Cosa vedere a Saint Andrews, Scozia: itinerario a piedi per esplorare la cittadina del Fife

Ci sono dei luoghi che ti rimangono nel cuore e dove si torna sempre volentieri: non importa se è già la seconda, terza o quarta volta che li visiti, ogni volta si scoprono nuvi deliziosi angoli che, a prima occhiata, erano passati inosservati. E’ il caso, per me, di Saint Andrews, graziosa e soleggiata cittadina che sorge nella regione del Fife, a Nord di Edimburgo. Saint Andrews è famosa soprattutto per il golf e per la sua università: è sede infatti del Royal and Ancient Golf Club fondato nel 1754 e che organizza il celebre torneo Open Championship e la sua Università, fondata nel 1413, è una delle più famose e rinomate del Regno Unito. La mia prima visita risaliva al 2015 (ne avevo parlato in questo articolo) ma sono ritornata di nuovo nel 2018, accorgendomi di aver tralasciato davvero un sacco di cose da vedere! Ecco per voi l’itinerario a piedi che vi porterà a scoprire tutti gli angoli più belli e curiosi di questa deliziosa cittadina! Potete utilizzarlo per esplorare Saint Andrews con calma in giornata oppure, se avete poco tempo, dovreste riuscire a raggiungere tutte le tappe in circa 3h di cammino come ho fatto io.

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Swilken Bridge e Old Course

Partendo dalla stazione degli autobus svoltate a sinistra e seguite City Road, Links Cres e infine Gibson Place fino a raggiungere il campo da golf: si tratta dell’Old Course di Saint Andrews, il campo più antico e famoso del mondo, definito dagli appassionati “The Cathedral of Golf”. Questo sport nacque proprio qui, a Saint Andrews, nel XV secolo, e in poco tempo divenne estremamente popolare, tanto che nel 1457 Re James II lo vietò poichè i ragazzi si interessavano di più al golf che alle consuete pratiche di tiro con l’arco. Nel 1502 il sovrano James IV revocò il divieto perchè divenne lui stesso un grande amante di questo sport.

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Lo Swilken Bridge, affollatissimo per la classica foto di rito

L’Old Course è una grande distesa di erba verde e curatissima dove giocatori di Golf provenienti da tutto il mondo si divertono a praticare il loro sport preferito tra i turisti che passeggiano liberamente sul campo (fate attenzione alle palline vaganti, mi raccomando!) e che si ammassano nei pressi dello Swilken Bridge, l’iconico ponte di pietra che sorge sul campo. Fotografarlo senza persone attorno è davvero impossibile!

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Golfisti all’opera sull’Old Course

West Sand Beach

Tagliando per i campi da Golf raggiungete la vicina West Sand, la spiaggia più estesa di Saint Andrews, caratterizzata da sabbia fine e dorata e da dove avrete una bella visuale sulla città. Proprio su questa spiaggia fu girata la scena d’apertura del film “Momenti di Gloria” (Chariots of fire) con i ragazzi che corrono sulla spiaggia. All’estremità settentrionale della spiaggia – per raggiungerla avrete bisogno di più tempo – si trova una Riserva Naturale, sulla foce del fiume Eden.

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La vista sulal città dalla spiaggia
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Guardando verso Nord

Martyrs Memorial

Passando nuovamente attraverso i campi da golf proseguite fino a raggiungere il Martyrs Memorial, l’obelisco che vedrete svettare accanto ad un chioschetto dal tetto rosso. Esso risale al 1842, è alto 10 metri e fu progettato da William Nixon per ricordare quattro uomini di fede Protestante uccisi a Saint Andrews durante la Scottish Reformation: il più conosciuto è Patrick Hamilton, insegnante universitario che fu arrestato e bruciato sul rogo nel 1528 all’età di 24 anni perchè accusato di divulgare gli insegnamenti di Martin Lutero che si era alcuni anni prima allontanato dalla fede Cattolica. Gli altri tre martiri ricordati sono Henry Forrest (ucciso nel 1533 per aver difeso le idee di Patrick), George Wishart (ucciso nel 1546 per aver predicato il Protestantesimo al quale si era convertito durante i suoi studi in Europa) e Walter Milne (ucciso nel 1558 all’età di 83 anni perchè dell’idea che i preti cattolici dovessero avere il permesso di sposarsi).

