piacere di conoscerti! 🙂 Ti ringrazio davvero per l’apprezzamento, sono felice di poterti essere d’ispirazione per il tuo prossimo viaggio! Quando partirai? Saint Monans è uno dei miei villaggi del cuore in Scozia, tutta la Regione circostante, il Fife, è davvero magnifica! 🙂 Beatrice

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      1. Piacere mio! 🙂 Partiremo ad agosto (lo so, manca una vita!) e visto che sarà la nostra prima vacanza in Scozia ci sposteremo qua e là per un’infarinatura generale. Ovviamente spero poi di approfondire in futuro le varie zone, perché di cose da vedere ce ne sono a migliaia a quanto pare! Quest’anno mi sono innamorata dell’Irlanda e l’anno prossimo conto di innamorarmi della Scozia… 😀

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      2. Sono sicura che ti innamorerai eccome…. e che seguiranno altri viaggi. Impossibile accontentarsi di un’infarinatura, vedrai 🙂 I luoghi meravigliosi di certo non mancano! Se hai bisogno di qualche suggerimento scrivimi pure ed utilizza pure il buono sconto per l’autonoleggio che trovi nella sezione “Sconti e servizi”. Non è mai troppo presto per organizzare un viaggio in Scozia…se andate su Skye prenotate il prima possibile, mi raccomando!

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    1. Ciao Maria Luisa! Mentre mi trovava la pensavo spesso a te, mi ricordo che me ne hai sempre parlato come di un paradiso…ed avevi proprio ragione!!!! Che splendido angolo di Scozia, l’East Neuk of Fife! Fino ad ora, uno dei miei preferiti!

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  3. Leggendo i tuoi articoli e ammirando le tue splendide foto, mi è venuta una voglia pazzesca di tornare nel Fife e di dedicargli molto più tempo rispetto alla mia prima fugace visita! Fra isole e località scozzesi che mi restano da visitare per la prima volta e luoghi amatissimi dove vorrei tanto tornare, la lista si fa davvero lunga!!!!! Nel frattempo ti ringrazio tantissimo per questo accurato e delizioso resoconto 😍

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    1. Cara Ilaria, potrei scrivere davvero la stessa cosa, o quasi: Leggendo i tuoi articoli e ammirando le tue splendide foto, mi è venuta una voglia pazzesca di ANDARE nel Fife 🙂 Grazie per essere stata la mia musa ispiratrice ❤

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  4. Ma io li ci abiterei! *__* Almeno per qualche mese ci starei super volentieri! Io comunque, a confronto, cammino pianissimo perchè 3 chilometri non riesco a farli in mezz’ora, mi serve più tempo. Se poi ci aggiungiamo le pause foto, non arrivo più XD Inizio ad avvertirti ed io inizio ad allenarmi per avere un passo più svelto ahahahah

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    1. ahahah Ilaria! Tranquilla, ci ho messo molto di più anche io, continuavo a fermarmi ogni tre passi a fare fotografie o a guardarmi intorno, senza essere capace di dire “ohhhh che bello”….. e “che meraviglia” 🙂 Davvero uno splendore questo piccolo villaggio, anche io ci tornerei per trascorrerci una luuuunga vacanza 🙂

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