Sono moltissimi in Scozia i siti archeologici che risalgono all’era preistorica ma tra tutti spiccano sicuramente i misteriosi cerchi di pietre, le cosiddette Standing Stones. Se Stonehenge, nella vicina Inghilterra, è l’antico monumento più famoso della Gran Bretagna, anche la Scozia non scherza: tra i siti più famosi ci sono le Callanish Standing Stones (Lewis, Ebridi Esterne), il Ring of Brodgar (Isole Orcadi), Machrie Moor (Isola di Arran), Kilmartin Glen (Argyll). Questi siti risalgono a oltre di 10.000 anni fa quando i primi uomini arrivarono in Scozia e iniziarono ad erigerli in tutta la Nazione usandoli, pare, per scopi religioni e cerimoniali. Oggi voglio parlarvi di uno dei siti più visitati, Clava Cairns, vicno ad Inverness. Andiamo?

Un cairn in Scozia è un tumulo funerario, una costruzione di pietre poste una sopra l’altra, a secco. In Scozia se ne vedono davvero molti ma quello più visitato e famoso è sicuramente il Clava Cairn: questo interessante sito preistorico si trova a 16 minuti d’auto da Inverness ma è raggiungibile anche con i mezzi pubblici, prendendo il bus Stagecoach Highlands numero 5 fino a Leanach, poco distante dal Culloden Battlefield, e poi ragigungendo il sito a piedi (mezz’ora di bus e venti minuti a piedi).
Ma cos è Clava Cairn? Clava Cairn (detto anche Balnauran of Clava) è un sito dell’Età del Bronzo che veniva usato per svoglere riti cerimoniali funerari circa 4000 anni fa. E’ composto da tre camere funerarie di pietra costruite in diversi periodi e da alcune standing stones. Due dei tre cairn vengno chiamati “passage graves” perchè presentano al loro interno due camere raggiungibili attraverso uno stretto corridoio (oggi manca tutto il rivestimento superiore): queste costruzioni non sono più alte di un metro ma si stima che, appena costruite, raggiungessero addirittura i 3 metri! La terza costruzione, quella centrale, appare come un cerchio di pietre accatastate senza però un corridoio di accesso.

Agli occhi più esperti non sfuggirà che le tre costruzioni sono allineate tra loro secondo precisi criteri che, pare, coincidano con le fasi solari e lunari. Una sorta di antichissimo cimitero dunque, ma solo per personaggi davvero importanti: in ogni cairn infatti potevano essere sepolte una o massimo due persone, lasciando quindi intendere che si trattasse di un sorta di “sepoltura vip”.

Nel cairn che sorge accanto al parcheggio si possono notare degli interessanti segni intagliati nella roccia: vengono detti cup marks e pare ritraggano stelle e costellazioni. Accanto alle tre camere funerarie si trovano anche singole pietre o pietre disposte a cerchio. Fan di Outlender, attenzione! Pare che Diana Gabaldon si sia ispirata proprio a Clava Cairn per creare il suo magico Craigh Na Dun!


Le Clava Cairns sono immerse in un bel bosco dove si respira un’immenso senso di quiete: quando le ho visitate si sentiva solo il cinguettio degli uccellini e c’erano pochissimi turisti: la maggior parte dei visitatori si ferma a Culloden, che dista solo alcuni minuti da qui. La vicinanza al campo di battaglia mi ha fatto pensare ai soldati giacobiti in fuga, a quelli che sicuramene passarono tra queste pietre nel tentativo di allontanarsi e salvarsi dalla carneficina.


A poca distanza da Clava Cairn si trova un altro sito che putroppo non ho visitato, perchè non ne ero a conoscenza. Si chiama Milton of Clava e si trova in un campo vicino al sito principale: è composto da una singola standing stone, un piccolo cairn e i resti di una chiesetta tardo medievale.


L’ingresso alle Clava Cairns è gratuito, senza restrizioni di orario, ed è presente un comodo parcheggio in loco.
Io mi azzardo ad aggiungere che in antichità i sardi entrarono in contatto con il Popolo dei Pitti! E’ una lunga storia iniziata forse oltre 4.500 anni orsono. Lo testimonia la storia mineraria della Sardegna. Dalle viscere dell’attuale Monte San Giovanni in comune di Gonnesa, attraverso la palude di Sa Masa, vi era un canale navigabile che dava sul golfo di Funtana’e Mari. Da lì la galena e altri minerali partivano per la Spagna, all’oceano e sino alla Scozia. Inoltre, l’antico alfabeto lineare nato in Sardegna, ha lasciato tracce in Scozia. Non so dire con esattezza se i sardi circumnavigassero la Spagna. Sto cercando di raccogliere altre notizie!
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Altri resti interessanti molto presenti in Scozia sono i broch, riccordano leggermente i nuraghe sardi, ma sono molto mnolto più grandi.
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Ciao Denis! Hai ragione! Fino ad ora ne ho visto solo uno, da lontano, su Skye! Credo si trovino principalmente sulle isole 🙂
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“la maggior parte dei visitatori si ferma a Culloden”….lo puoi dir forte, mannaggia a me! Avrei fatto anche in tempo a vederlo! T_T Va be, lo segno in caso ripassassi da Inverness…
ps: non far caso ai commenti e like che ti arriveranno da parte mia, sto recuperando tutti gli articoli che mi sono persa in questo periodaccio 😀
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aahahh Ilaria! Un commento e un like fanno sempre piacere, figurati 🙂 🙂 Dici che è ora di un altro viaggio in Scozia? Dove andrai quest’anno?
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Per ora non lo so perchè ho un po’ di casini a casa (papà chdeve operarsi e non so quando) e con il lavoro. Quindi è un’incognita…vedremo. Però sogno di tornare in Scozia e Irlanda, quindi nell’attesa inganno il tempo organizzando itinerari possibili e prendendo appunti ❤
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Faccio anch’io così 😛 Penso e organizzo itinerari di viaggi che non so nemmeno se mai farò! ahahah 🙂 Ma intanto sogniamo un pò, dai! Buona serata Ilaria :*
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L’ha ribloggato su l'eta' della innocenza.
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Ciao e grazie mille di nuovo 🙂 :*
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