Dei turisti che visitano la Scozia ogni anno non molti si spingono fin nell’estremo Nord e pochi arrivano fino all’estremità Nord Occidentale della Nazione: chi ha la fortuna ed il tempo di arrivarci si ritroverà immerso in una Scozia completamente diversa rispetto a quella a cui la maggior parte dei turisti è abituata, una Scozia più selvaggia, più autentica, meno abitata, estremamente più tranquilla. L’assenza di grandi strade (la scorrevole A9 collega Inverness a Thurso ma poi si ferma), i piccoli villaggi che altro non sono che una manciata di casette bianche gettate tra la brughiera, l’ambiente brullo, aspro e a tratti drammatico rendono questo angolo di Scozia unico ed affascinante: i paesaggi malinconici delle Highlands nord-occidentali!

In questa remota regione si trovano le cascate più alte, le scogliere più maestose e le montagne più insolite e spettacolari della Gran Bretagna, insieme a splendidi laghi- sia marini che d’acqua dolce- e bellissime spiagge di sabbia dorata. Le rocce di questa zona sono antichissime (il Lewisian Gneiss con i suoi 3 miliardi di anni è la roccia più antica d’Europa!) tanto che l’Unesco ha designato l’area del titolo di Geoparco delle Highlands Nord Occidentali. La nuova “Rock Route” è una strada turistica che entra nel cuore della Regione offrendo meravigliosi scorci ed interessanti pannelli educativi ed informativi. Anche la più famosa North Coast 500 si snoda in questa zona, arrivando fino ad Applecross e poi ad Inverness. In questo articolo vi porto a scoprire il meglio che questa regione ha da offrire, da nord a sud.

Partiamo dal remoto villaggio di Durness, che definire villaggio è forse troppo! Una manciata di casette bianche che sembrano gettate alla rinfusa sulla costa, senza un centro ben preciso, con alcuni alloggi per i turisti, alcuni locali dove mangiare e un piccolo ma fornito shop che è anche ufficio postale. A farla da padrona qui è il meraviglioso ambiente naturale fatto di scogliere e spiagge: da non perdere è il viewpoint su Sango Sands, la spiaggia del villaggio. Percorrere quelle scalette in legno e ritrovarsi ad osservare quel panorama vi toglierà il fiato! Troverete questo magnifico punto panoramico lungo la costa all’interno del campeggio di Durness.

A pochi minuti d’auto dal villaggio, si raggiunge la lunghissima Balnakeil Beach, una lingua di sabbia che si estende sul lato occidentale della penisola di Faraid. Magnifiche le alte dune che si trovano alle spalle della spiaggia, caratterizzata anche dalla presenza di due edifici: Balnakeil House, costruita tra il 1720 e il 1744 sul luogo dove sorgeva il palazzo estivo del Vescovo del Caithness, e Balnakeil Church, costruita nel 1619 ed in uso fino al 1814. La chiesa, oggi in stato di pittoresca rovina, è circondata da un ancor più pittoresco cimitero vista mare! Nella punta di terra all’estremo Nord Ovest della Scozia si trova invece Cape Wrath, zona alla quale si accede solamente a piedi, in bicicletta o tramite tour guidato: si attraversa il Kyle of Durness con il Jetty che parte da Keoldale e a bordo del Cape Wrath Mini Bus si raggiunge il faro e il magnifico promontorio (qui tutte le info).

Subito a sud di Durness iniziano a spuntare, lungo la costa, le prime spiagge! La prima e più remota da raggiungere è Sandwood Bay, due ore a piedi all’andata e due ore a piedi al ritorno, una bella “passeggiata” su un sentiero piuttosto dissestato, con un lieve saliscendi, che attraversa paesaggi verdi e desolati e dove si verrà premiati con la vista di una delle più belle e remote spiagge scozzesi, con la sabbia dorata contornata da dune e scogliere. Altra spiaggia più facile da raggiungere ma ugualmente splendida è quella di Oldshoremore, circondata da un affascinante complesso di dune ricoperte di vegetazione. La spiaggia, conosciuta in gaelico come “Am Mellan”, si raggiunge con una breve passeggiata di circa 5 minuti partendo dal comodo parcheggio dotato pure di toilette pubbliche, e costeggiando un cimietero.


