Tra le quattro abbazie storiche degli Scottish Borders che abbiamo avuto l’occasione di visitare durante il meraviglioso viaggio autunnale nel sud della Scozia, quella di Dryburgh è senza ombra di dubbio la più pittoresca e romantica: i resti di questo antico monastero sorgono infatti in posizione tranquilla e riparata, immersi in un boschetto e situati in mezzo ad una curva naturale del fiume Tweed. Facile capire perchè i monaci scelsero proprio questo luogo per costruirvi la propria casa, il posto ideale dove sentirsi protetti e più vicini a Dio. Una particolarità che salta subito all’occhio visitando Dryburgh è di come, a differenza delle altre tre abbazie vicine, gli edifici un tempo dedicati alla vita dei monaci siano arrivati a noi magnificamenete conservati: passeggiando tra quelle rovine mi sono sentita catapultata nel passato, attraversando gli antichi archi di pietra e salendo scalini scavati dal tempo mi è sembrato di ripercorrere le lunghe e rigide giornate dei monaci e, circondata dal silenzio e dal cinguettio degli uccellini, ho capito perchè Walter Scott amasse così tanto Dryburgh da sceglierla come luogo per il suo eterno riposo.
