Gli Scottish Borders, regione che si trova a sud di Edimburgo e che si estende fino al confine con l’Inghilterra, è una delle zona scozzesi più ricche di edifici storici perchè, a differenza delle remote e selvagge Highlands, era un’area molto fertile e quindi maggiormente popolata. E in questo delizioso angolo di Scozia, caratterizzato da ampi spazi pianeggianti o al massimo collinari, che si trovano le quattro celebri Abbazie storiche di Melrose, Jedburgh, Dryburgh e Kelso, divenute nel corso dei secoli importante meta turistica tanto che esiste addirittura una Borders Abbeys Way, un percorso circolare di 103km da intraprendere a piedi tra una abbazia e l’alta.
STORIA DELLE ABBAZIE
Tutte e quattro le storiche abbazie dei Borders, assieme a molti altri degli edifici religiosi della zona, furono fondate nel XII secolo durante il Regno di David I, sovrano molto religioso che, assieme alla moglie Margherita divenuta in seguito Santa Margherita di Scozia, si prodigò per costruire moltissimi luoghi di culto, mostrando quindi anche il suo potere come sovrano, in tutta la Nazione. I monaci che gestirono le abbazie nel corso dei secoli provenivano da vari ordini: monaci Premostratensi a Dryburgh, Cistercensi a Melrose, Tironensiani a Kelso e Augustiniani a Jedburgh. La storia delle quattro abbazie ha in comune i numerosi attacchi da parte degli inglesi, data la vicinanza al confine con l’Inghilterra ed in particolare durante le Guerre di Indipendenza Scozzesi del 1300, il “brutale corteggiamento” del 1500: gli edifici di culto vennero più volte distrutti, dati alle fiamme, danneggiati ma sempre tenacemente ricostruiti. A porre definitivamente fine alla loro storia fu la Riforma Protestante del 1560 che bandì la celebrazione della Messa e a seguito della quale le antiche chiese, abbazie e cattedrali vennero abbandonate e caddero in rovina. Oggi, curate da Historic Environment Scotland, nonostante siano solo dei ruderi conservano intatto il loro fascino medievale e la loro aria misteriosa.
KELSO ABBEY
Quella di Kelso è la più antica e la più danneggiata delle quattro abbazie e, proprio per questo motivo, è anche l’unica ad ingresso gratuito. A dispetto della sua odierna condizione, era in passato la più grande, maestosa e ricca della zona: fu fondata su richiesta di David I e terminata di costruire nel 1143, dedicata alla Beata Vergine Maria e a San Giovanni Apostolo. Come le sue vicine, subì moltissimi danni durante gli scontri tra Scozia e Inghilterra dal 1300 al 1500 e venne definitivamente abbandonata a seguito della Riforma Protestate, usata come cava per la costruzione di nuovi edifici negli anni 80 dell’800. La particolarità principale di questa abbazia è la sua struttura, unica nel suo genere: l’Abbazia di Kelso aveva infatti due torri e quattro transetti, caratteristica unica tra le chiese scozzesi che di solito avevano una sola torre e due transetti.
JEDBURGH ABBEY
L’abbazia di Jedburgh fu fondata su richiesta di David I da un gruppo di monaci Augustiniani nel 11348 come monastero ottenendo lo status di abbazia solo più tardi, nel 1154. Quello degli Augustiniani era un ordine molto influente e la loro storia in Scozia era fortemente legata alla famiglia reale: monaci dello stesso ordine fondarono infatti anche la Holyrood Abbey, adiacente al Palazzo Reale. Tra le quattro è quella che mi è piaciuta di più, è davvero imponente e ben conservata: si può ammirare la struttura principale dell’abbazia, con le colonne della navata e una meravigliosa finestra a rosone, ma anche i resti del monastero, con le cucine e gli alloggi dei monaci. All’ingresso del centro visitatori c’è anche un piccolo museo dedicato alla sua storia.
DRYBURGH ABBEY
Quella di Dryburgh è sicuramente la più affascinante delle quattro abbazie, soprattutto per la sua posizione seclusa e tranquilla in riva al fiume Tweed. Fu fondata nel 1150 da un gruppo di monaci provenienti dall’Inghilterra grazie alle generose donazioni di Hugh de Moreville che possedeva molti terreni in zona. I monaci di Dryburgh erano dediti ad una vita semplice, solitaria, di preghiera. Nonostante questo l’abbazia non venne salvata dai numerosi attacchi inglesi il più brutale dei quali avvenne nel 1322 quando Dryburgh venne rasa al suolo in un incendio. Fu abbandonata nel 1560 a seguito della Riforma Protestante ma rimane ad oggi ben conservata: sia la chiesa che gli alloggi dei monaci sono ancora in piedi. Il 26 settembre 1832 lo scrittore Walter Scott venne sepolto a Dryburgh, luogo che amava profondamente, e la sua tomba è ancora visibile nel transetto Nord.
