Sono stata due volte in Scozia a maggio e, in entrambi i casi, non avrei potuto chiedere un meteo migliore: belle giornate di sole, tiepide, con i colori primaverili che iniziano a sbocciare. Così, durante il mese trascoso nei pressi di Oban l’anno scorso, ne ho approfittato di un pomeriggio tranquillo alla Guesthouse per visitare il vicino Ardchattan Priory, che ho raggiunto come sempre con i mezzi pubblici (incastrando gli orari dello scuolabus a quello del bus regionale e del treno).

I resti del vecchio monastero di Ardchattan sorgono sulle sponde del Loch Etive, a qualche decina di minuti d’auto da Oban. La parte più antica risale addirittura al 1230 e fu fondata da Duncan MacDougall, Lord of Lorn, per un gruppo di monaci di un ordine francese: in Scozia esistevano – e sono esistiti – solo tre complessi religiosi che accoglievano i monaci di questo ordine. Originariamente il complesso comprendeva una chiesa ed un piccolo convento ma si è espanso nel corso dei secoli ospitando dai 3 ai non più di 20-30 monaci. I tempi della Riforma Protestante, durante il 1500, segnarono il declino del monastero e, quando l’ultimo monaco morì nel 1600, una parte dell’edificio venne trasformata in abitazione privata per l’ultimo Priore, Alexander Campbell, che venne anche nominato Laird of Ardchattan da Re James IV. Se continuò ad utilizzare la chiesa, che venne poi definitivamente abbandonata nel 1732 segnando l’inesorabile declino del convento.


Oggi rimangono dei suggestivi resti di quella che era la chiesa dell’Ardchattan Priory, alcuni muri mezzi diroccati, delle lapidi sparse nell’erba e alcune pietre tombali decorate protette da una tettoia. Durante la nostra visita (con me c’era Sabrina, una ragazza tedesca, mia “collega” alla Guesthouse), non abbiamo incontrato nessuno ed anche noi, interessate ad aspetti diversi (io la storia, lei il disegno) ci siamo ben presto divise: immaginatevi la sensazione di essere soli, in una giornata di sole con un leggero venticello, accompagnati dal canto degli uccellini e dal belato delle pecore, inondati a tratti dal profumo dei fiori che stanno sbocciando. Ecco, io quel momento lo ricorderò per sempre!


Assieme al monastero ad Ardchattan è sempre esistito anche un giardino, di cui oggi si sa poco: l’attuale e curato giardino è stato piantato nel 1900 e, in questo periodo dell’anno, è un tripudio di colori e profumi. Il viale di ingresso presenta una serie di alberi decorativi circondati da fiori di ogni genere: ci sono rose, narcisi, rododendri, azalee, bulbi di ogni genere. I sentieri che si diramano dal viale principale invece sono deliziosamente ricoperti dai bluebells, piccole campanule blu tipiche di questa stagione.

Un sentiero si snoda verso lo stagno, oggi asciutto ma che aveva lo scopo di ospitare i pesci pescati dai monaci dal Loch Etive, passando davanti alla casetta del giardiniere e poi inoltrandosi sotto alberi dalle foglie variopinte, accanto ad un grande campo dove pascolano alcune pecore.
Un arco di bambù invita ad entrare nel “main garden“: qui, accanto ad un grande prato verde super curato, sorge la Ardchattan House: l’elegante dimora è ciò che resta in piedi dell’antico monastero ed è quella parte che nel 1600 venne trasformata in abitazione privata. Sul perimetro del front garden ci sono delle bellissime aiuole fiorite che ospitano una enorme quantità di fiori ed una simpatica scultura in pietra di un elefantino. La Ardchattan House è abitata ma il giardino è pubblico…si ha davvero la sensazione di disturbare una proprietà privata visitandolo! In quel momento un signore stava prendendo un tea al sole, seduto in terrazza leggendo il giornale!


Mentre aspetto Sabrina, che è intenta a ritrarre il giardino in uno dei suoi fantastici disegni, torno verso il parcheggio e scorgo un cartello mezzo scolorito su un cancello che indica qualcosa tipo “ruined chapel”. Scavalco il cancello, passo tra le pecore e mi inerpico su per la collina fino a raggiungere una chiesetta diroccata, con accanto un piccolo cimitero recintato con tombe abbastanza recenti. Era nel mezzo del nulla, mezza nascosta dalla vegetazione…penso a chi avrà avuto il desiderio di essere seppellito qui, in solitudine ed in pace tra le ginestre. Ve ne parlerò meglio prossimamene!
Dopo esserci rilassate nei giardini ci appostiamo a bordo strada (si lo so, suona brutto!!) in attesa che qualche anima pia passi, si fermi e ci dia un passaggio. Non ho mai fatto autostop in Italia mentre in quel mese in Scozia è stata la mia salvezza! Venti minuti e tre macchine dopo una coppia inglese si ferma, ci fa salire e, come sempre, ci chiede chi siamo e cosa facciamo. Chiacchieriamo del più e del meno finchè raggiungiamo Benderloch, dove ci facciamo scaricare, e dove ne aprofittiamo per prendere un tea ed uno scones in un locale molto carino di cui non ricordo il nome pieno di libri interessanti sulla Scozia .