Proseguendo verso Sud e si guida attraverso un paesaggio che sembra quasi lunare, una vasta brughiera costellata di laghi, laghetti e fiumiciattoli. Se viaggiate tra maggio e fine luglio uno stop interessante potrebbe essere il villaggio di Tarbet, da dove parte il gommone per l’Isola di Handa, ottimo spot dove osservare i puffins. Si raggiunge quindi il villaggio di Scourie con la sua piccola spiaggia: vi suggerisco di parcheggiare l’auto nei pressi del cimitero e di passeggiare sul promontorio roccioso che sovrasta la spiaggia, un luogo isolato e molto tranquillo, frequentato dalle simpatiche pecorelle locali. Prossimo stop suggerito lo scenografico Kylesku Bridge, costruito tra il 1982 e il 1984 con una particolare curvatura unica nel suo genere.


Il ponte di Kylesku dà un comodo accesso alla zona conosciuta come Assynt, desegnata come NSA ovvero “National Scenic Area” per la particolare bellezza dell’ambiente naturale. Questo angolo di Scozia è tra i più aspri e selvaggi della Nazione, poco abitato, caratterizzato da montagne e colline brulle e spoglie, punteggiate solo dai cespugli d’erica che, quando fiorisce, dona un caratteristico color viola al paesaggio. Transitando sulla A894 e sulla A837 lungo la North Coast 500 vi sembrerà di essere nel bel mezzo del nulla e sarete colpiti, ne sono sicura, dal fascino remoto e a tratti drammatico delle Highlands Scozzesi. Tappa imperdibile è il Loch Assynt, dove sorgono i resti di Ardvreck Castle, risalente al 1490. Potete conosere la storia e le leggende del castello in questo articolo.


Lochinver è uno dei villaggi più serviti della zona e il più grande della costa occidentale scozzese a nord di Ullapool, luogo ideale dove fermarsi per mangiare qualcosa, per fare benzina o per trascorrervi una o più notti. Da Lochinver imperdibile una deviazione alla paradisiaca Achmelvich Bay, raggiungibile tramite una strettissima single track road, e magari anche alla vicina Clachtoll Bay, ancora più a nord. Proseguendo verso Sud invece si può raggiungere la Coigach Peninsula, una zona remota che pochissime persone visitano. E’ designata come Coigach Assynt National Scenic Area ed è caratterizzata da strade strettissime e tortuose, vietate a camper/caravan/bus. Da non perdere in questa penisola la solitaria Achnahaird Beach, e se avete più giorni da trascorrere in zona meritano una visita anche le vicine Summer Isles, un gruppo di 20 isole che ospitano una fauna ricca e variegata tra foche, lontre ed uccelli marini. Si raggiungono in barca dal villaggio di Achiltibuie.

Ad Ullapool sembra di essere tornati un pò alla civiltà: negozi, ristoranti, supermercati, alloggi di ogni tipo, cafè, librerie. Dopo tanti piccoli villaggi Ullapool sembra davvero una metropoli! Un insediamento qui, sulle sponde del Loch Broom, era presente già in epoca vichinga ma la cittadina odierna fu fondata nel 1788 per il grande boom della pesca alle aringhe. La società Britannica della pesca (British Fisheries Society) incaricò Thomas Telford, lo stesso che progettò la New Town di Edimburgo, di progettare una nuova cittadina e un porto. Così nacque Ullapool: alcuni edifici attorno al porto sono ancora originali del 1788!

Da Ullapool la strada diventa più comoda e scorrevole e la North Coast 500 prosegue verso sud, passando per i villaggi di Gairloch, Shieldaig ed Applecross, lasciandosi i paesaggi aspri e brulli del Nord alle spalle. Se volete approfondire la conoscenza di queste zone date un’occhiata al mio articolo sul secondo tratto della North Coast 500 e sulla Applecross Peninsula.
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