Tra gli artisti e gli intellettuali scozzesi più amati un posto d’onore va senza ombra di dubbio a Walter Scott, o meglio a Sir Walter Scott, poeta, scrittore e romanziere scozzese che visse a cavallo tra il 1700 e i 1800 nella nostra amata Scozia e che per la sua popolarità e importanza ricevette anche il prestigioso titolo di Baronetto. Alcuni suoi romanzi sono diventati dei classici e la sua vita è condita da curiosi avvenimenti: pensate che Scott presenziò al ritrovamento dei Gioielli della Corona nascosti per ben un secolo nel castello di Edimburgo! Ma chi era Walter Scott? Walter nacque ad Edimburgo il 15 agosto 1771, da un padre (suo omonimo) avvocato e da una madre colta ed istruita perchè figlia di un medico. A causa di una poliomielite contratta in tenera età, Walter ebbe difficoltà a camminare per tutta la sua vita e la sua salute rimase sempre molto cagionevole.

La sua infanzia la trascorse nella fattoria paterna di Sandyknowe, nei Borders, non lontano dalla Smailholm Tower (la torre appare sulla copertina di qualche edizione della Lonely Planet Scozia): la natura, il folklore, le leggende ma anche l’antica storia scozzesi iniziarono ad ispirare Walter sin dalla tenera età influenzando anche la sua successiva produzione di romanzi e poesie. Rientrato ad Edimburgo dopo un periodo di cure termali a Bath, Walter frequentò dapprima la prestigiosa Royal High School, dimostrando subito una particolare predilezione per la lettura, poi una scuola di grammatica a Kelso e infine iniziò gli studi di legge per diventare avvocato come il padre. Pensate che aveva solo 12 anni e 21 quando iniziò a lavorare in tribunale. Nonostante il successo nella sua carriera però Walter manteneva la sua forte passione per la letteratura.

Iniziò a viaggiare per la Scozia e anche per il Lake District per informarsi maggiormente sulla tradizione e sulle leggende del suo Paese natio che tanto lo affascinavano. Proprio in uno di questi viaggi conobbe Charlotte Genevieve Charpentier, che sposò nel 1797 e dalla quale ebbe ben cinque figli. Nel frattempo curò anche la traduzione di alcune opere tedesche e finalmente nel 1802-1803 pubblicò la sua prima raccolta di canzoni e ballate popolari dal titolo Border Ballads. Le opere successive acquisirono ancora più successo (The Lay of the Last Minstrel – 1805, Marmion – 1808, The Lady of the Lake – 1810 e altre). Un altro artista però stava diventando sempre più famoso in quel periodo, Byron, dunque Scott cercò di rilanciarsi nel campo della prosa, iniziando a scrivere romanzi storici: questo passaggio sancirà per sempre il suo successo.

Nel 1814 viene pubblicato Waverley, la sua opera di maggior successo ed oggi considerata capostipite di tutti i romanzi storici. A questa ne seguirono moltissime altre, tra tutte voglio citare Rob Roy (1818) che ho iniziato a leggere ma che non ho finito e Ivanhoe (1819) che ho trovato invece particolarmente interessante e piacevole. La sua vita non fu ovviamente tutta successi e felicità: nel 1825 la società di cui faceva parte – una tipografia – fallì lasciando a Scott un sacco di debiti. Senza accettare aiuto da nessuno (pare che addirittura il Re volesse aiutarlo!) Walter provò ad uscire dalla funesta situazione da solo, mettendosi a scrivere una quantità abnorme di romanzi che, tuttavia, non bastarono per ripagare l’enorme debito contratto. Anche la sua salute subì un duro colpo: dopo un leggero ictus intraprese un lungo viaggio in Europa e in Italia ma, al suo rientro in patria, morì a 61 anni il 21 settembre 1832, di tifo, nella propria dimora ad Abbotsford. Il suo debito fu successivamente saldato vendendo la sua elegante dimora ma mantenendo i diritti d’autore sulle sue opere.

Alcune curiosità su Walter Scott:
- Incontrò Burns: all’età di 15 anni Walter Scott ebbe un incontro con un altro grande scrittore scozzese, Robert Burns. Era l’inverno tra il 1786 e il 1787 e durante un incontro letterario ospitato dal professor Adam Ferguson (filosofo e storico scozzese). Pare che ad una domanda di Burns su chi avesse scritto una certa opera, solo Walter fu in grado di rispondere ed il bardo scozzese lo ringraziò per questo.
- Pare che nello scrivere l’opera “Lady of the Lake” Scott si ispirò al suo lago scozzese preferito, il Loch Katrine: durante una vacanza nei Trossachs con la moglie e una delle figlie lo scrittore rimase folgorato dalla bellezza dello specchio d’acqua e decise di ambientarvi il suo poema.
- Scott e i Gioielli della Corona: il sempre crescente interesse per la storia scozzese fece guadagnare a Walter il permesso da parte del futuro Re George IV di condurre delle ricerche sui Gioielli della Corona Scozzese, nascosti e spariti dalla circolazione nel 1707. Nel 1818 Scott assieme ad un gruppo di militari rintracciò ed aprì il baule nei quali erano rinchiusi, riportando alla luce i magnifici Gioielli della Corona Scozzesi.
- Baronetto: per ringraziarlo del ritrovamento dei Gioielli il principe Giorgio nominò Walter Sir (Baronetto), nel marzo del 1820.
- Waverley: la stazione dei treni di Edimburgo è l’unica al mondo ad essere chiamata come una grande opera letteraria. Waverley fu infatti il primo romanzo storico pubblicato da Walter Scott.
- Scott e Manzoni: pare che Alessandro Manzoni si ispirò all’opera Ivanhoe di Scott per scrivere i suoi famosi Promessi Sposi
- Vivere in un castello: Sir Walter Scott acquistò Abbotsford House, proprietà nei Borders vicino a Kelso a seguito dei primi successi ma non riuscì a godersela molto perchè fu presto coinvolto nel fallimento finanziario. Oggi l’elegante dimora è aperta al pubblico (http://www.scottsabbotsford.com/)

Non so se capita solo a me ma ogni volta che leggo qualcosa sulla vita di uno scrittore/artista ecc dopo devo assolutamente andare a rileggerne le opere. E’ come se dopo avessi una chiave di lettura in più, diversa se possibile! E sicuramente poi si apprezzano meglio alcune cose! 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Hai ragione Daniela! Io ho deciso che proverò a rileggere Rob Roy, proprio di Scott, che avevo iniziato e mai finito! Se vuoi leggere qualcosa di suo ti consiglio Ivanhoe, l’ho trovato piacevole e per nulla pesante! 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona