Conosciuta anche come Stone of Scone o Coronation Stone, la Stone of Destiny è una pietra a forma di parallelepipedo in arenaria rossa sulla quale furono incoronati molti sovrani scozzesi. Come si intuisce dal nome, si trovava a Scone, paese della Scozia centrale a Nord Est di Perth, ma nel 1296, quando la Scozia venne annessa all’Inghilterra, fu “rubata” da Edoardo I e posta sotto il trono delle incoronazioni (coronation chair) nell’abbazia di Westminster a Londra. Solo nel 1996 ha fatto ritorno in Scozia, ed attualmente si trova esposta presso il Castello di Edimburgo.
ORIGINI
La pietra ha alle spalle una lunga storia, e le sue origini affondano nella mitologia. Le leggende più antiche sostengono che Giacobbe, figlio di Isacco, mentre si recava a Carran arrivò in un luogo chiamato Luz, dove decise di passare la notte. Così si coricò accanto ad una pietra, che usò come cuscino. Quella notte Giacobbe sognò vari angeli che salivano e scendevano da una scala che dalla terra arrivava in cielo. Sognò anche il Signore che gli rivelò che avrebbe donato la terra su cui era coricato a lui e alla sua discendenza e che avrebbe goduto della sua protezione ovunque andasse. Quando si svegliò, Giacobbe unse la pietra con l’olio sacro proclamandola Beth-el, ossia “Casa di Dio”, poiché interpretò la sua visione come un segno e la pietra stessa come un patto con il Signore (da qui il suo futuro nome, Pietra dell’Allenza). Questo passo biblico si trova nel libro della Genesi – cap. 28, versetti 10-22.

L’ARRIVO IN SCOZIA
Ma come ha fatto la pietra ad arrivare in Scozia?
Nel 587 a.C. Nabuccodonosor, Re di Babilonia, invase Gerusalemme e ordinò lo sterminio di tutti i discendenti della stirpe di Davide. Il profeta Geremia riuscì a salvare la principessa Tea Tephi, che fuggì in Egitto portandosi dietro la Pietra dell’Alleanza e sbarcando successivamente in Irlanda, nel 585 a.C. in una località chiamata Tara, una collina sacra dove venivano incoronati i re d’Irlanda e dove posero la pietra.
Quando la principessa Tea si sposò con il Re Eochaid, anche lui discendete della casa di Giuda, la promessa fatta a Giacobbe della continuità della sua stirpe si avverò. Da quel giorno, tutti i regnanti d’Irlanda sono stati incoronati sopra l’antica pietra, che da allora divenne nota come Pietra del Destino (in latino, Saxum Fatale), o Lia Fàil (in irlandese) o ancora Pietra dell’Incoronazione. Si dice che la pietra emetteva un forte grido quando riconosceva un regnante legittimo.
Intorno al 500 d.C la Pietra del Destino venne portata in Scozia per mano del sovrano Murtag MacErc che la diede a suo fratello Fergus per l’incoronazione di quest’ultimo come Re del Regno di Dalriada, un regno localizzato in parte in Irlanda del Nord e in parte nella Scozia Nord Occidentale (l’odierna Argyll&Bute). Fergus MacErc fu così il primo re scozzese ad essere incoronato sulla pietra del destino ed è considerato come uno dei fondatori della futura Scozia.
Nell’846 la Pietra fu affidata ai monaci Agostiniani dell’abbazia di Scone, nel Perthshire, prendendo quindi il nome di Pietra di Scone e venendo usata per le incoronazioni di tutti i successivi Re di Scozia.
Nel 1296 Edoardo I Plantageneto, Re d’Inghilterra, invase e conquistò la Scozia, annettendola al suo regno (potete leggere tutta la storia qui). Successivamente, nel 1301, fece prelevare la Pietra da Scone e la spostò a Londra, nell’abbazia di Westminster, dove venne posta sotto un trono di rovere, riccamente decorato, che cominciò a essere usato per tutte le incoronazioni e che prese il nome di Incoronation Chair. Il trono delle incoronazioni posto sulla Pietra del Destino, fu usato praticamente fino ai giorni nostri, ossia da Edoardo II fino all’odierna Regina Elisabetta II.
IL MISTERO DELLA PIETRA: VERA O FALSA?
Sono in molti però ad affermare che la Pietra sottratta da Edoardo I non fosse quella autentica, che i monaci consegnarono al re una pietra falsa e nascosero l’originale. Questa teoria è rafforzata dal fatto che la pietra attuale è diversa da come viene descritta in fonti più antiche, non coincidono né la grandezza, né la forma, né il colore. Tali fonti affermano che la Pietra fosse grande abbastanza da poterci intagliare un trono, e che fosse di colore scuro, forse di marmo nero, ed invece la Stone of Destiny è di arenaria rossa, un materiale comune nella zona di Scone e soprattutto in quella di Oban, ma inesistente sia in Giudea che in Irlanda. Se quindi la Pietra attuale fosse l’originale, significherebbe che le leggende circa le sue origini giudaiche ed irlandesi sarebbero da ritenere prive di fondamento. Ma rimane la possibilità che la pietra sottratta da Edoardo sia stata in realtà un falso.
C’è un altro aspetto a favore dell’ipotesi della “truffa” ai danni del Re. Esso va ricercato nello scarso interesse che gli scozzesi hanno sempre dimostrato nei confronti della Pietra da quando essa è stata portata in Inghilterra, nonostante l’importanza che essa aveva avuto per il Paese nel passato. Nel corso delle trattative che culminarono nel Trattato di Northampton, del 1328, che sancì la definitiva indipendenza della Scozia, gli Inglesi offrirono la restituzione della Pietra ma gli Scozzesi non la caldeggiarono troppo, insistendo invece su altre reliquie. La Pietra venne nuovamente offerta nel 1329 e nel 1363, ma gli Inglesi non ottennero mai una risposta positiva. Gli studiosi contrari alla teoria della sostituzione giustificano questo fatto dicendo semplicemente che la Pietra non ha mai avuto una vera e propria importanza per il popolo scozzese, e che invece il loro presunto attaccamento verso di essa era soltanto il frutto di una montatura propagandistica del re Edoardo e dei suoi fedeli per celebrare la sua vittoria in Scozia. I sostenitori dell’ipotesi della truffa invece, sostengono che la vera pietra non ha mai lasciato la Scozia e fu nascosta in un luogo sicuro, e che gli Scozzesi dunque non si sono mai interessati alla Pietra offerta dagli inglesi perché si trattava appunto di un falso. Un episodio in particolare va ricordato a favore di quest’ultima ipotesi, ovvero l’incoronazione di Robert Bruce, che, secondo le testimonianze dell’epoca, avvenne “nel pieno rispetto della tradizione”, e quindi obbligatoriamente sulla Pietra di Scone. Testimone di tale vicenda è uno dei Sigilli originali del Re, che rappresenta chiaramente Bruce seduto su un seggio squadrato.
Ma se la pietra di Edoardo era quindi un falso… dove si trova la vera Pietra del Destino?
La questione è tuttora aperta perché nessun’altra pietra dalle caratteristiche simili a quelle della Pietra di Scone è stata mai trovata. Secondo alcune ipotesi, la pietra venne nascosta dai monaci sotto il fiume Tay. Altre ipotesi suggeriscono che il Re stesso affidò la custodia della Pietra ai Cavalieri Templari e che da essi o, meglio, dai loro discendenti moderni, sia ancora custodita da qualche parte in Scozia pronta ad essere tirata nuovamente fuori quando la Scozia ridiventerà indipendente dal Regno Unito.