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Il Martyrs Memorial sulla destra e il chioschetto rosso a sinistra

St.Salvator’s College

Oltrepassate il Martyrs Memorial e proseguite lungo The Scores, una via residenziale con delle case molto eleganti. Al momento della mia visita  sono stata tanto fortunata da trovare una bellissima giornata di sole con una luce davvero particolare che sembrava quasi tipica del tramonto: una luce bassa che allungava le ombre e trapassava tra le foglie, rendendole ancora più verdi e brillanti.

Svoltate a destra in Butt’s Wynd, un piccolo vicolo davvero pittoresco, e poi entrate nel cancelletto di ferro che trovate sul muro alla vostra destra: vi ritroverete nel cortile interno del St. Salvator’s College, fondato nel 1450 e il più antico di tutti i college che compongono l’Università di Saint Andrews. Immaginate la mia gioia nel trovarmi davanti tutti gli studenti con la classica toga rossa: una botta di fortuna assurda mi ha fatta capitare a Saint Andrews proprio durante l’Open Day Universitario!

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Un cielo moody sopra al St.Salvator’s College

A proposito della toga rossa: indossarla non è affatto obbligatorio e la maggior parte degli studenti la porta solo per le occasioni speciali. Sapete che va indossata in modo diverso in base all’anno di studi frequentato? Quelli al primo anno la portano completamente sulle spalle mentre al secondo si fa scendere al di sotto. Al terzo anno si indossa la toga solo sulla spalla sinistra se si studia arte e solo sulla spalla destra se si studia scienze. Uno studente del quarto anno indosserà la toga appoggiata ai gomiti, con le spalle e parte della schiena scoperte.

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Studenti con la classica toga rossa

Il cortile interno del St.Salvator’s College è davvero bello e curato, con delle aiuole ordinate e ben tenute e un ampio spazio verde con panchine dove gli studenti si rilassano tra una lezione e l’altra. L’atmosfera che si respira mi ha ricordato molto quella di Cambridge. Tra gli edifici più antichi del college ci sono la torre dell’orologio e la St.Salvator’s Chapel.

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ST. SALVATOR’S CHAPEL

Per nessunissimo motivo lasciate il St. Salvator’s College prima di aver dato un’occhiata alla piccola e gotica St. Salvator’s Chapel che si trova proprio sotto alla torre dell’orologio, una delle parti più antiche della scuola e che fu costruita nel 1450 quando il college fu fondato ad opera del vescovo James Kennedy. La cappella è tutt’oggi in uso per messe e cerimonie religiose.

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L’interno della bella St Salvator’s Chapel

Mentre uscite dall’ateneo passando sotto la torre dell’orologio cercate tra i sassi a terra due iniziali: PH, Patrick Hamilton, il martire Protestante ricordato dal già citato Martyrs Monument. Le lettere segnano il punto esatto dove Patrick venne bruciato sul rogo nel 1528. Se cercate bene, sul muro accanto all’entrata noterete un visto scolpito nella roccia che si dice sia proprio quello di Patrick. Gli studenti, in segno di scaramanzia, non calpestano mai le iniziali perchè, secondo una maledizione, chi passa sopra alle lettere verrà bocciato agli esami!

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Le iniziali PH all’entata del college

ST SALVATOR’S HALL

Una volta usciti su North Street procedete verso sinistra ed imboccate la strada che entra in un cancello di ferro proprio prima della Younger Hall (il centro dedicato alla musica che ospita anche un grande teatro e che riconoscerete sicuramente per le alte colonne della sua facciata): vi ritroverete nella St.Salvator’s Hall, l’insieme degli edifici che ospitano le residenze degli studenti (ci vivono 196 universitari). E’ davvero un angolo bellissimo e molto colorato: le aiuole sono curatissime e piene di fiori, gli alberi perfettamente potati, il prato verde e soffice. Sapete che William e Kate (si, il principe William e consorte) vivevano proprio qui durante il loro primo anno di studi all’Università di Saint Andrews?

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Una fioritura eccezionale per essere settembre, non trovate?

