Chi l’avrebbe mai detto che questo viaggio alle Isole Orcadi sarebbe stato il più bel viaggio in Scozia di sempre? Un viaggio che ha toccato la perfezione, a partire dal magnifico gruppo con cui ho viaggiato, per non parlare poi del meteo favoloso che ci ha donato quasi 10 giorni di pieno e caldo sole, grazie al quale abbiamo potuto godere appieno della bellezza che le selvagge e remote Orcadi hanno da offrire. Abbiamo esplorato scogliere, sentieri costieri, spiagge, castelli, antichi siti Neolitici; abbiamo fatto alcuni bellissimi trekking con scorci quanto meno mozzafiato; abbiamo mangiato tante cose buone, compreso l’abbondante pesce locale; abbiamo visto puffin, foche e molte altre specie di uccelli marini; abbiamo trascorso due bellissime giornate nelle remote isole di Westray e Papa Westray; siamo addirittura riuscite a fare il bagno in mare, per ben tre volte. Insomma, tutte esperienze e luoghi che davvero non dimenticherò mai più! E’ stato, letteralmente, un Gran Tour delle Orcadi perché abbiamo trascorso sulle isole un’intera settimana, a differenza dei classici viaggi organizzati che vi trascorrono a malapena una giornata. Ecco il nostro itinerario di viaggio, che avrò modo di approfondire tappa dopo tappa nei prossimi articoli!
Continua a leggere “Il nostro viaggio di gruppo in Scozia nelle meravigliose Isole Orcadi”Tag: #evidenza
Guida Edimburgo: come arrivare, come muoversi, dove dormire e molto altro.

1. BENVENUTI AD EDIMBURGO!
Edimburgo è lo specchio della Scozia: spirito misterioso ed antico, leggende che permeano ogni angolo, la natura selvaggia a due passi dal centro. Sono lontani i tempi in cui la capitale della Scozia era una città insalubre e poco sicura in cui vivere: nel Medioevo la Old Town, attorno alla quale si sviluppava inizialmente il centro abitato chiuso da possenti mura, era un luogo oscuro e così affollato che la gente più povera era costretta a vivere in vie sotterranee assieme a briganti e fuorilegge, al buio e in condizioni igieniche così ripugnanti che il diffondersi di epidemie era all’ordine del giorno. L’aria era irrespirabile sia in questi cunicoli che fuori: la fogne, i liquami e i rifiuti della città confluivano infatti nel Nor Loch, un lago putrido che si trovava nell’esatto punto in cui oggi sorgono i Princes Street Gardens tanto che qualcuno afferma che i giardini siano così verdi e rigogliosi proprio per questo motivo. “Auld Reekie”, la vecchia fumosa: così veniva chiamata Edimburgo nei secoli scorsi per via dell’aria puzzolente e permea del fumo di legna e torba usate per riscaldarsi e cucinare. La situazione andò migliorando nei secoli seguenti e con la costruzione nella New Town per risolvere il problema dell’eccessivo sovraffollamento. Lo sviluppo della città e l’interesse che i turisti dimostravano per i romantici panorami delle Highlands portò ad Edimburgo molti visitatori ma anche intellettuali e studiosi. Da “vecchia fumosa” la capitale scozzese prese il soprannome di “Atene del Nord” per denotarne la ricchezza culturale, letteraria ed artistica che sbocciò con la costruzio Continua a leggere “Guida Edimburgo: come arrivare, come muoversi, dove dormire e molto altro.”
Why Scozia: vi raccontiamo perchè amiamo la Scozia!
Non c’è due senza tre: dopo la guida “Due settimane in Scozia” e l’ebook “Tre giorni a Edimburgo” è uscito lo scorso 30 aprile 2019 un nuovo libro di cui sono co-autrice. Si intitola “Why Scozia” ed è stato scritto da me (Beatrice Roat) assieme agli amici Ilaria Battaini e Stefano Butera su un progetto di Maurizio Barilli e Massimiliano Zerbini. Ho conosciuto Max e Mauri alcuni anni fa, proprio in Scozia: ci eravamo conosciuti virtualmente su facebook e poi il magico incontro ad Oban, mentre stavo facendo una bellissima esperienza di lavoro all’estero. Una cena e una birretta parlando di progetti futuri sulla nostra amata Scozia, un giro fotografico al tramonto e proprio li, tra un’idea e un’altra, mi hanno raccontato del progetto Why Scozia che, a distanza di 3 anni, ha finalmente visto la luce! Continua a leggere “Why Scozia: vi raccontiamo perchè amiamo la Scozia!”
Cosa vedere sul Royal Mile di Edimburgo: la mia guida con mappa
Il Royal Mile, ossia il Miglio Reale, è la via più famosa di Edimburgo, la strada lunga un miglio scozzese (circa 1,6km) che collega l’Edinburgh Castle al Palazzo di Holyrood. E’ così lunga che, nel suo percorso, assume nomi diversi ed in particolare si divide in Castle Hill, Lawnmarket, High Street, Canongate, Abbey Strand. Il Royal Mile si trova nel cuore della Old Town, il nucleo originario della città risalente al Medioevo e anticamente in parte racchiuso nelle Flodden Wall, le mura cittadine. La Old Town è un dedalo di vicoli che, dal turistico Royal Mile, scendono dalla collina verso i Princes Street Gardens o dall’altra parte, verso Grassmarket e Cowgate: ripide e lunghe scalinate, strette viuzze (chiamate closes e pends), passaggi coperti e cortili (chiamati courts) che offrono scorci inaspettati e che donano alla città un’atmosfera gotica e misteriosa. Quasi un labirinto insomma!
Continua a leggere “Cosa vedere sul Royal Mile di Edimburgo: la mia guida con mappa”Workaway, sogni realizzati e una nuova famiglia scozzese
Bene, è giunto il momento di scrivere un resoconto della mia esperienza di Workaway in Scozia. Non pensavo fosse così difficile trovare le parole adatte a descrivere questo meraviglioso mese passato nelle Highlands, non so davvero da che parte iniziare! Come ogni volta, sono partita con un sacco di dubbi: chissà dove capito, chissà se la famiglia sarà simpatica ed accogliente, chissà se riuscirò a visitare almeno un pò di dintorni o se sarò bloccata nel bel mezzo del nulla per tutto il tempo, chissà poi se sentirò troppo la mancanza di casa. E come ogni volta a casa ci sono ritornata arricchita, cresciuta, con il cuore pieno di felicità e ricordi fantastici di quei 34 giorni passati in terra scozzese e degli gli 11 trascorsi in Inghilterra. E’ la terza volta che decido di partire per un’esperienza di workaway, sfruttando il tempo libero tra un contratto determinato e un altro, ma questa volta è stato diverso: una permanenza più lunga rispetto alle precedenti esperienze mi ha permesso di stringere una relazione più forte con la mia famiglia ospitante e di approfondire maggiormente la scoperta del territorio in cui mi trovavo, complice anche l’incredibile meteo clemente che mi ha graziata per la quasi totalità del viaggio!

