Isole Orcadi: alla scoperta di Westray, la Regina delle Isole

“Queen o’ the Isles”, Regina delle Isole: così viene definita Westray, la più nord occidentale delle Isole che compongono l’arcipelago delle Orcadi. E vi assicuro che, appena vi metterete piede, ne capirete il motivo: a parte la bellezza del suo ambiente naturale, caratterizzato da alte scogliere, trekking mozzafiato, spiagge di sabbia, antichi siti preistorici, sarà impossibile non rimanere colpiti dalla peculiare atmosfera isolana. Westray è piccola, circa 600 abitanti, tutti si conoscono, ci sono solo i servizi essenziali – due piccoli negozi di alimentari, alcuni b&b, un hotel e un ristorante – tutto è a misura d’uomo: sembra davvero di essere su di un altro mondo, un mondo lontano e meraviglioso, dove la vita scorre lenta e tranquilla e l’orologio sembra fermarsi, donando giornate infinte, soprattutto in estate, quando le ore di luce si protraggono fin a tardi e la notte non arriva mai davvero. Westray, assieme alla vicina Papa Westray, è stato il mio luogo preferito di tutto il viaggio e mi sarei fermata volentieri per un pò, per vivere appieno l’atmosfera dell’isola e della sua comunità. Provo a raccontarvi questa meravigliosa isola, e spero di riuscire con le parole a renderle giustizia!

  1. UN PO’ DI STORIA
  2. COME ARRIVARE
  3. DOVE ALLOGGIARE E DOVE MANGIARE
  4. PIEROWALL
  5. CASTLE O’BURRIAN
  6. NOLTLAND CASTLE
  7. QUOYGREW
  8. GROBUST BEACH e LINKS OF NOLTLAND
  9. NOUP HEAD
  10. NEGOZI DI ARTIGIANATO
  11. TOUR GUIDATI CON WESTRAAK TOURS

UN PO’ DI STORIA

Il nome Westray deriva dall’antico norreno “West Island”, isola dell’ovest, ma la storia di Westray risale ai tempi del Neolitico: a testimoniare gli echi di quel periodo, un ritrovamento minuscolo ma importantissimo, una statuetta in arenaria dalle sembianze umane, scoperta nel 2009 e rinominata la “Westray Wife”, prima rappresentazione di un essere umano ritrovata in Scozia e gelosamente custodita presso l’Heritage Center di Pierowall. Attorno all’anno 1000 le Orcadi conobbero un importante influenza Norrena: i Vichingi si stabilirono anche su Westray, costruendo case, fattorie, insediamenti, uno dei quali si può ancora ammirare. Al giorno d’oggi Westray è un’isola dedita alla pesca, al turismo, ma la sua principale ricchezza deriva all’allevamento bovino: sull’isola si contano infatti circa 3000 mucche che, paragonate ai soli 600 abitanti, sembrano davvero un numero spropositato! Su Westray si trova anche uno degli unici castelli sopravvisuti su tutte le isole Orcadi: è Noltland Caslte e fu costruito nel XVI secolo da Gilbert Balfour, l’allora Conte delle Orcadi.

Uno dei meravigliosi scorci costieri di Westray

COME ARRIVARE

Dovete proprio volerlo, di arrivare su Westray, non ci si arriva decisamente per caso, proprio no! Se noleggiate una macchina ad Edimburgo (ricordatevi il buono sconto riservato ai lettori del mio blog), preparatevi ad un lungo viaggio: dovrete infatti prima raggiungere l’estremo Nord scozzese, prendere il traghetto per le Orcadi che arriva su Mainland, arrivare a Kirkwall e da qui prendere un altro traghetto per Westray. Con le dovute pause, avrete bisogno di almeno un paio di giorni di viaggio. Se vi trovate già sulle Orcadi, il traghetto Orkney Ferries Kirkwall – Westray impiega circa 1h30 per arrivare a Rapness, nella parte più meridionale dell’isola. E’ vivamente consigliata la prenotazione anticipata in ogni periodo dell’anno perchè lo spazio auto a bordo è ovviamente limitato. Sul traghetto è presente un servizio di caffetteria che offre bibite, bevande calde, panini e snack. E’ possibile raggiungere Westray anche in aereo partendo da Kirkwall: il volo operato da Logainair ha una durata che va dai 15 ai 25 minuti.