SAINT ANDREWS CASTLE

Dopo aver curiosato un pò nella vita degli studenti universitari (io mi sentivo davvero in un film, giuro!) uscite sul retro del St. Salvator’s Hall per tornare nuovamente su The Score. Proseguendo per pochi metri verso destra incontrerete il Saint Andrews Castle, simbolo della città assieme alla cattedrale che vedrete tra pochi minuti. Sebbene le sue origini esatte non si conoscano, un castello esisteva qui sin dal 1200 e per i secoli a venire fu la residenza ufficiale dei principali vescovi ed arcivescovi scozzesi (se volete conoscere nel dettaglio la storia del castello vi invito a leggere questo articolo).

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Saint Andrews Castle

Il castello sorge su di un promontorio roccioso sopra una piccola spiaggia, Castle Sand, e la visuale dalla strada è davvero qualcosa di magnifico: il mare, le onde, gli scogli, il vento, l’erba che si muove grazie alla brezza marina. Il cielo azzurro e le nuvole bianchissime. Un dipinto.

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Una panoramica della costa nei pressi del castello

SAINT ANDREWS CATHEDRAL

Solo un breve tratto di lungomare separa i due simboli di Saint Andrews, il Castlello e la Cattedrale. La Saint Andrews Cathedral svetta imponente e solitaria accanto al Mare del Nord, bellissima e misteriosa nonostante i secoli che porta sulle spalle: fu infatti costruita nel 1158 ed era l’edificio religioso più grande di tutta la Scozia e importante meta di pellegrinaggio per i fedeli di tutta Europa (se volete conoscere nel dettaglio la storia della cattedrale vi invito a leggere questo articolo).

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Non è uno spettacolo, la luce che filtra dalle finestre della cattedrale?

Anche questa volta non ho avuto tempo per salire fino in cima alla St.Rules Tower per ammirare il panorama della città dall’alto ma se è vero che non c’è due senza tre allora rimanderò la visita alla prossima volta. Se come me avete poco tempo, fate un giro all’interno dei resti della cattedrale e tra le lapidi che spuntano dall’erba verde e ben curata.

SAINT ANDREWS PIER E EAST SAND

Tornando sulla strada pedonale che scorre tra il mare e la cattedrale, scendete lungo gli scalini di The Pends fino a raggiungere il molo. Percorrete il Saint Andrews Pier fino in fondo, per avere una bella visuale: davanti a voi le casette colorate del porto – dallo stile un pò troppo moderno – e le barche ormeggiate; sopra, sulla collina, la cattedrale che svetta nel cielo azzurro e poco più distante il castello; alla vostra sinistra infine la sabbia rosea della East Sand, la spiaggia più piccola di Saint Andrews.

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La vista dal Saint Andrews Pier

Ogni domenica dopo la messa, attorno a mezzogiorno, gli studenti dell’Università di Saint Andrews scendono al porto per la tradizionale Pier Walk: nelle loro toghe rosse gli allievi sfilano lungo il molo rientrando poi in centro salendo sul muretto che separa il camminamento dal mare. Ho camminato anche io sulla parte più alta del molo, sentendomi in pieno mood “scottish student”!

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Gli studenti durante il Pier Walk (fonte)

THE PENDS GATEWAY E I PITTORESCHI VICOLI DEL CENTRO

Risalite verso il centro attraverso la salita The Pends, passando sotto ad un arco di pietra. In cima, in prossimità della cattedrale, troverete un’altra grande porta: risale al XIV secolo e faceva parte delle mura che circondavano la Saint Andrews Cathedral. Pend è una parola scozzese usata per indicare una struttura ad arco, da qui il nome della strada The Pends. Una volta oltrepassato il gateway svoltate a sinistra in North Street dove troverete delle belle casette di pietra ad incorniciare la via.

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The Pends (fonte)

Per godere di quelli che sono a mio avviso i vicoli più carini del centro svoltate in Castle Street, alla vostra sinistra, e successivamente in Market Street: in queste viuzze troverete porticine colorate, scale di pietra e finestrelle pittoresche da fotografare. Svoltando infine a sinistra in Baker Lane immettetevi su South Street, dove si trovano alcune cose davvero interessanti.

SAINT MARY’S QUADRANGLE

Attraversate la strada e proseguite su South Street fino a raggiungere la Parliament Hall, usata dall’Università di Saint Andrews per conferenze, meeting e cerimonie e così chiamta perchè era proprio il luogo di incontro del Parlamento Scozzese dal 1645 al 1646. La riconoscerete perchè è tutta bianca, non passa certo inosservato! Entrate nel cancello della torretta dove spicca la scritta “In principio erat verbum” per raggiungere il St.Mary’s Quadrangle, uno degli edifici universitari più affascinanti.