MELROSE ABBEY
Grazie all’utilissima audioguida fornita assieme al ticket d’ingresso, la visita di Melrose è a mio parere la più completa e interessante rispetto a quella delle altre abbbazie. Melrose fu fondata nel 1136 e rappresenta il primo monastero Cistercense dell’intera Scozia, gestito da monaci provenienti dall Yorkshire. I resti che si possono ammirare oggi, di una bella pietra rossa, risalgono al 1300 quando la chiesa venne ricostruita grazie al generoso contributo di Robert The Bruce: ad oggi Melrose viene considerata una delle strutture religiose più belle e meglio conservate del Regno Unito anche grazie alle sue numerose sculture e decorazioni (animali, santi, gargoyle, dragoni, piante). Le persone ricche e potenti dell’epoca contribuirono economicamente all’arricchimento dell’abbazia che divenne un luogo ambito dove venire sepolti: tra chi ebbe questo onore troviamo Re Alexander II (morto nel 1249) ma anche il più famoso Robert the Bruce il cui cuore venne tumulato a Melrose nel 1329 mentre il resto del corpo si trova a Dunfermline.

COME RAGGIUNGERE LE ABBAZIE DA EDIMBURGO
Edimburgo dista solo un’ora d’auto da Melrose Abbey e le altre tre abbazie si trovano in un raggio di pochi chilometri. E’ possibile quindi visitarle tutte e quattro in una giornata, per una full immersion nella storia e nel passato dei Borders e della Scozia. E’ anche possibile raggiungerle con i mezzi pubblici, ma non riuscirete in questo caso a vederle tutte in un solo giorno: si arriva in treno a Galashiels e poi si raggiungono in autobus Kelso, Melrose e Jedburgh. Per arrivare a Dryburgh è necessario invece camminare un pò di più, vista la sua posizione isolata. Per programmare gli spostamenti con i mezzi pubblici vi suggerisco di utilizzare Traveline Scotland.
Grazie, stavo leggendo un libro dove si parlava di Melrose, curiosa sono andata a cercarla!! Adesso voglio assolutamente visitarla
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Ciao Eleonora! Tra tutto è secondo me la più bella 🙂
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Noi abbiamo visitato solo tre delle 4 abbazie,Kelso era un pò fuori dal nostro giro, perchè partendo da Edimburgo al mattino siamo scesi nei Borders, facendo una sosta al castello di Thirlestane vicino a Lauder, abbiamo fatto un giretto nello splendido parco e fatto il primo incontro col le pecore scozzesi :-). Poi Melrose, la casa di Sir Walter Scott, sosta per pranzo a Dryburgh, infine Jedburgh . Per varcare sul far della sera il confine con l’Inghilterra, dove abbiamo pernottato al Battlesteads Lodge ( da tutti e tre votato come migliore hotel del viaggio), lo consiglio vivamente se si è appassionati di storia romana (come mio marito e mio figlio) e si vogliono esplorare le rovine e i resti dei forti lungo il Vallo di Adriano. Beatrice non so se perché forse era il vero primo giorno on the road del viaggio, ma le abbazie mi è rimasto nel cuore e sono sicura che ci tornerò, mi è piaciuto tutto del viaggio (a parte Perth), ma quel primo giorno tutto aveva colori brillanti, un profumo particolare nell’aria, persino il vento al confine non ci ha spaventato ma anzi…
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Ti capisco Carolina! La zona è davvero meravigliosa, io me ne sono andata in giro per 5 giorni sorridendo. Mi sono sentita felice ed in pace con me stessa. Il paesaggio, i colori, i profumi – come dici tu -… magico e perfetto!!
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Noooo… Ma tu con queste foto, che mi vanno dritte dritte alla pancia… mi fai scoppiare!
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Ti faccio venire voglia di Scozia, eh? Viene anche a me, ogni volta che riguardo foto di viaggi passati…ecco perchè poi va a finire che ci torno sempre 😛
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