10 distillerie da visitare in Scozia

Scozia, patria orgogliosa del distillato più famoso del mondo, il whisky, che i gaelici chiamavano uisge beatha, acqua di vita. Le circa 92 distillerie scozzesi producono, la maggior parte da secoli, single malt (100% orzo maltato) e blended whisky (miscela di whisky di malto e grano provenienti da diverse distillerie) che devono il loro sapore anche e soprattutto all’ambiente naturale in cui vengono distillati. L’aria, l’acqua, il terreno, la presenza o meno di torba: tutto contribuisce a rendere unico un buon whisky! Ecco le 10 distillerie da visitare durante il vostro viaggio secondo alcuni grandi appassionati della Scozia!

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GLENLIVET DISTILLERY, SPEYSIDE

Beatrice Roat – Nel Cuore della Scozia

Lo Speyside è la regione scozzese con la maggior produzione di whisky e vi si trovano più della metà delle distillerie della Scozia tanto da guadagnare il nome di “Malt Whisky Country”. Lungo il Malt Whisky Trail, un itinerario che si snoda tra alcune distillerie di fama mondiale, si trova anche la Glenlivet Distillery fondata ufficialmente da George Smith nel 1824 ma che già da alcuni anni produceva illegalmente il suo whisky, assaggiato nel 1822 – sempre illegalmente – addirittura dal Re George IV! Oggi la produzione avviene utilizzando acqua purissima proveniente da alcune fonti nei pressi della distilleria ed orzo prodotto nella regione del Banffshire. Non viene usata torba e la fermentazione avviene in tini di legno anzichè di acciaio mentre per la distillazione si usano alambicchi che hanno la forma e la dimensione originale progettata da George Smith più di 150 anni fa: il risultato è un whisky dalla consistenza cremosa e liscia, dal sapore fruttato, di agrumi, pere e un tocco caramellato.

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Glenlivet Distillery

TALISKER DISTILLERY, ISOLA DI SKYE

Antonello Cattani – Ti amerei anche se vincessi

La distilleria Talisker si trova nella parte nord-ovest dell’Isola di Skye e si affaccia sul Loch Harport, che in realtà non è un lago ma una delle tante insenature che si trovano nella zona. Fondata nel 1830 dai fratelli Hugh e Kenneth McAskill, allevatori di pecore che sfidarono l’opposizione del Reverendo del luogo, la distilleria conobbe alterne fortune. La proprietà cambiò più volte e la grande depressione della seconda metà del 1800 la portò alla bancarotta nel 1863: fu rilevata dalla Johnny Walker e prosperò fino al 22 novembre 1960 quando un terribile incendio la distrusse completamente. Una volta ricostruito l’edificio l’azienda entrò nell’orbita della Guiness. Oggi è di proprietà della Diageo, nata dalla fusione tra la Guiness e la Grand Metroplitan. L’edificio, caratteristico, bianco, spicca tra il verde della campagna e l’azzurro della baia in cui è situato e attrae ogni anno migliaia di visitatori. “Made by the sea”, fatto vicino al mare è lo slogan dell’azienda. Il suo whisky, oggi tra i più famosi al mondo, è citato perfino da Robert Louis Stevenson che lo definì “The king of drinks” il re dei liquori nel poema “The Scotsman’s Return From Abroad”.

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LAPHROAIG, ISLAY

Ilaria Battaini – Appunti di viaggio

Affacciata su una baia appartata, con le pareti imbiancate a calce e la scritta Laphroaig a caratteri cubitali, è una delle nove distillerie attualmente attive a Islay e produce un Single Malt fra i più prestigiosi e apprezzati per il suo gusto intenso che racchiude tutti i profumi dell’isola: torba, mare, effluvi salmastri e affumicati, ma anche fuoco che arde e note pepate in un armonioso, raffinato equilibrio. Fondata nel 1815, mantiene intatto ancora oggi tutto il fascino del passato, grazie al sistema di produzione tradizionale che prevede che il maltaggio venga ancora effettuato a mano direttamente sul posto. Una simpatica curiosità: nel 1994 nasce il club “Friends of Laphroaig” e da allora diventare “amici” della distilleria è, non solo possibile, ma anche molto semplice! Basta acquistare una bottiglia del prezioso nettare e registrarsi sul sito inserendo il codice stampato sull’opuscolo all’interno di ogni confezione per rivendicare il vostro appezzamento onorario di torba con tanto di coordinate e certificato da stampare online!

