Vi avevo già parlato in questo post degli antichi Clan scozzesi, della loro nascita, delle loro caratteristiche, dei segni che li contraddistinguono. In bilico tra leggenda e realtà, ogni clan serba gelosamente la propria storia, ricordando i propri antenati, i personaggi celebri ed il proprio motto e simboli distintivi. Ad ogni famiglia corrisponde un castello, sede storica del Clan oppure utilizzato ancora ai giorni nostri come abitazione per i Clan Chief, i rappresentanti del Clan. È molto interessante approfondire la storia dei Clan scozzesi, e tra tutti i sette più “potenti” e conosciuti dell’intera Scozia ho deciso di iniziare con il Clan Fraser, reso celebre dalla recente serie televisiva “Outlander” (tra l’altro consigliatissima, girata nei magnifici paesaggi scozzesi), tratta dai romanzi della scrittrice Diana Gabaldon. La magia della tv (ed ancor prima dei libri!): milioni di persone in tutto il mondo, fino a poco tempo fa ignare di ogni minima caratteristica di un clan scozzese, oggi conoscono motto, simbolo identificativo ed addirittura alcuni personaggi storici del Clan Fraser. Ma veniamo ai fatti reali…
STORIA
Anche se il Clan Fraser viene accomunato alle Highlands così come lo è il whisky di malto, la sua storia inizia invece nei Borders scozzesi, nelle Lowlands, zona che si trova a sud di Edimburgo, sul confine con l’Inghilterra e che nel corso della storia si è sempre distinta fortemente per cultura e per stile di vita dalla parte più settentrionale e più selvaggia della Scozia.
I Fraser arrivarono in Scozia nel XII secolo, ma da dove, è un mistero. La Frèzelière, nella Valle della Loira, è una delle ipotesi e spiegherebbe l’altra versione del cognome che è Frisell. Molti cognomi scozzesi hanno origini francesi, per esempio altri importanti Clan dei Borders come Hay (da la Haye-Bellefonds, vicino a Saint-Lo) ed il più conosciuto Bruce (Brus, oggi Brix, vicino a Cherbourg). Il primo Fraser che si ricordi e del quale vi è testimonianza scritta è Simon, che donò una chiesa nella regione dell’East Lothian all’abbazia di Kelso, attorno al 1160. Nel 1200 i Fraser erano diventati “Lords of Oliver” (oggi Tweedsmuir), nell’Upper Tweeddale. Durante il XIII secolo essi rivestirono il ruolo di sceriffi a Peebles, piccolo borgo delle Lowlands, ed uno di loro, William, divenne vescovo di Saint Andrews. Nel corso degli anni alcuni iniziarono a spostarsi più a Nord ed un ramo del Clan Fraser si stabilì così a Touch, vicino a Stirling. Entrambi vennero successivamente coinvolti nelle Guerre di Indipendenza Scozzesi, ma con risultati molto diversi. Inizialmente Simon of Oliver guidò gli scozzesi nell’inaspettata vittoria di Roslin, nel 1303, per la quale Edoardo d’Inghilterra non lo perdonò mai. Simon venne catturato tre anni dopo, poco prima dell’incoronazione di Robert Bruce, e portato a Londra dove subì una macabra esecuzione: su ordine dello stesso Edoardo, egli venne bruciato sulla forca e la sua testa mozzata venne esposta su una picca sul London Bridge, accanto a quella di William Wallace. Le terre di Simon “il patriota” passarono attraverso un matrimonio ai loro soci in affari, gli Hay. Completamente differente fu invece la sorte che toccò ai Fraser of Touch, la cui forza andò aumentando: Alexander partecipò al primo Parlamento indetto da Re Robert I the Bruce, nel 1309 a Saint Andrews, combattè a Bannockburn nel 1314 (nella battaglia che sancì l’indipendenza della Scozia dal Regno Unito) ed appose il suo sigillo alla famosa Dichiarazione di Arbroath nel 1320 (dichiarazione di indipendenza, per approfondire il periodo storico leggete questo post). Lo stesso Bruce lo ricompensò dandogli in sposa sua sorella, Lady Mary, affidandogli il ruolo di ciambellano e donandogli ampi possedimenti nel Deeside. Purtroppo, Alexander e suo fratello Simon (un nome che andava molto di moda tra i Fraser a quanto pare!) morirono per mano degli inglesi rispettivamente nella battaglia di Dupplin (1332) e di Halidon Hill (1333).
Nel 1400 i Fraser diventarono a tutti gli effetti degli Highlander. Gli eredi di Alexander acquisirono Philorth, nell’Aberdeenshire, attraverso un matrimonio. Un ramo cadetto, i Fraser of Muchall-in-Mar, fu creato 50 anni dopo. La famiglia di Simon nel frattempo si trasferì nuovamente a Lovat and the Aird, ad Ovest e Sud di Inverness, e si intrise così profondamente della cultura gaelica tanto da adottare il patronimico MacShimi, “son of Simon”, i figli di Simon. Essi ambivano ad essere anche Lords nel cuore del Gaidhealtachd (la parte delle Highlands che parlava gaelico) ma nel 1544 si scontarono con i potenti MacDonalds nella più sanguinaria delle battaglie tra Clan in tutta la storia. Blar-na-Lèine (la battaglia delle camice) fu combattuta nelle montagne sopra il Loch Lochy. Era una giornata così calda che i Clansmen dovettero spogliarsi – da qui il nome della battaglia. Alla fine della giornata 300 Fraser giacevano morti, compreso il capo clan e suo figlio.
Nel frattempo, i loro parenti a Philorth e Muchalls vivevano un relativo momento di pace. Ogni tanto partecipavano a qualche battaglia, per esempio per Mary Queen of Scots contro i Gordon nel 1562, ma il loro tempo lo passarono in modo più “creativo”. Tra il 1570 e il 1580 Alexander, ottavo Lord di Philorth, trasformò il piccolo borgo di pescatori di Faithlie in un nuovo villaggio, Fraserburgh. Vi costruì un nuovo castello, e avrebbe costruito anche un’università se non si fosse riempito di debiti.