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Il cortile interno del St.Mary’s Quadrangle

La St. Mary’s University ospita oggi la Falcoltà di Teologia e fu fondata nel 1538 con lo scopo di preservare gli insegnamenti della Chiesa Cattolica Romana contro le eresie diffuse in quel periodo dalla Riforma Protestante. Oggi gran parte degli edifici sono quelli originali del XVI secolo e l’albero di biancospino che troneggia al centro del cortile dona un’aria ancora più misteriosa e antica: pare che fu proprio Mary Stuart in persona, in visita all’Università, a piantarlo!

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L’albero che secondo la leggenda venne piantato da Mary Stuart in persona

Fate un giro nel cortile interno della falcoltà, sedetevi su una delle numerose panchine immerse nel verde di fiori e piante e fermatevi ad osservare il viavai di studenti, giardinieri, turisti e residenti. L’atmosfera qui è davvero unica!

HAMISH THE CAT

A questo punto vi sarà senz’altro venuto un certo languorino: vi consiglio di fare una pausa da Fishers and Donaldson, una pasticceria che si trova in Church Street: pensate che questa bakery esiste sin dal 1919! Tra la miriade di dolcetti venduti vi consiglio di provare il cavallo di battagia di Fishers and Donaldson, il fudge doughnut, una ciambella ripiena di crema pasticcera e ricoperta di crema fudge. Una bomba. Una deliziosa bomba!

Davanti alla Holy Trinity Church, poco più avanti lungo South Street, ci sono delle panchine dove potete rilassarvi e gustare il vostro doughnut mentre ammirate la statua di Hamish the Cat, la mascotte della città venuta purtroppo a mancare nel settembre del 2014 all’età di 15 anni. Hamish McHamis era un gatto rosso a cui piaceva tanto fare giretti fuori casa: ben presto abitanti, negozianti e turisti lo presero in simpatia e iniziarono a dargli da mangiare, da bene, a coccolarlo. Il gatto divenne così famoso che gli venne dedicata addirittura una statua in Logies Lane – oltre che svariate pagine facebook!

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La statua di Hamish the Cat

BLACKFRIARS CHAPEL

Proseguite ancora lungo South Street: alla vostra sinistra noterete le rovine di una cappella, la Blackfriars Chapel. E’ tutto ciò che oggi rimane di un antico monastero Domenicano risalente al 1464 che, a causa della Riforma Protestante, ebbe davvero vita breve: nel 1559 tutti i monaci furono forzatamente allontanati dal loro priorato che venne in seguito pesantemente danneggiato. Il nome blackfriars, ricorrente negli edifici di culto in Scozia, si riferisce al colore delle vesti dei monaci Domenicani,  che erano di fatto nere.

LOUDENS’ CLOSE E LADE BRAES WALK

Poche decine di metri dopo la Blackfriars Chapel, sulla vostra sinistra, troverete due vicoli (che in scozzese si chiamano close) molto pittoreschi: il primo è Rose Lane ma il più bello in assoluto è Louden’s Close, che è così piccolo che su google maps non è nemmeno segnato! Lo riconoscerete per la targa che ne reca il nome.

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L’entrata di Loudon’s Close

Sembra di essere in un’altra epoca, oltrepassando l’arco di Louden’s Close: vecchi muri di pietra, case di sassi e cottage dai muri bianchi e un passaggio tanto stretto che sembra condurre in un altro mondo! In fondo al vicolo ci si immette sulla Lade Braes Walk, una passeggiata che segue il corso del fiume Kinnes e che ha origini addirittura medievali! E’ lunga circa 2,5km e prima o poi mi piacerebbe tornare per percorrerla!

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WEST PORT GATE

West Port Gate è una delle poche porte cittadine medievali ancora esistenti in Scozia: fu costruita nel 1587 e ristrutturata, aggiungendo i due archi laterali, nel 1843. Il suo scopo non fu mai difensivo, Saint Andrews infatti non fu mai una città fortificata, ma più che altro era un simbolo di orgoglio cittadino.

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West Port Gate (fonte)

Eccoci giunti alla fine di questa passeggiata nella bella cittadina di Saint Andrews: non vi resta che svoltare a destra una volta oltrepassata la West Port e tornare alla stazione degli autobus! Qui trovate un sito che indica dove poter parcheggiare gratuitamente l’auto se arrivate con questo mezzo di trasporto.

