Flower of Scotland, inno scozzese

La Scozia non ha nessun inno nazionale, ma ne ha molti “non ufficiali”, e Flower of Scotland, composta nel 1967 da Roy Williamson, componente del gruppo musicale folk The Corries, è uno di questi. La canzone ricorda la Battaglia di Bannockburn, avvenuta nel 1314, quando l’esercito di Robert Bruce sbaragliò l’armata inglese guidata da Edoardo II d’Inghilterra: anche se in evidente inferiorità numerica, fu una vittoria gloriosa che garantì alla Scozia l’indipendenza dall’Inghilterra e a Bruce il titolo di Re. Flower of Scotland oggi è molto usata negli eventi sportivi, nonostante la sua natura chiaramente anti-inglese, e viene suonata prima degli incontri internazionali di rugby e calcio.

FLOWER OF SCOTLAND

O Flower of Scotland,
When will we see
Your like again
That fought and died for
Your wee bit hill and glen.
And stood against him,
Proud Edward’s army,
And sent him homeward
To think again.
The hills are bare now,
And autumn leaves
Lie thick and still
O’er land that is lost now,
Which those so dearly held
That stood against him,
Proud Edward’s army
And sent him homeward
To think again.
Those days are past now
And in the past
They must remain
But we can still rise now
And be the nation again!
That stood against him
Proud Edward’s army
And sent him homeward
To think again.
O Flower of Scotland,
When will we see
Your like again
That fought and died for
Your wee bit hill and glen.
And stood against him,
Proud Edward’s army,
And sent him homeward
To think again. »

TRADUZIONE IN ITALIANO

O Fiore di Scozia
quando rivedremo
ancora le tue sembianze
che lottarono e morirono
per le tue colline e le tue valli
e si alzarono contro
l’esercito del fiero Edoardo
rimandandolo a casa
a ripensare ai suoi errori.
Ora le colline sono spoglie
e le foglie d’autunno giacciono secche e immobili
sulla terra ora perduta
così cara a coloro che la difesero
e si alzarono contro
l’esercito del fiero Edoardo
rimandandolo a casa
a ripensare ai suoi errori.
Quei giorni sono passati
e nel passato devono restare
ma possiamo ancora alzarci ora
ed essere di nuovo la nazione
che si alzò contro
l’esercito del fiero Edoardo
rimandandolo a casa
a ripensare ai suoi errori.
O fiore di Scozia
quando rivedremo
ancora le tue sembianze
che lottarono e morirono
per le tue colline e i tuoi campi
e si alzarono contro
l’esercito del fiero Edoardo
rimandandolo a casa
a ripensare ai suoi errori.

Eccone altre versioni:

BAGPIPE:

FOLK POWER-METAL:

The Skye boat song: testo, traduzione e significato

The Skye Boat Song

“The skye boat song” è una canzone popolare che rievoca la fuga di Charles Edward Stuart, il Bonnie Prince Charlie, da Uist sull’Isola di Skye, dopo la sua sconfitta nella battaglia di Culloden nel 1746, aiutato dalla giovane Flora McDonald (vedi la pagina relativa a Flora qui ; per conoscere le vicende del Bonnie Prince Charlie e di Culloden cliccate invece qui e qui)

Il testo è stato scritto da Sir Harold Boulton nel 1884, mentre pare che la melodia sia invece molto più vecchia, databile tra il 1762 e il 1790. Si tratta di un’antica canzone popolare dell’Isola di Skye, intitolata Cuchag nan Craobh e arrangiata poi nel 1870 da Anna Campbell McLeod, che l’aveva sentita cantare da un gruppo di marinai durante un’escursione sul Loch Coruisk.

La canzone ha avuto molto successo, diventando un brano classico della musica tradizionale scozzese. Ne esistono moltissime versioni, strumentali o cantate, suonate con chitarre, arpe, cornamuse, flauti….ce n’è per tutti i gusti!  Nel 2014, una versione ulteriormenrte modificata di Skye Boat Song è stata scelta come sigla d’apertura di “Outlander”, serie tv ambientata in Scozia e basata sui romanzi di Diana Gabaldon.

>>> ITINERARIO DI 10 GIORNI IN SCOZIA <<<

(versione cantata da Laura Wright)

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Cànan nan Gàidheal, la lingua dei Gaeli

Cànan nan Gàidheal è una canzone che parla della storia della lingua Gaelica, scritta da Murdo MacFarlane (1901 – 1982). McFarlane, originario di Melbost sull’Isola di Lewis, da cui prese il soprannome di “Melbost Bard” (il bardo di Melbost), fu un poeta ed un attivista per la diffusione e la salvaguardia della lingua gaelica scozzese e durante gli anni ’70 scrisse moltissime poesie, canzoni e melodie per cornamuse, a sostegno del movimento per la rinascita della sua lingua madre.

Ecco il video, nella versione cantata da Catherine Ann McPhee (1987), con il testo in Gaelico e quello che ho tradotto in italiano.

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