Nello stesso periodo, Michael, sesto Lord of Muchalls, stava creando una nuova splendida residenza, Castle Fraser, vicino a Inverurie. Suo figlio, Andrew, completò l’opera e fu designato Lord Fraser nel 1633 da re Charles I. Quando il figlio di Charles, James VII di Scozia e II d’Inghilterra, venne mandato in esilio nel 1689, il discendente di Andrew, Charles quarto Lord Fraser, dimostrò la propria lealtà al re Stuart in esilio brindando in pubblico alla salute di sua Maestà. Ricevette una multa di 200£, una cifra molto sostanziosa all’epoca. Imperterrito, egli combatté fino alla Rivolta Giacobita del 1715, quando fu inseguito dalle truppe inglesi e precipitò da una scogliera nell’Aberdeenshire. La sua morte segnò la fine non solo della sua linea dinastica, ma anche del suo ramo dei Fraser (Per approfondire la storia delle Rivolte Giacobite, leggi questo post).
Se non c’erano dubbi a proposito della lealtà alla causa giacobita da parte dei Fraser of Muchalls, lo stesso non si poteva dire del loro parente, Simon Fraser 11° di Lovat. Egli cambiava continuamente le sue alleanze in modo da realizzare le proprie ambizioni. Il suo comportamento era così ambiguo che i suoi contemporanei lo soprannominarono “The Fox” (la volpe) e “The Spider of Dounie” (il ragno di Dounie, a causa della sua residenza vicino al villaggio di Beauly).

Nel 1716 per esempio, partecipò alla presa del castello di Inverness per George I (d’Inghilterra); sette anni dopo venne nominato Duca Fraser dall’esiliato James VIII d’Inghilterra e III di Scozia. Alla fine la sua ambiguità gli costò la vita. All’epoca di Culloden era nuovamente un giacobita – ma solo dopo che il Principe Charles Edward Stuart sconfisse George II due volte in battaglia – e spedì 250 clansmen alla morte in quel fatidico giorno. La vecchia Volpe, che stava avvicinandosi agli 80 anni, fuggì nelle montagne ma venne presto catturato e mandato a Londra. Venne decapitato nella Torre nel 1747, l’ultimo nobiluomo in Gran Bretagna ad aver ricevuto questo dubbioso onore. Suo figlio tentò duramente di recuperare la situazione, raccogliendo un reggimento per combattere in Quebec contro i francesi, dalla parte del re d’Inghilterra. Negli anni seguenti, molti Fraser emigrarono in Canada e negli Stati Uniti ed altri in Australia e Nuova Zelanda.
SIMBOLI (Clan Fraser, generico)
Clan Crest:
Motto:
‘All my Hope is in god’, pongo tutta mia speranza in Dio
SIMBOLI (clan Fraser of Lovat)
Clan Crest:
Motto:
Je suis prest (dal francese: sono pronto). Da non confondere con il motto del Clan Fraser delle Lowlands “all my hope is in God”, tutte le mie speranze sono in Dio.
Plant Badge:
Ogni clan aveva una pianta distintiva, della quale un rametto veniva messo sul bonnet, tipico cappello scozzese. Nel caso del Clan Fraser, la pianta è il tasso, Iubhar in gaelico.
Tartan:
Ci sono diversi colori di Tartan attribuiti ai Fraser of Lovat, trovate una lista completa sul sito ufficiale del Clan qui. Questo sotto è il classico tartan associato al Clan.
CASTELLI DEI FRASER
Sulle rive appartate del corso superiore del fiume Tweed, in un luogo oggi chiamato Tweedsmuir ma anticamente conosciuto come Oliver, sorge una graziosa chiesa in stile tardo vittoriano. La chiesa (kirk) sorge su di un tumulo verde che potrebbe essere il monte dove Udard Fraser costruì la sua residenza attorno al 1200. Questo modesto tumulo è tutto quel che resta a testimonianza dei Fraser of Oliver perché i loro castelli a Touch e in altri luoghi sono tutti andati distrutti. Fortunatamente, le residenze che costruirono successivamente nelle Highlands hanno resistito molto meglio nel corso degli anni. Essi sono tra i più bei castelli tardo medievali in tutta la Scozia.

Il castello di Cairnbulg, accanto al fiume “Water of Philorth”, fu costruito come sede principale dei Fraser of Philorth, a seguito dell’acquisizione della tenuta nel 1375. Oggi sorge nell’entroterra rispetto alle fredde acque del Mare del Nord, ma quando i Fraser arrivarono qui il luogo non sarebbe stato lontano dalla spiaggia. La torre originale, alta e massiccia, fu costruita per Alexander Fraser e sua moglie, Joanna leslie, figlia del quinto Conte di Ross. Essa domina tutt’ora un affascinante complesso di edifici aggiunti dalle successive generazioni di Fraser of Philorth. Nel 1613 tuttavia essi vennero costretti a vendere la tenuta, a causa dei debiti contratti dall’ottavo Lord che aveva investito molto denaro nella costruzione del suo nuovo villaggio, Fraserburgh. Per i 300 anni successivi l’antica sede del Clan Fraser passò attraverso vari proprietari fino al riacquisto avvenuto nel 1934. Da allora e fino ai giorni nostri, Cairnbulg Castle rimane la sede principale del Clan.

Nella sua idea di sviluppo dell’abitato di Fraserburgh, l’ottavo Lord aveva in mente anche la costruzione di un secondo castello. Non è chiaro tuttavia se Kinnaird Head, circa 3 miglia a Nord di Cairnbulg, fosse nato come sostituto del precedente castello oppure come fortificazione secondaria. Anche Kinnaird Head era costituito da una serie di edifici che si sviluppavano attorno ad una torre principale, ma con il tempo è andato in disuso fino al 1787 quando la Northern Lighthouse Board, l’autorità generale dei fari scozzesi, l’ha convertito nel loro primo faro operativo. Gli interni furono sventrati e gli edifici circostanti eliminati – tutti eccetto l’enigmatica Wine Tower accanto alle scogliere, che riporta tutt’ora gli stemmi araldici dei Fraser sulla porta principale. Secondo la leggenda, il Lord fece ammanettare l’amante di sua figlia in una grotta marina sotto la torre, in modo che annegasse con l’alta marea. La ragazza, sconvolta, si gettò ella stesa in mare incontro alla morte.

A causa degli imbrogli di Simon Fraser, “The Fox”, durante la rivolta giacobita, poco rimane dei castelli medievali dei Fraser of Lovat. Un crannog, o isola roccaforte che potrebbe essere stata usata come una casa per la caccia sorge ancora nel solitario Loch a’Mhuillidh e ci sono altre due torri del XVII secolo a Dalcross e Moniack, entrambe pesantemente ricostruite ed abitate. Niente sopravvive della sede del “Ragno”, Castle Dounie, nei pressi di Beauly. Il Duca Cumberland, “il macellaio”, figlio più giovane di George II, se ne occupò personalmente. Dopo aver sconfitto i giacobiti a Culloden spedì le sue giubbe rosse a radere al suolo Dounie. Dalle sue ceneri sorse Beaufort House, costruita negli anni 80 dell’800 per il restaurato Lord Lovat.

Infine, c’è Castle Fraser. Di tutti i bei castelli tardo medievali della Scozia Nord Orientale, nessuno può competere con la sua imponenza. Tutto merito di Michael Fraser, sesto Laird of Muchall, e suo figlio Andrew, il primo Lord Fraser. Sono stati loro, durante il regno di James VI (1567-1625) ad ingaggiare due importanti famiglie di architetti del Nord Est della Scozia, i Leipers ed i Bells, per trasformare la torre del XV secolo nello splendido castello che possiamo ammirare oggi.

Fonte: Clan and Castle, the lives and lands of Scotland’s great families (Historic Scotland)
Ci sono andata fino a Culloden in pellegrinaggio quest’anno, a vedere la tombstone dei Fraser!
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Ciao Cecilia! In pellegrinaggio..nel senso a piedi? Da dove sei partita?
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La Gabaldon scrive in modo cosi’ naturale e altrettanto crudo che mi sono ritrovata a vivere nella Scozia di quell’ Epoca sin dal primo libro. A schierarmi in qualche modo. Ho dovuto smettere per qualche tempo, non sorridete, perche’ stavo veramente male.
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Ti capisco Lionella! Io trovo però che si stia dilungando troppo, che i libri stiano iniziando a diventare troppi, lenti e ripetitivi! Non hai avuto questa impressione?
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Una domanda: io sono arrivata all’ottava puntata della seconda serie:ma finisce cosi,oppure ce ne sono delle altre???Fammi sapere xchè cosi’ le cerco.
Ciao
Luisa
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La seconda serie sta andando in onda proprio in questo periodo, puoi arrivare fino alla undicesima!
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No guarda hanno già confermato la 3 e quarta stagione. La 3 stagione in inglese con i sottotitoli ci sarà a settembre
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Ci tocca aspettare 😉
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Mi sbaglio o stai parlando dello stesso clan della fiction”Outlander”????
Anche la fiction lo conosciuta per merito tuo,vista tutta la prima stagione!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bellissimi i luoghi ed i costumi!!!!A volte un po’ troppo cruda e violenta….pero’ mi piace.
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Proprio così, Luisa! Io non ho resistito alla curiosità e mi sono letta tutti i libri della Gabaldon…con il risultato che la serie non mi stupisce più 😦
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