Facciamo una passeggiata sulla spiaggia e poi, non ancora soddisfatte, ci incamminiamo verso Connell costeggiando il mare e passando in mezzo a dei boschetti fatati ricoperti di bluebells. Ci fermiamo un attimo sul Connell Bridge ad osservare le Falls of Lora: a causa di un dislivello ne letto del Loch e in base alla marea l’acqua compie dei piccoli balzi in prossimità del ponte che assomigliano a delle cascatelle. L’ultima corsa e raggiungiamo la stazione dei treni, saltiamo in carrozza e arriviamo fino a Taynuilt, camminiamo ancora e facciamo autostop all’incorcio con la single track road che torna verso Kilchrenan, verso la nosta guesthouse. In quanto a camminate e mezzi di trasporto direi che oggi ne abbiamo avuto abbastanza 🙂


ARDCHATTAN PRIORY AND GARDEN
Sito ufficiale: http://www.ardchattan.co.uk/
L’Ardchattan Priory and Garden è gestito da Historic Scotland. Non c’è una biglietteria ma si paga una cifra suggerita mettendo le monete in un honesty box all’entrata del giardino. Non ci sono orari di apertura, il sito è aperto tutto l’anno. E’ disponibile un parcheggio.
C’è sempre un nuovo angolo incantevole da scoprire in Scozia, un piccolo luogo segreto che aspetta silenzioso di essere trovato e che poi resterà per sempre impresso nel cuore!
Grazie Beatrice per averci regalato questa chicca deliziosa, piena del fascino quieto delle mete meno battute!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao cara Ilaria, come hai ragione! Credo non ci sia niente di più bello di imbattersi in un angolo inaspettato, qualcosa che non si era messo in preventivo di visitare. Sono le scoperte più belle e anche quelle che ci colpiscono maggiormente 🙂 Ecco, Ardchattan Priory è stata una bella, e rilassante, scoperta! Un abbraccio!
"Mi piace""Mi piace"
Beatrice ci credo che quel momento ti sia rimasto impresso *_* guarda che paesaggi!
Tra l’altro ci hai regalato nello stesso post un romanzo dai tratti bucolici e subito dopo un bel racconto lacustre! La Scozia è stupenda e non smetterò mai di sognarla! 😀
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Daniela, io ti auguro davvero di poterci andare il prima possibile ma ti avverto…poi crea dipendenza! 🙂 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Già il titolo sembra quello di un bellissimo romanzo, poi le fotografie e le tue parole non fanno che confermare questa impressione. Un posto magnifico. Ma che bello dev’essere vivere ad Ardchattan House?
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Silvia! L’ho pensato anch’io! Avrei voluto accomodarmi li con quel signore, sorseggiare una tazza di tea con latte e sbocconcellare uno scones…sono sicura che mi capisci!!! Un pò di turisti che passano ogni tanto, ma alla fin fine piacerebbe anche a me vivere in un posto così tranquillo e colorato 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
Beatrice… ma li trovi tutti te questi posti da favola!!
Il tuo articolo e le bellissime foto mi hanno messo una pace addosso, mi ci voleva proprio oggi!
Un bacio
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Celeste! Non sai quanto ho pianificato quel mese in viaggio prima di partire 😉 Ho consultato millemila siti, stampato altrettante mappe, orari di autobus e treni, idee su cosa fare nei dintorni…ma ne è valsa decisamente la pena 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Come sempre uno scritto molto piacevole, corredato da belle foto: sembra anche al lettore di essere sul posto. Suscita sentimenti di pace e aumenta l’amore per la Scozia. E come sempre suscita una leggera invidia verso chi, anche per ragioni anagrafiche, può continuare le visite, i viaggi, in quel meraviglioso paese. Grazie.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Augusto! Proprio quello che ho provato io durante la visita ad Ardchattan: un senso di pace! Sono felice di essere riuscita a trasmetterlo anhe a voi che leggete. Un caro saluto e grazie a te per i commenti!
"Mi piace""Mi piace"
Che luogo incantevole Beatrice! Questa zona non sono riuscita neanche minimamente a vederla da lontano, mi piacerebbe tornare per vedere questi luoghi con più calma e senza correre. Stavo pensando, dopo aver letto il tuo articolo, di fare un’esperienza workaway anche io, magari per tornare in Scozia. Grazie per questo luogo stupendo! :*
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Ilaria! Workaway te lo consiglio vivamente!! è un’esperienza indimentiabile! Io quel mese passato in Scozia lo ricorderò davvero per sempre con un sorriso ❤
"Mi piace""Mi piace"
Bellissimo articolo e paesaggi stupendi!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao Michi, grazie 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona