Due affascinanti isole come tante in Scozia, poco abitate, remote, con paesaggi da cartolina. Ma allora, cosa hanno di così speciale Yell ed Unst? Esse rappresentano il luogo più a Nord di tutto il Regno Unito: dopo Unst, la più settentrionale delle due, solo il selvaggio Ocano Atlantico e, poco distanti, le Faroe e la Norvegia! La sensazione arrivando fin quassù è davvero quella di trovarsi ai confini del mondo, circondati da una natura che sa essere si bellissima, ma allo stesso tempo dura e spietata. Arrivarci da turisti è un conto, ogni cosa è nuova e bellissima e si riesce bene o male a sopportare anche il meteo più ostile, nella breve permanenza sulle isole. Viverci, tuttavia, deve davvero mettere a dura prova, specialmente nei lunghi, freddi e bui inverni, quando le ore di luce sono solo una manciata al giorno, il sole non si vede per settimane e il vento è così forte ed incessante da rendere difficile persino guidare!

Se su Mainland ci sono molti servizi e vi si concentra la maggior parte della popolazione delle Shetland, le circa 2000 persone che abitano invece su Yell ed Unst sembrano vivere davvero fuori dal mondo: qui i servizi basilari non mancano, ma per qualsiasi altra attività occorre prendere un traghetto e spostarsi! L’atmosfera isolana, dove tutti si conoscono e tutti sono amichevoli, anche qui come era stato per Westray sulle Orcadi l’abbiamo sentita eccome: la signora del supermecato che ci regala le caramelle, l’artista che ci apre il suo studio anche se era il giorno di chiusura, il vecchietto che ci dà un passaggio verso l’hotel dopo la serata al pub, i ragazzi che ci invitano a fare una partita a biliardo, il nostro autista che vive sull’isola e la sera ci accompagna a cena con il bus. E poi incontrare quel tizio che lavora alla distilleria la sera al pub, scontrare la cameriera della tearoom sul traghetto per la Mainland, sentirsi parlare italiano da un’isolana che da anni vive ad Ostia. Tutti quei piccoli particolari che fanno capire la gentilezza e l’accoglienza di una comunità piccola ed unita come quella delle isole, dove sembra di entrare in punta di piedi in una grande famiglia!

Ma lasciate che vi racconti meglio di come siamo arrivati su Yell ed Unst e che cosa vi abbiamo trovato! In una uggiosa giornata di fine giugno – che tecnicamente dovrebbe essere uno dei mesi più belli e soleggiati qui! – abbiamo lasciato la Mainland dopo cinque giorni di esplorazione e meraviglia, desiderosi di scoprire anche le remote e misteriose Isole del Nord. Sul misterioso siamo stati subito accontentati, visto che la nostra giornata su Yell è stata caratterizzata da una fitta nebbia e una fitta pioggia a causa delle quali dell’isola non abbiamo visto davvero nulla! Yell è la seconda isola per grandezza di tutto l’arcipelago delle Shetland, un’isola piatta, brulla ed arida, dal sottosuolo ricchissimo di torba. Il suo nome potrebbe derivare dall’antico norreno “Jala” o “Jela” ossia isola bianca, riferendosi alle sue spiagge, oppure dalla parola “Gjall” che significa arida. Sull’isola si vive di pesca, allevamenti ittici, agricoltura tra cui la coltivazione di fragole in apposite serre, estrazione della torba, trasporti e turismo.

Su Yell ci si arriva con una breve traversata in traghetto da Toft (su Mainaland) ad Ulsta della durata di 25 minuti. I ticket dei traghetti andrebbero sempre prenotati in anticipo poichè il posto auto a bordo è limitato. Non è possibile pagare online, dovrete pagare all’addetto (con contanti o carte) una volta saliti a bordo (qui trovate orari e prezzi dei traghetti interni delle Shetland). Giusto il tempo di pagare che eccoci arrivati a Yell! La nebbia che ci accoglie purtroppo ci ha accompagnati per tutto il giorno e tutti i nostri programmi della giornata sono sfumati. Alcune cose tuttavia siamo riusciti a vederle, e per fortuna abbiamo avuto un piccolo spiraglio di non pioggia al mattino per poter almeno fare una passeggiata su una delle spiagge più belle di Yell, Sand of Breckon.


Questa spiaggia si trova nella parte più settentrionale di Yell: una bella lingua di sabbia bianca, esposta alla forza dell’Oceano Atlantico ma ben protetta da scogli, promontori rocciosi e dune. Alle spalle della spiaggia si trova un bel machair, una distesa fertile ricoperta d’erba e fiori. E qui, di specie di fiori e piante, se ne trovano più di 80! Dalla spiaggia parte un bel trekking – che dovevamo fare pure noi ma che viste le condizioni meteo abbiamo saltato – che seguendo il perimetro delle scogliere conduce fino a Gloup, dove sorge il Fisherman’s Memorial che commemora i 58 pescatori che annegarono nel naufragio di un peschereccio nella notte del 21 luglio 1881.