LA PIETRA RUBATA, LA PIETRA RESTITUITA
Il giorno di Natale del 1950 la pietra fu rimossa dal trono delle incoronazioni e sottratta da Westminster da quattro giovani studenti seguaci del Nazionalismo scozzese. Durante questa operazione la pietra si spezzò in due. Nascosta a bordo di un auto presa in prestito, la pietra fu trasportata clandestinamente in Scozia e riparata da un abile tagliapietre, tale Robert Gray. La Stone of Destiny fu tenuta nascosta per alcuni mesi, cercata senza successo dalla Polizia incaricata dal Governo Britannico, finché non riapparve spontaneamente l’11 aprile del 1951 sull’altare dell’abbazia di Arbroath, luogo simbolico perché vi fu firmata la dichiarazione scozzese d’indipendenza nel 1320. La Pietra venne quindi riportata a Londra e ricollocata sotto al suo trono (appena in tempo per l’incoronazione dell’attuale Regina Elisabetta, avvenuta nel 1952!). Tuttavia Gray dichiarò successivamente e provocatoriamente che negli anni ’30 aveva realizzato numerose copie della Pietra del Destino e che non era del tutto sicuro che la pietra restituita a Londra fosse effettivamente quella originaria. Se tutto ciò fosse soltanto una montatura oppure no probabilmente non lo sapremo mai.


L’effettiva e definitiva restituzione della Stone of Destiny avvenne solo nel 1996, un gesto politico da parte del Governo con lo scopo di placare la crescente tensione dei Nazionalisti scozzesi che rivendicavano una maggiore rappresentanza della loro Nazione all’interno del Parlamento Inglese. La pietra fu così rimossa dal trono delle incoronazioni e, con una cerimonia avvenuta nel giorno di Saint Andrews patrono di Scozia, portata nella capitale scozzese Edimburgo, dove è tutt’ora conservata ed esposta nel Castello assieme ai gioielli della corona scozzese. Un accordo prevede che la pietra ritorni temporaneamente a Westminster in occasioni delle future incoronazioni.

5 pensieri riguardo “The Stone of Destiny o Stone of Scone: “La pietra del destino”, dove vengono incoronati i Re Britannici”