DOVE ALLOGGIARE E DOVE MANGIARE

Non avrete certo l’imbarazzo della scelta in quanto ad alloggi: su Westray ci sono infatti un Hotel, il Pierowall Hotel, due b&b, il The Raid Hall e il N°1 Broughton, un ostello e un campeggio. Avrete più opzioni se sceglierete di alloggiare in appartamenti/cottage self catering, sull’isola ce ne sono parecchi. Noi essendo un gruppo di 12 persone ci siamo divise in due strutture:

  • Pierowall Hotel: Praticamente il centro del mondo di Westray, il Pierowall Hotel non è solo l’unico hotel dell’isola ma anche l’unico ristorante! Le stanze sono semplici ma confortevoli, molte si affacciano sul mare, e presso il ristorante si mangia davvero molto bene, senza contare la simpatia e velocità del personale. Presso il Pierowall Hotel si trova anche il pub dell’isola, con birre whisky e una zona con le freccette per trascorrere in compagnia le serate.
  • N°1 Broughton: b&b gestito dal simpatico Jerry che nella sua casa affacciata al mare accoglie i visitatori da molti anni. Ci sono tre stanze tra doppie e twin e la colazione è servita nel luminoso Conservatory con pane e marmellate fatte in casa, porridge, uova, salmone e Scottish Breakfast preparata da Jerry al momento. La cosa più indimenticabile? Le foche sdraiate sugli scogli fuori dalla porta di casa. Davvero magnifico!

Per cenare, oltre al Pierowall Hotel, c’è Jack’s Chippy che offre fish&chips e altre tipologie di pesce da asporto o da consumare su alcune panchine esterne (aperto solo il mercoledì e il sabato dalle 16.30 alle 19.30). Per pranzo, per merenda o per una cena anticipata si trova invece Saintear. Ha orari diversi in base al giorno della settimana, controllate sempre il sito per rimanere aggiornati. Presso il porto di Rapness si trova invece Richan’s Retreat: è un posto stranissimo, praticamente un signore molto particolare apre la porta di casa sua e offre tè, caffè e snack ai visitatori, più qualche prodotto di artigianato locale. Devi andare in bagno? Usi il suo, in casa sua! Esperienza strana e surreale!

PIEROWALL

Pierowall è l’unico villaggio di Westray e vi si trovano tutti i servizi principali dell’isola. Il nome è alquanto particolare, vero? Io mi sono spesso chiesta chi fosse questo Piero, da cui il villaggio prende il nome: il “Piero” di Pierowall però non è riferito al nome di una persona, ma deriva dall’antico linguaggio Norse e significa “piccola baia”. Ed ecco svelato il mistero di Piero! Il villaggio altro non è che una striscia di case grigie disposte, una dietro l’altra, attorno alla baia: non ha certo il fascino di altri villaggi scozzesi, ma ha tutto quello che serve per una vita tranquilla sull’isola: due negozi di alimentari e beni di prima necessità, un pub, una banca, un ufficio postale, una chiesa, le scuole dall’asilo alle superiori, un museo, i vigili del fuoco, una pompa di benzina, una piscina, un panificio, uno studio medico.

La baia di Pierowall vista dalla nostra stanza al N°1 Broughton b&b

Punto focale del villaggio è l’Heritage Centre, dove è custodita tra le altre cose la piccola statuetta Westray Wife. Il museo propone una raccolta di informazioni e artefatti che raccontano la storia di Westray dal Neolitoco in poi ed è aperto tutti i giorni da maggio a settembre, solo di mercoledì da ottobre ad aprile (controllate gli orari aggiornati sul sito ufficiale). Punto di incontro del villaggio è invece il Pierowall Hotel che, se non fosse per la scritta “Hotel” sopra alla porrta, sembrerebbe una casa come tutte le altre. E’ qui che turisti e locali si incontrano, per mangiare dell’ottimo pesce (e non solo), per una pinta al pub, per una partita a freccette. Una delle cose più belle per me è stato avere le foche così vicine: molti esemplari infatti vivono nella baia di Pierowall, crogiolandosi sugli scogli con la bassa marea, sicchè è possibile vederle da molto molto vicino! Che cosa meravigliosa deve essere aprire la finestra al mattino e trovarsi le foche fuori casa?

Foche nella baia di Pierowall
Non sono adorabili?

Nella parte settentrionale del villaggio si trova una vecchia chiesa diroccata, in restauro e chiusa al pubblico al momento della nostra visita. Si tratta della LadyKirk, originariamente risalente al 1200, la cui struttura odierna fu costruita nel 1600. La chiesetta, vista mare, è circondata da un cimitero con lapidi che risalgono allo stesso periodo. Ancora più in là si trova Gills Pier, il piccolo porto di Pierowall: in passato di porti nella baia se ne contavano 4 ma quello di Gills era l’unico con una profondità dell’acqua adeguata ai battelli di inizio ‘900, sicchè è l’unico che è sopravvisuto. Da qui parte la piccola imbarcazione per raggiungere la vicina Papa Westray.

CASTLE O’BURRIAN

Da metà maggio a circa metà agosto Castle o’Burrian è il luogo più speciale di Westray: qui infatti, tra alte e meravigliose scogliere, si possono avvistare i puffins! Questi simpatici e goffi uccelli di cui vi ho parlato in questo articolo raggiungono la terraferma per nidificare: Castle o’Burrian è il miglior posto in tutte le Orcadi per avvistarli, specialmente al tramonto. Non potete sbagliarvi: un cartello sulla strada principale con la scritta “puffins” vi indica di svoltare in una stretta stradina laterale. Questione di pochi passi, dal piccolo parcheggio, per raggiungere le scogliere e trovarsi letteralmente a due passi dai puffins!

Verdi e azzurri che si incontrano creando meraviglie!

E quando dico letteralmente, non scherzo! Un sentiero scorre sulla cima delle scogliere, donando meravigliose vedute verso il mare. I puffins sono curiosi e piuttosto confidenti ed è quindi possibile avvicinarsi davvero parecchio, a pochi metri. Il segreto è inginocchiarsi o, come abbiamo fatto noi, sdraiarsi per terra e strisciare piano piano per avvicinarsi, in modo che non abbiano paura nel vedere avvicinarsi una figura alta e minacciosa. Non era la prima volta che incontravo i puffins, ma è stata un’emozione unica trovarsi di nuovo accanto a questi colorati e bellissimi uccellini!

Vale la pena venire a Castle o’Burrian anche solo per il paesaggio naturale: le scogliere sono ricoperte da erba verdissima e dalle seapink, i fiorellini rosa tipici delle coste britanniche, e l’acqua è una delle acque più trasparenti e azzurre che io abbia mai visto! Difficile rendere nelle fotografie la bellezza di questo posto! Proseguendo per circa 15 minuti sul sentiero si raggiunge un grosso scoglio che, vista la quantità di puffins che accoglieva, abbiamo rinominato “condominio per puffins”: si tratta proprio del “castle” che dà il nome alla località, perchè ricorda vagamente un castello. Saremmo rimaste delle ore qui, a goderci questo spettacolo! E’ possibile allungare la passeggiata seguendo ulteriormente la costa e poi scendendo verso la Bay of Tafts, trovate tutte le info qui.

NOLTLAND CASTLE

Costruito nel XVI secolo da Gilbert Balfour, Noltland Castle si trova appena fuori da Pierowall. Balfour doveva essere un personaggio un po’ inquietante vista la scritta che ha fatto scolpire sopra il portone di ingresso: “When I see the blood I will pass over you in the night” ossia “quando vedrò il sangue passerò sopra di te, nella notte”, frase tratta dall’Esodo, il secondo libro della Bibbia. In effetti Balfour negli intrighi politici dell’epoca ne era dentro fino al collo tanto da crearsi dei nemici molto potenti. Nel 1546 faceva parte del gruppo di ribelli che uccise il Cardinale Beaton a Saint Andrews, pugnalandolo, mutilandolo e attaccando ciò che rimaneva del corpo ad una delle finestre del castello, esposto al pubblico. Venne catturato dalla Marina Francese, che era accorsa in aiuto per catturare i ribelli, e condannato a a remare sulle navi francesi, legato con una catena, per i successivi due anni.

Noltland Caslte

Nel 1560, dopo essere tornato in patria, suo cognato Adam Bothwell Vescovo delle Orcadi, gli donò della terra: le due isole di Westray e Shapinsay. Nello stesso periodo venne nominato Sceriffo delle Orcadi da Mary Queen of Scots e decise quindi di assicurare la sua posizione facendo costruire una fortezza su Westray: visti i suoi numerosi nemici, il castello che fece costruire era super fortificato con un enorme numero di “gunholes”, buchi nelle mura da dove poter sparare ai nemici che si avvicinavano (se ne contano ben 71!). Ma le avventure di Balfour non finiscono qui: nel 1567 venne implicato nell’omicidio di Lord Darnley, marito di Mary Stuart, ad Edimburgo. Il sostegno di Balfour alla pretesa di Mary al trono scozzese gli creò sempre più nemici e fu costretto, nel 1572, a fuggire dalle Orcadi alla Svezia. E là vi rimase fino a quando fu coinvolto in un altro complotto locale che lo portò alla sua esecuzione da parte del re di Svezia nel 1576. Noltland Castle è sempre aperto al pubblico e ad ingreso gratuito.

QUOYGREW

Quoygrew è uno di quei posti che passa un pò inosservato. Io stessa non ne avevo trovato nessuna notizia, ma per fortuna la nosta super guida Andy di Westraak Tours ci ha portate a scoprire questa perla nascosta. Si tratta di un insediamento costruito dai Vichinghi attorno all’anno 1000 nella classica forma di una “longhouse”, tipiche abitazioni strette e lunghe, di cui se ne possono vedere ancora alcuni esempi, ovviamente più recenti ma diroccati, in zona. L’insediamento di Quoygrew fu in parte abitato da pescatori e contadini per oltre mille anni, fino al 1930: oggi non rimangono che alcuni massi per terra, ma abbastanza per capire dove si trovava la casa, il fienile, la zona riservata agli animali e quella riservata invece alle faccende umane di tutti i giorni. Si può ammirare addirittura un sistema di drenaggio dell’acqua, interamente costruito in pietra.

All’interno di una casa vichinga…

Magnifica questa spiaggia bianchissima, in netto contrasto con l’azzurro cristallino del mare, nella parte nord occidentale di Westray e non distante da Pierowall. Alle spalle della spiaggia si trova un importante sito archeologico, il Links of Noltland: gli scavi iniziarono addirittura nel 1978 e fu qui che venne rinvenuta la famosa “Westray Wife”, figura umana in pietra risalente al Neolitico, assieme ad un enorme insediamento, il più esteso di tutte le Isole Britanniche. Ad oggi sono stati infatti identificati e scavati ben 40 edifici, tutti in buono stato di conservazione, un patrimonio preziosissimo ed inestimabile: la mancanza di fondi però, e probabilmente anche la lontananza di Westray dall’interesse turistico che si concentra sulla Mainland e su Skara Brae, ha segnato un triste destino per il sito archeologico. Al momento della nostra visita era infatti tutto coperto da teli di nylon e copertoni d’auto, e l’intenzione è quella di non proseguire ulteriormente negli scavi e sotterrare nuovamente il sito.

La spiaggia di Grobust. Gli scavi archeologici sono a destra, alle spalle della spiaggia, tra le dune.

NOUP HEAD

“Non si può visitare Westray senza fare il trekking fino al faro di Noup Head”: così ci ha detto la nostra guida, Andy, e per fortuna! Noup Head, il promotorio più occidentale dell’isola, nasconde i paesaggi più belli e selvaggi di Westray: alte scogliere e lande desolate dove vive una moltitudine di avifauna marina e anche le foche! Il trekking parte da un piccolo parcheggio messo a disposizione dai proprietari di Backarass Farm, fattoria a poca distanza da Pierowall, ed ha una lunghezza totale di 7km per circa 2,5h di percorrenza andata e ritorno. Il sentiero fino al faro si snoda interamente sulle scogliere, con panorami mozzafiato assicurati. Il ritorno è invece su una strada sterrata ma, volendo, potete tornare indietro dallo stesso sentiero dell’andata.

Il faro di Noup Head si erge come una sentinella in cima a una scogliera alta 80 metri. Fu costruito nel 1898 da David A. Stevenson, della famosa famiglia di costruttori di fari. Oltre all’edificio principale del faro, ospitava anche le abitazioni del guardiano, di un assistente e delle rispettive famiglie, che vi abitarono fino al 1964, quando il faro venne automatizzato. Se sarete fortunati come noi, potrete avvistare anche le foche: alcune ragazze hanno attirato la nostra attenzione verso le scogliere sottostanti al faro e, con nostro grande stupore, una numerosa colonia di foche si stava riposando sugli scogli! Non ho mai visto così tante foche insieme, è stato un momento molto emozionante!

Il faro di Noup Head
Le foche a Noup Head

NEGOZI DI ARTIGIANATO

Oltre alle meravigliose attrazioni naturali su Westray troverete anche alcuni negozietti molto interssanti. La Wheeling Steen Gallery è una bellissima galleria d’arte con annessi shop e cafè gestita da una famiglia del luogo, i Rendall, dove è possibile acquistare souvenirs realizzati con magnifiche foto scattate sull’isola. Molto particolare la presenza di una cabina di coperta originale appartenente alla nave norvegese Emerald costruita nel 1866 e naufragata tra Westray e Papa Westray nel 1879: la cabina fu recuperata ed utlizzata com abitazione per più di 100 anni, prima di essere abbandonata e successivamente incorporta alla Gallery. A Pierowall si trova invece Hume Sweet Hume: nel loro laboratiorio di Westray le sorelle Lizza e Jenna Hume creano dal 1998 abbigliamento ed accessori in lana, a maglia e con altri generi di tessili vari, ispirati all’ambiente naturale incontaminato dell’isola. Il tutto realizzato a mano, qui, nella piccola Wetray. Troverete un loro negozio anche a Kirkwall e i loro prodotti vengono venduti in molti negozi in Scozia ma anche online.

Wheeling Steen Gallery

TOUR GUIDATI CON WESTRAAK TOURS

Westray si può comodamente esplorare in autonomia ma se volete saperne un pò di più sulla sua storia e sul suo ambiente naturale vi consiglio di affidarvi ad una guida locale ed in particolar modo ad Andy di Westraak Tours: questa agenzia esiste da quasi vent’anni ed è gestita da Andy e dalla moglie Karen dal 2017. Andy è un archeologo e saprà raccontarvi la storia di Westray dal suo importante passato Neolitico a quello Vichingo e vi porterà ad esplorare gli angoli più belli dell’isola a bordo del suo minibus. I tour giornalieri, completamente personalizzabili in base alle vostre esigenze, hanno un costo di 70£ a persona.

Una veduta sulla strada per Noup Head

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