Di fermarsi al Ness of Sound Double Tombolo e alla West Sandwick Beach come da programma davvero non se ne parla (quando ci siamo rimessi in marcia c’erano così tanta nebbia e così tanta pioggia che davvero non so come abbia fatto il nostro autista a guidare!) e quindi cosa abbiamo fatto? Abbiamo visitato tutte le attrazioni al chiuso dell’isola! E per “tutte” intendo un museo, una galleria d’arte e un supermercato! Se anche voi capiterete a Yell sotto un orrendo tempaccio segnatevi assolutamente l’Old Haa Heritage Centre, perchè vi salverà la giornata! Si tratta di un piccolo museo, shop e tearoom ospitato in un edificio storico che fu acquistato nel 1984 da un comitato formato per l’occasione, lo Shetland Amenity Trust. L’edificio originale è databile al 1672 ed era di proprietà di Robert Tyrie, mercante e proprietario terriero locale. La parola Haa sta proprio ad indicare la casa di un “laird”, capoclan locale. E’ un edificio notevole perchè è alto 3 piani, è costruito interamente in pietra e presenta due archi decorativi come entrata.



L’altra attrazione al chiuso di Yell è la Shetland Gallery, la galleria d’arte più a Nord di tutta la Gran Bretagna, aperta nel 2012, dove si trovano il meglio dell’arte contemporanea e dell’artigianato di qualità delle Isole Shetland. Quel poco che ricordo della Shetland Gallery (ero occupata a stare col fiato sul collo al nostro autista che stava cercando di rintracciare un meccanico visto che la batteria del nostro pullmino aveva deciso improvvisamente di abbandonarci – e rimanere a piedi su un’isola così piccola e remota vi assicuro che è un incubo) è il profumo bunissimo, l’ordine, la serenità dell’ambiente e lo studio dell’artista, pieno zeppo di colori, materiali, fili e chi più ne ha più ne metta!



E poi non lo vuoi fare un giro al supermercato locale? Su Yell di negozi che vendono alimentari ce ne sono ben quattro: Aywick Shop, The Hillshop, RH Henderson e Brough Store. Una cosa è quindi certa: qui non si rischia di morire di fame! Noi abbiamo deciso di fare una capatina all’Aywick Shop perchè ne avevo tanto sentito parlare prima di partire. Immaginate un luogo in cui è possibile trovare TUTTO quello di cui si ha bisogno. Aynwick Shop è davvero così! Sotto lo stesso tetto si trovano alimentari, prodotti per l’igiene della casa e della persona, attrezzi, ferramenta, soprammobili, souvenirs, idee regalo, vestiti, intimo, articoli per bambini e tanti (ma davvero tanti) biglietti di auguri. Non si sa più da che parte guardare! Anche la sezione alimentari è davvero varia, anche se ci ha molto colpiti il fatto di trovare moltissime cose scadute sugli scaffali, alcune da oltre 1 anno. Evidentemente qui, in questo posto così remoto, tutto fa buon brodo! Punto bonus alla simpatica vecchietta alla cassa – la proprietaria – che ci ha regalato due pacchetti di caramelle!



Ed ecco qui quello che abbiamo visto di Yell. Mi è davvero dispiaciuto non poter ammirare i paesaggi brulli dell’isola e godere delle sue spiagge ma, come ormai ho imparato dopo innumerevoli viaggi in Scozia, occorre imparare a convivere con il meteo scozzese, che alle volte può davvero mettere a dura prova, e riuscire a portarsi via qualcosa di bello nonostante lo sconforto. Così eccoci di nuovo su di un ferry, questa volta in direzione isola di Unst, con ben due ore di anticipo rispetto al previsto, pronti per nuove meravigliose avventure!
Ma di Unst vi parlerò nel prossimo articolo…

DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE SU YELL
Non avrete certo l’imbarazzo della scelta su dove alloggiare e dove mangiare a Yell, le strutture si contano davvero sulle dita di una mano! Per quanto riguarda gli alloggi come b&b trovate il Seaview b&b ad Alnwick e il Quam b&b a Westsandwick (hanno anche un appartamento), mentre come self-catering (appartamenti) ci sono il Coel Na Mara, la Auld Haa, la Overby House e alcuni cottage su Airbnb. Per mangiare invece su Yell si trovano solamente LJ’s Diner and pizzeria (orari variabili, da controllare – nel 2024 aperto solo a pranzo), Isle Eat (piccolo cafè situato accanto al The Hillshop (anche qui orari variabili) e la piccola tearoom all’interno del Old Haa Heritage Center.
Trovi tutte le informazioni su come raggiungere le Shetland in questo articolo
COSA POSSO FARE PER TE?
🚗 Buon sconto 10% Autonoleggio qui
🛩️ Transfer da e per l’aeroporto qui
🌍 Viaggi di gruppo in Scozia qui
🧳 Il tuo itinerario di viaggio su misura qui
📖 Il mio libro “Why Scozia?” qui
📑 La mia guida “Scozia, itinerario di due settimane” in versione cartacea qui
📲 La mia guida “Scozia, itinerario di due settimane” in formato digitale qui
COSA PUOI PRENOTARE TRAMITE IL MIO SITO?
🏰 Ticket saltafila per il castello di Edimburgo qui
🏠 Ticket saltafila per il Palazzo di Holyrood qui
👻 Tour dei fantasmi ad Edimbrugo in italiano qui
📣 Tour della Old Town in italiano qui
✨ Ticket saltafila per la Camera Obscura qui
🎫 Ticket per il Mary King’s Close qui
🚌 Ticket per il bus Hop On Hop Off qui
Se hai trovato i contenuti del mio blog utili ed interessanti puoi sostenermi offrendomi un caffè virtuale su Ko-fi. Le donazioni ricevute saranno utili per sostenere le spese relative alla gestione di questo sito! Grazie!

