Un altro viaggio in Scozia si è concluso e i miei occhi e il mio cuore si sono riempiti nuovamente di bellezza e felicità! Questo è stato un viaggio unico per me perchè ho messo da parte la mia paura di navi e traghetti, dovuta al mio mal di mare, e mi sono buttata nell’esplorazione di due isole che, da anni, mi chiamavano a gran voce dalla cima della mia lista dei desideri: Arran e Islay. Non solo: sono riuscita a fare anche un breve giretto nel Kintyre, zona che sognavo di vedere da anni, da quando ho letto un articolo della mia amica Ilaria Battaini sul suo blog “Appunti di viaggio” (lo potete leggere qui). Ed in effetti ad ispirare questo viaggio è stata proprio Ilaria, ormai da me ribattezzata “Signora delle Isole” per la sua grande passione e conoscenza delle selvagge isole scozzesi! A condividere con me questo viaggio due amiche, Mariaelena ed Evelina, conosciute entrambe in Scozia in occasione di uno dei miei viaggi di gruppo! Ecco il racconto del nostro viaggio: come sempre seguiranno articoli dettagliati sui vari luoghi esplorati!
Il nostro viaggio è iniziato dalla capitale della Scozia, Edimburgo: ci siamo arrivate alla sera, complice anche un ritardo del nostro aereo, e abbiamo avuto giusto il tempo di raggiungere il locale prenotato per la cena, The Last Drop in Grassmarket: non ero mai stata in questo locale e mi è piaciuto molto, sia la location che il cibo, servito fino alle 21.30. La giornata successiva l’abbiamo dedicata all’esplorazione della New Town e in particolar modo ai quartieri Dean Village e Stockbridge con una visita al Giardino Botanico. Ho scovato alcune vie molto carine delle quali vi racconterò presto, Belford Mews, Ann Street e Glenogle Street. Nella New Town ci abbiamo pure cenato, scegliendo The Queen’s Arms che è stata una piacevolissima scoperta!





Il nostro on the road è iniziato ritirando l’auto noleggiata con Celtic Legend (vi ricordo che noleggiando con loro c’è un 10% di sconto per i lettori del mio blog) presso l’aeroporto di Edimburgo: abbiamo scelto una macchina automatica e ci è stata data una Hyundai Ioniq comodissima: anche se il driver ufficiale era Evelina, anche io per la prima volta in vita mia mi sono cimentata alla guida e, abituata alla mia vecchia Fiat 600, mi sembrava di essere su una navicella spaziale! Prima volta con una macchina automatica e prima volta con la guida al contrario, devo dire però che è andata molto bene! Una volta ritirata l’auto siamo subito partite in direzione Ardrossan, porto di partenza per l’isola di Arran, facendo una sosta a metà percorso a Kilwinning per dare un’occhiata ai resti dell’abbazia. Con la scusa abbiamo fatto colazione (ok, la seconda colazione per l’esattezza) alla Corner House, un locale bellissimo e accogliente trovato per caso. Ecco, diciamo che il leitmotiv del nostro viaggio è stato il cibo: ogni due ore sentivamo la necessità di mangiare qualcosa e assecondavamo volentieri questa necessità!




Arrivate ad Ardrossan ci siamo imbarcate sul ferry per l’isola di Arran: è stato emozionantissimo salire sul traghetto con la paura di stare male e accorgermi invece di stare benissimo, la cosa mi ha oserei dire esaltata e me ne andavo in giro per la nave a scattare fotografie a più non posso! Per mia fortuna tutti e quattro i viaggi in traghetto sono andati benissimo e posso dire con sicurezza di aver superato lo scoglio “paura delle navi”! La traversata è durata poco meno di un’ora e, nonostante Arran si intravedesse all’orizzonte coperta di nubi scure, quando siamo arrivate splendeva il sole! Abbiamo fatto il check in presso il nostro allggio, il Carrick Lodge, per le successive due notti e poi, secondo voi, quale è stata la prima cosa a cui abbiamo pensato? A mangiare, of course! La scelta è caduta sulla The Shore Tearoom di Whiting Bay, dove abbiamo pranzato con ottimi sandwich accompagnati da altrettanto ottimi tea (abbiamo preso l’abitudine molto British di bere tè caldo assieme ai pasti!). E poi via alla scoperta della parte meridionale dell’isola!