EDRADOUR DISTILLERY, PERTHSHIRE

Ferdinando Viti – Oro di Scozia

Situata in una zona collinare sopra Pitlochry, una caratteristica località del Pertshire nel cuore delle Highlands centrali, Edradourè la più piccola distilleria della Scozia. Fondata nel 1825 con il nome di Gleforres, illegale, cambiò dopo pochissimi anni il nome in Edradour , dal gaelico “tra due fiumi” e venne riconosciuta e registrata. Riconosciuta in tutto il mondo fra le migliori produttrici di Single Malt, completamente artigianale  e dotata solamente di due alambicchi in rame, viene prodotto tra gli altri Edradour 10 yo, invecchiato in botti di Sherry dal colore ambrato, profumo di noci, miele con sfumature di mela cotta e prugne; gusto elegante, dolce, morbido e cremoso, che pervade nel palato e non ti stanca mai. Negli ultimi anni Ballechin 10 yo è la versione torbata della produzione di questa distilleria da “favola”, invecchiato in un mix di botti ex bourbon ed ex sherry oloroso, imbottigliato senza essere filtrato. All’interno di uno dei depositi è situata una delle due botti più vecchie al mondo. Collocata vicino al portone per essere la prima ad essere messa in sicurezza in caso d’incendio. Edradour è la più piccola distilleria scozzese dalle grandi tradizioni tant’è che l’attuale proprietario, Andrew Symington, ha nel suo motto “smaller is better“, tutta la filosofia della distilleria.

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Foto di Ferdinando Viti – Oro di Scozia: www.orodiscozia.it

GLENCADAM DISTILLERY, ANGUS

Celeste Ferrara – Be Right Back

La distilleria Glencadam si trova a Brechin, nella regione di Angus, dove a farle compagnia nella produzione di whisky al momento ci sono solo altri due stabilimenti attivi. Pur non essendo nota ai più, e nonostante le dimensioni ridotte, non ha davvero nulla da invidiare ad altre molto più blasonate. I suoi whisky, il cui invecchiamento va dai 10 ai 30 anni (ad eccezione del base, senza dichiarazione di età), sono di una morbidezza e dolcezza uniche, che ci sia stato o meno un passaggio in botti particolari (porto ed oloroso nel loro caso). Sarà che personalmente le sono molto affezionata, visto che prima di assaggiare del tutto casualmente il loro 10 anni, di whisky non ne potevo nemmeno sentir parlare. Avevo avuto il battesimo del fuoco con il Laphroaig 10 anni, per poi proseguire con il Ledaig, entrambi estremamente torbati. L’incontro con il Glencadam 10 mi ha aperto un mondo sconosciuto e meraviglioso. Ciliegina sulla torta, la visita che abbiamo fatto alla distilleria nel novembre del 2016. Rigorosamente su prenotazione, perché altrimenti non aperta al pubblico, è stato il distillery manager in persona ad accompagnarci e raccontarci la storia e la filosofia che sta dietro alla produzione del loro incredibile single malt. La degustazione, se da un lato ha confermato che ogni loro prodotto è eccezionale, dall’altro ha dissipato ogni mio dubbio: come il 10 anni non ce n’è. Almeno per la sottoscritta! Secondo le ultime novità, stanno mettendo sù un vero e proprio visitor center per stare al passo con i “rivali”, ma sarei pronta a scommettere che la genuinità dell’esperienza non ne risentirà. Non finché verrà messa al primo posto “l’acqua della vita”.

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Foto di Celeste Ferrara – Be Right Back

ISLE OF ARRAN DISTILLERY, ISOLA DI ARRAN

ANNA BERGAMINI- Associazione culturale Verona Swing

Arran, la più meridionale delle isole scozzesi racchiude alcune meraviglie nascoste, come degli strabilianti cerchi megalitici e i formaggi più buoni di Scozia. Ma nella gemma del Firth of Clyde si trova anche la prima micro-distilleria tra le molte nate in Scozia negli ultimi decenni, nel villaggio di Lochranza. La distilleria Isle of Arran è nata soltanto nel 1995, ma l’isola vanta una lunga tradizione di produzione di whisky, prevalentemente illegale, data la vicinanza con la città di Glasgow. Quando la legge cambiò, soltanto la distilleria Lagg registrò la propria licenza, ma rimase attiva solo dal 1825 al 1837, dopo di che nessuna distilleria fu presente sull’isola sino alla nascita della Isle of Arran, per la quale venne scelto un luogo diverso, nella parte nord, dove l’abbondante disponibilità di acqua e la particolare conformazione geografica della zona permettono una produzione che rimane ancorata ai metodi artigianali ed alle materie di una volta: orzo locale, alambicchi in rame con il collo di cigno, botti in rovere che hanno contenuto eccellenti liquori (la distilleria sperimenta sempre nuove maturazioni in diverse tipologie di botti, tra cui anche botti di Amarone!). Oggi è una delle distillerie più piccole di Scozia, ma vanta oltre 60.000 visitatori all’anno, attratti dal gusto particolare di questo single malt il cui invecchiamento viene favorito dal propizio microclima dell’isola e che ci fa assaporare la tipica aria pura di montagna unita alle brezze marine. La distilleria Isle of Arran è l’unica che può utilizzare immagine e firma di Robert Burns sulla confezione ed infatti sono stati creati un single malt ed un blended whisky in onore dell’immortale bardo. Alla Isle of Arran si produce poco torbato e per la maggior parte non oltre i 20 ppm, ma ad aprile 2019 i proprietari hanno aperto un’altra distilleria sull’isola, a Lagg, e qui verrà prodotto whisky torbato ben oltre i 40 ppm per la gioia degli amanti dell’heavily peated!

BALBLAIR DISTILLERY, ROSS-SHIRE

Maurizio Barilli –Un centro in Scozia

“L’angel share è la parte di whisky che evapora dai barili in legno durante la maturazione”. E’ bastato conoscere l’esatto significato di quelle due parole unite a confermarmi che il film appena concluso mi aveva donato la parte di “spirito” per celebrare un incontro. La forma esterna della Balblair Distillery a Edderton, nel Ross-Shire, mi ha invitato a conoscerla ancor prima di scoprire il vasto mondo del malt whisky. Una vista che regala l’atmosfera iniziale nell’approccio con il loro affascinante distillato, per non avere tentennamenti, aprire la porta e farsi sedurre dal sapore di una tradizione secolare. L’attuale costruzione avvenne nel 1895 per avvicinare la distilleria alla stazione ferroviaria ma la sua fondazione risale al 1790, nel luogo originale dove si continua a utilizzare la sorgente d’acqua ritenuta più idonea: Ault Dearg. Iniziando dalla Famiglia Ross, i fondatori, passando ad Alexander Cowan nel 1894, Robert Cumming nel 1948, Hiriam Walker nel 1970 fino al 1996, quando una Società di imprenditori ne prese le redini, la Balblair ha continuato a far nascere whisky di carattere e alta qualità, premiati nei più svariati concorsi.

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(Credits)

ARDBEG DISTILLERY, ISLAY

MARCO SORIO – Associazione Culturale Verona Swing

Lungo la costa sud dell’isola di Islay, in poco più di 2 miglia di strada, si incontrano tre gioielli per gli amanti del whisky, tre edifici di calce bianca, all’apparenza simili tra loro, differenziati da un nome scritto a grandi lettere nere sulla facciata. Il più ad est di questi gioielli è la Ardbeg Distillery, caratterizzata da una storia che ricorda molto quella della nazione che la ospita: come la Scozia, infatti, anche la Ardbeg Distillery ha avuto una storia molto travagliata, cambiando vari proprietari, producendo pochissimo distillato o rimanendo addirittura chiusa in diversi momenti e per molti anni. Come la Scozia, infine, ha saputo risollevare la testa e rinascere, arrivando a produrre alcune delle bottiglie di whisky più ricercate dai collezionisti e creando un centro visitatori che viene considerato tra i più belli e curati del settore. Il suo single malt ha un aroma unico, la torba ed il fumo la fanno da padroni e decisamente non è consigliato ai palati troppo delicati!! In un sorso di Ardbeg sono racchiuse le selvagge brughiere dell’isola dove questo liquido delizioso nasce, ma anche la dolcezza di un territorio che in uno squarcio di sole sa offrire colori talmente delicati da commuovere. Fumosità e dolcezza convivono in quello che viene definito “il paradosso della torba”, ad oggi considerato il miglior single malt di Islay e molto spesso anche il migliore al mondo.

HIGHLAND PARK DISTILLERY, ISOLE ORCADI

Mattia Rossi – Orobian Pipe Band

C’è tutta la Scozia, in questa distilleria sulla collina di Kirkwall, capoluogo delle Isole Orcadi. La più settentrionale di Scozia, e forse del mondo. C’è il radicamento nelle tradizioni: da quando è nata, la distilleria non si è mai mossa da lì. I locali della maltazione sono quelli originali, e tutto il procedimento mantiene una forte componente artigianale. C’è lo spirito ribelle e indipendente: il 1798 non è la data di nascita reale della distilleria, ma solo quella in cui è stata scoperta dal fisco. Nei fatti, erano già anni che il pastore Magnus Eunson distillava clandestinamente. E si racconta che quando i funzionari governativi piombarono sul posto, non trovarono il corpo del reato, perché lui aveva nascosto i barili nella sua chiesa. C’è, fin dal nome del fondatore, l’eredità vichinga, tuttora fieramente rivendicata e perpetuata in quelle lande. C’è la commovente bellezza del paesaggio: nelle Orcadi alberi ne crescono molto pochi, e questo whisky torbato evoca fragranze più floreali che lignee, tra le quali ne spicca una più scozzese che mai: l’erica. Come dire: lo spirito di una nazione in un bicchiere di whisky.

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(Credits)

OBAN DISTILLERY, ARGYLL

Francesca Pinna – Scozia Viaggi

Il viaggiatore che arriva ad Oban ne rimane subito affascinato. Scendendo lungo l’unica strada che conduce alla città, il colpo d’occhio è magnifico. Perchè Oban è nata in funzione della Distilleria, ed è un connubio che dura ormai dal 1794. Unica distilleria che si trova nel centro urbano di una città scozzese, qui tutto ci ricorda la sua storia. La struttura dell’edificio in mattone scuro, e poi entrando gli alambicchi originali, il magazzino sotterraneo dove ancora oggi viene lasciato il Whisky in botti di legno dall’inconfondibile profumo. Il turista moderno deve ringraziare John Stevenson, nipote del fondatore, che la acquistò per due lire dopo il fallimento provocato dalla gestione scellerata del padre. Il ragazzo pagò 1.500£ ai creditori per poter mantenere in famiglia l’antica distilleria. Oggi, è stata acquistata dalla multinazionale Diageo (la stessa della birra Guinness) che ne ha riconosciuto il valore tradizionale decidendo di non modificare o stravolgerne la struttura e la produzione. Qui viene prodotto il classico single malt scozzese, torbato come vuole la tradizione geografica dell’ Argyll e delle sue isole ma dalla tempra dolce, quasi morbida. Si riconosce il miele, il caramello, e infine quel sapore che ad Oban non si dimentica. Quello del mare, elemento chiave nella storia della città e della sua distilleria. Un connubio perfetto di dolce e salato, da accompagnare ad una buona fetta di dolce al cioccolato!

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Foto di mentrea da Pixabay

 

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3 pensieri riguardo “10 distillerie da visitare in Scozia

  1. Quanti spunti interessanti! Ho visitato diverse distillerie oltre quella da me “decantata”, ma nessun’altra qui menzionata, sebbene Arran ed Edradour siano in lista da un bel po’. Non vedo l’ora di tornare in Scozia e proseguire la conoscenza anche da questo punto di vista 😀

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