Volete una mappa da portare con voi? All’inizio di questo articolo trovate una mappa MyMaps mentre qui sotto un pdf da scaricare!

>>>> Scarica qui il pdf dell’itineario a piedi a Saint Andrews <<<<<

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24 pensieri riguardo “Cosa vedere a Saint Andrews, Scozia: itinerario a piedi per esplorare la cittadina del Fife

  1. Complimenti Beatrice, abbiamo seguito dettagliatamente il tuo percorso, ci siamo trovati a meraviglia, giornata perfetta. Grazie mille!

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    1. Hai fatto benissimo Faby! E’ una cittadina meravigliosa, ci sono stata già due volte ma non vedo l’ora di tornare! Putroppo non ci ho mai dormito nè cenato, mi dispiace 😦

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  2. Ciao Beatrice!! Che meraviglia!! Ho intenzione di passare circa 3-4 ore nel pomeriggio a Saint Andrews quindi dovrei riuscire a fare il giro da te proposto, tu mi consigli la visita del castello o solo della cattedrale con la salita sulla torre in caso di tempo bello?
    Grazie

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    1. Ciao Massimiliano! Direi che è perfetto, in 3-4 ore è sicuramente fattibile! Il castello internamente non l’ho mai vistato, e non sono nemmeno mai salita sulla torre 😛 Vedi, ho sempre la scusa buona per tornarci!! 😀

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  3. Grande Beatrice, sono stata anch’io in Scozia la scorsa estate per un “assaggio” e penso proprio che ritornerò presto. Ti contattero’ sicuramente e magari apporofittero’ di un tuo tour organizzato, se ne farai naturalmente. Mi piacerebbe visitare l’isola di Skye….e molto altro!
    Gabry

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    1. Ciao Grabriella! proporrò sicuramente altri tour organizzati prossimamente, puoi tenerti aggiornata qui oppure sulla pagina facebook (ancora meglio!). Skye è davvero incantevole, ti auguro di poterla visitare presto 🙂 E cosa dire di Saint Andrews? Io l’ho davvero adorata, non mi stuferei mai di tornarci!!!!

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    1. Ciao Florinda! E’ una delle mie cittadine preferite, decisamente! E pensare che la prima volta pensavo di averla girata un pò tutta… mi sono invece accorta di aver lasciato indietro un sacco di cose! Per fortuna ho recuperato in questa seconda visita 🙂

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  4. Anch io ci sono stata quest estate….per poco tempo purtroppo ma sufficiente a sentirmi dentro il fascino della cattedrale….suggestiva a dir poco..e poi il golf…spettacolare. posti meravigliosi….con la tua guida in mano😉

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    1. Ciao Cristina! Le stesse emozioni che ho provato anch’io, la cattedrale mi ha emozionata tantissimo entrambe le volte che l’ho visitata, ma la prima la ricordo proprio con affetto. Era la mia prima vera volta in Scozia ed è stata la prima tappa del mio viaggio on the road. Vedersela apparire davanti, svettante contro il cielo grigio e con il forte rumore del mare in sottofondo… brividi!

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  5. Leggendo questo articolo mi sono resa conto di quante cose mi mancano da vedere a St Andrews!!! Un articolo davvero dettagliatissimo e molto piacevole da leggere, che mi ha fatto venire la voglia di tornare da quelle parti e di colmare tutte le lacune 😉 E poi ci credo che ti è venuta fame… chissà quanto avrai trottato per vedere in un giorno (o forse meno?) tutte quelle cose 😂

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    1. hihhi Ilaria 😛 In realtà ci ho messo poco più di 3 ore, ma calcola che tante cose le avevo già viste e quindi ci sono passata velocemente 😛 Comunque è davvero una bellissima cittadina, se dovessi trasferirmi in Scozia penso che sceglierei proprio Saint Andrews!

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  6. L’ha ribloggato su l'eta' della innocenzae ha commentato:
    mi ricordo ancora quando in mezzo ad una nebbia fittissima arivammo a piedi dentro il recinto della catttedrale antica probabilmente un rudere proprio vicino al mare mi sembra e poi l’incredibile sensazione di camminare su una strada proprio ad un metro dal golf club più famoso del mondo che è senza recinzione

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