Prima tappa è stato Lamlash, piccolo villaggio dalle casette bianche, un bel lungomare con tante panchine che invogliano a sedersi ad ammirare Holy Isle, un’isoletta a poca distanza dalla riva e sede di un santuario spirituale. L’ancora più piccola Whiting Bay, più a sud, offre le stesse meravigliose viste verso il mare e, se possibile, un’atmosfera ancora più tranquilla e rilassata. Proseguendo lungo la costa, spostandosi a tratti nell’entroterra, si raggiunge la parte più meridionale dell’isola e una tappa d’obbligo è quella a Kildonan: la spiaggia sormontata dai resti di un antico castello è davvero molto bella ma a rendere speciale il luogo è la vista su due isole, quella di Pladda con il suo faro e quella di Aisla Craig, più lontana all’orizzonte. Siamo infine arrivate a Kilmory con un tempismo perfetto: il sole stava tramontando e ci ha donato una meravigliosa luce e dei colori indimenticabili! Per cena abbiamo scelto il The Drift Inn di Whiting Bay per concludere in bellezza la giornata!




Il giorno seguente l’abbiamo trascorso interamente su Arran, iniziando con una interessante quanto particolare visita ad una fattoria, la Bellevue Farm, dove la proprietaria Ailsaa ci ha spiegato come funziona una farm scozzese e abbiamo dato da mangiare e accarezzato tanti simpatici animali tra cui caprette, mucche, galline e una highland cow! La giornata da grigia si è trasformata in piovosa ma non abbiamo rinunciato a raggiungere a piedi il cerchio di pietre di Machrie Moor, risalente al Neolitico. Ci siamo poi spostate verso la parte nord di Arran, facendo un giro a Lochranza: il castello purtroppo era chiuso e così abbiamo dato un’occhiata allo shop della distilleria. Nel ritorno ad Arran abbiamo fatto delle soste a Sannox Bay e a Corrie, un pò di shopping all’Arran Cheese Shop e all’Arran Sense of Scotland prima di cenare al Cruize Bar Brasserie di Brodick.





Il giorno successivo era ancora più piovoso del precedente: per fortuna il nostro programma prevedeva una visita al coperto, più nello specifico al Brodick Castle, residenza dei Duchi di Hamilton e risalente nella stua struttura odierna al 1844. Il castello è circondato da un magnifico giardino che chissà come deve essere bello e rilassante nei giorni di sole! Verso le 13 ci siamo imbarcate sul secondo traghetto del viaggio, la breve tratta Lochranza – Claonaig della durata di 25 minuti. Questo traghetto, a differenza degli altri, non è prenotabile: ci si presenta al molo di partenza in anticipo per garantirsi un posto (auto) a bordo! Lasciando Arran siamo così sbarcate nel Kintyre, una lunga penisola caratterizzata da un ambiente verdissimo, ampi pascoli e molte pecore.



Nel pomeriggio e nella mezza giornata successiva abbiamo esplorato questa regione, percorrendo la Kintyre 66 Route, un nuovo percorso turistico di circa 106km che segue il perimetro della penisola passando per spiagge e paesaggi rurali. Le nostre fermate principali, di cui vi parlerò più nel dettaglio in un apposito articolo, sono state la Westport Beach, il Mull of Kintyre Lighthouse, Dunaverty Bay e Dunaverty Rock, Saddel Bay e Skipness Castle. Abbiamo trascorso una notte in zona in una bellissima guesthouse di campagna, la Oatfield Country House, dove abbiamo trascorso una serata rilassante davanti al caminetto.




Il terzo traghetto del nostro viaggio ci ha portate sull’isola di Islay, la “Regina delle Ebridi”, famosa per il whisky torbato prodotto nelle sue 9 distillerie. La tratta della grossa nave è effettuata sempre da Caledonian MacBrayne: si parte dal porto di Kennacraig e si arriva a Port Askaig o a Port Ellen, impiegando poco meno di due ore. Il viaggio a bordo è passato velocemente, ammirando i panorami dal ponte e mangiucchiando qualcosa in uno dei due cafè/ristoranti a bordo. Arrivate su Islay abbiamo avuto il tempo di fare un giro alla Distilleria Caol Ila che aveva appena riaperto il suo centro visitatori dopo anni di lavori, all’antica fortezza lacustre di Finlaggan e al villaggio principale dell’isola, Bowmore, per fare un pò di spesa: abbiamo infatti alloggiato in un piccolo cottage molto carino trovato su airbnb!




Le due successive giornate su Islay sono state così divise: il giovedì abbiamo esplorato la parte meridionale dell’isola, con una escursione al Mull of Oa: le scogliere qui sono maestose, peccato per la forte pioggia che ci ha costrette a ridurre il giro previsto e a tornare a casa a cambiarci perchè eravamo zuppe! Siamo comunque riuscite a vedere tutto quello che ci eravamo prefissate, ossia le “Kildaton Distilleries“: Ardbeg, Lagavulin e Laphroaig dove abbiamo anche fatto un tour guidato. Il venerdì invece, graziate da un pò di sole, abbiamo esplorato la parte nord e orientale di Islay: ho trovato il mio posto del cuore nel villaggio di Portnahaven e nella passeggiata fino al vicino Port Wemyss, dove abbiamo visto anche le foche! In questa giornata non sono mancate numerose spiagge, chiesette diroccate, altre distillerie e, per finire in bellezza, un tramonto rosato da togliere il fiato!






Il quarto e ultimo traghetto del nostro viaggio ci ha riportate da Islay alla terraferma, di nuovo a Kennacraig: da qui ci siamo dirette verso Edimburgo facendo delle soste al villaggio di Tarbert, ai mangifici e fatati giardini di Crarae, ad Inveraray ed infine a Callander dove abbiamo dormito all’ostello del villaggio. Il giorno successivo ci avanzavano un paio d’ore prima di riconsegnare l’auto e ci siamo dedicate alla scoperta di quattro luoghi utilizzati come location della serie tv Outlander: il Devil’s Pulpit, una profonda gola dove scorre un fiume dalle acque scure, Blackness Castle, utilizzato nella serie come Fort William, Midhope Castle, l’iconica Lallybroch, e la vicina Abercorn Church circondata sal suo piccolo cimitero. E così si è concluso il nostro viaggio, riconsegnando l’auto e aspettando il nostro volo di rientro in aeroporto! A presto, con articoli dettgliati su tutte le zone che vi ho nominato in questo primo artiolo riassuntivo!



Suggerimenti
Alcuni suggerimenti se volete organizzare un viaggio come il nostro, sulle isole scozzesi
- Prenotate sempre, anche fuori stagione: negli ultimi anni i prezzi sono aumentati e molte strutture hanno chiuso (a seguito di covid e brexit). Per aggiudicarvi le migliori strutture prenotate con largo anticipo!
- Sulle isole prenotate anche la cena: su Islay non avevamo prenotato e abbiamo dovuto fare motissime telefonate prima di trovare un tavolo libero. Volevo provare alcuni ristoranti che alla fine non siamo riuscite a provare proprio perchè erano sempre pieni!
- Prenotate i traghetti, anche fuori stagione: i tre traghetti prenotabili che abbiamo preso erano sempre strapieni, se non prenotate prima rischiate di non trovare posto per la vostra auto a bordo! Per i traghetti non prenotabili, presentatevi al molo con una ventina di minuti di anticipo (in estate, anche prima!).
- Fate benzina quando potete, e non aspettate di avere il serbatoio vuoto: sulle isole i benzinai non sono molti e rischiate di rimanere a secco!
- Vestitevi adeguatamente per affrontare ogni condizione climatica, specialmente la pioggia: se non siete vestiti bene, dovrete rimandare molte attività in caso di maltempo! Ecco i miei consigli.
Carissima Bea grazie per avermi citato quale musa ispiratrice per questo vostro meraviglioso viaggio e per avermi fatto rivivere tantissimi momenti indimenticabili! Vi ho seguito giorno per giorno con grande entusiasmo come fossi stata lì con ad emozionarmi e gioire tappa dopo tappa! Sono felicissima di averti ispirato questo itinerario e ancora di più che le mie adorate isole vi siano arrivate dritte al cuore ❤️ ma non avevo dubbi 😍 PS foto stupende!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie a te cara Ilaria, sei sempre stata una grande musa ispiratrice e lo sei stata anche in questa occasione! E’ stato un viaggio bellissimo, visitare delle isole per me è sempre una grande emozione, sin dal viaggio in traghetto per raggiungerle: è l’inizio di una nuova avventura, la sensazione di raggiungere qualcosa di remoto, di magico, un mondo a sè! Islay in particolare mi ha molto colpita e spero di ritornarci in futuro 🙂
"Mi piace""Mi piace"