Ma ecco la famiglia che mi ha accolta in Scozia: Continua a leggere “Workaway, sogni realizzati e una nuova famiglia scozzese”
Cosa vedere sull’Isola di Skye, l’isola più famosa della Scozia: 16 luoghi da non perdere!
La maggior parte delle persone che hanno viaggiato in Scozia rimane affascinata dall’Isola di Skye: quest’isola offre dei paesaggi naturalistici mozzafiato e soprattutto molto vari tanto che sembra davvero di trovarsi in un mondo completamente a sè, così diverso dalla Scozia della mainland. Basta solo il nome ad evocare un ambiente piacevole, affascinante…magico: secondo la teoria più diffusa, Skye deriva dal termine celtico skitis che significa ‘alato’ e fa riferimento alla particolare forma geografica dell’Isola e delle sue molte penisole che sembrano delle ali. L’Isola di Skye fa parte del gruppo delle Ebridi Interne (o Inner Hebrides) ed è facilmente raggiungibile attraverso lo Skye Bridge, un ponte che dal 1992 la collega alla mainland nei pressi di Kyle of Lochalsh, poco distante dal famoso Eilean Donan Castle. Tuttavia non c’è modo più suggestivo e pittoresco di raggiungerla se non percorrendo la Road to the Isles che parte da Fort William e conduce a Mallaig, dove ci si imbarca sul traghetto che, lentamente, conduce a Skye.


Una volta raggiunta l’Isola, è impossibile non rimanese estasiati dala paesaggio che ci si trova attorno: si va dalla drammaticità dei Cuillin, le alte e nebbiose catene montuose dell’isola, al verde della costa e dell’entroterra montuoso della Trotternish Peninsula, alle bianchissima coral beach nei pressi di Claigan. Non manca ovviamente la parte storica, con castelli, ruderi, broch, nonchè quella legata alle leggende, con un vasta presenza di luoghi connessi al mondo fatato delle creature soprannaturali di cui la tradizione scozzese è ricca. Il centro abitato più grande dell’Isola è Portree, con il suo caratteristico porto dalle casine colorate, ed è anche il villaggio dove si trova la maggior parte dei servizi per i turisti ed è quindi il luogo ideale dove soggiornare per visitare Skye. Il resto dell’Isola è un tripudio di paesaggi naturali, scorci marittimi, scintillanti loch e verdi distese d’erba che vanno esplorati piano piano, dedicando ad ognuno il giusto tempo per poter essere apprezzati appieno. L’isola infatti è molto più grande di quello che sembra e soprattutto è abbastanza lenta da girare perchè gli spostamenti in auto risultano rallentati per via delle diffuse e suggestive single track roads, strette e tortuose stradine composte da una solo corsia, con delle piazzole laterali (passing place) poste ad intervalli costanti per permettere ai veicoli di scansarsi per far passare quelli provenienti dal lato opposto. Il bello di Skye è anche questo: esplorare lentamente, spostarsi con calma, percorrendo queste strette stradine che sembrano portare direttamente in un mondo fatato.


COSA FARE SULL’ISOLA DI SKYE
Proprio per la sua particolare conformazione geografica, Skye si presta bene ad essere visitata “a zone”. La Trotternish Peninsula è senza ombra di dubbio una delle parti più belle di Skye, si espande a Nord di Portree e è anche la zona più frequentata dai turisti. Qui si trovano le maggiori attrazioni naturalistiche dell’Isola ed anche le più affascinanti ma le cose da fare non mancano nemmeno nelle altre parti dell’isola: ecco cosa vi suggerisco di non perdere se state visitando l’isola di Skye!
OLD MAN OF STORR
Singolare formazione rocciosa che sovrasta la strada che costeggia il mare lungo la costa orientale della Trotternish Peninsula, ci sono molte leggende sulla sua origine: la più quotata sostiene che si tratti in realtà del pollice di un gigante che venne sepolto sotto la collina con il dito fuori dalla terra. Si può raggiungere lo Storr partendo dall’apposito parcheggio lungo la A855 e seguendo queste indicazioni: ci vogliono circa 40 minuti per arrivare in cima e poco meno a tornare indietro.

KILT ROCK & MEALT FALLS
Molti erroneamente pensato che questa alta cascata che si getta in mare dalla scogliera si chiami Kilt Rock ma in realtà il nome corretto è Mealt Falls. A chiamarsi Kilt Rock è proprio la scogliera basaltica che, per le sua particolare conformazione rocciosa ricorda le pieghe di un kilt! Dalla sommità della scogliera c’è una vista incredibile sulla costa e la cascata, che si tuffa in mare da un’altezza di 90 metri, è davvero mozzafiato! Mi raccomando, prestate attenzione e non uscite assolutamente dal viewpoint recintato (come qualche genio ha fatto ultimamente pur di guadagnare uno scatto instagrammabile): è assolutamente vietato e pericoloso!

Una tappa in più: Staffin Bay, baia nei pressi dell’omonimo villaggio dove si possono osservare nientepopodimeno che le impronte dei dinosauri!
DUNTULM CASTLE
Quello di Duntulm è un antico castello di cui oggi non rimangono che pochi ruderi ma la zona in cui si trova è davvero spettacolare, con i vasti pascoli verdi puntellati di pecore e la vista sul mare. Pare che i resti del castello ospitino il fantasma di una balia che venne condannata a morte dopo aver fatto accidentalmente cadere il figlio neonato del capoclan da una finestra del castello: la balia è in buona compagnia perchè le leggende parlano anche del fantasma di un uomo che tentò di soverchiare il suo capoclan e di quello di una dama con un solo occhio.

SKYE MUSEUM OF ISLAND LIFE
Lo Skye Museum of Island Life è un piccolo e graziosissimo museo che ricrea le antiche tipiche abitazioni degli isolani – chiamate blackhouse – ed il loro stile di vita, con utensili ed attrezzi direttamente dal passato, in una posizione incantevole che sovrasta il mare; c’è la casetta che ospita la scuola, quella del fabbro, quella ricostruita come abitazione con tanto di fuoco di torba! Il costo di ingresso è simbolico, si pagano solo 3£ (adulti) e 50 centesimi i bambini!

TOMBA DI FLORA MACDONALD
Accanto al museo si trova il cimitero – Kilmuir Graveyard – che ospita la tomba di Flora MacDonald, eroina scozzese che aiutò il Bonnie Prince Charlie nella sua fuga dopo la sconfitta di Culloden. La parte antica del cimitero è molto bella, con vecchie lapidi coperte dal muschio e dai licheni. Ce n’è una in particolare che merita attenzione, l’effige di un cavaliere con un’armatura: si tratta della tomba di Angus Martin che pare che abbia rubato l’antica e preziosa effige sull’isola di Iona, durante uno dei suoi viaggi per mare.

FAIRY GLEN
Un luogo davvero magico e fatato il Fairy Glen! Si trova nei pressi di Uig e si dice che vi vivano le fate: difficile non crederlo, partendo dal laghetto e passeggiando tra le montagnole ondulate, salendo fino in cima alla roccia detta Castle Ewan per la sua forma che richiama un castello. Non c’è un vero e proprio parcheggio e la strada per arrivarci è una single track road molto stretta: se viaggiate in alta stagione cercate di andarci al mattino presto o alla sera perchè rischiate di rimane imbottigliati nel traffico. E mi raccomando: rispettate la Scozia e rispettate l’ambiente quindi no al parcheggio selvaggio e non imitate le persone che ammucchiano sassi nel glen, che poi i locali devono faticosamente rimuovere per preservare il luogo.

QUIRAING
Nell’entroterra della Trotternish Peninsula si trova la catena monuosa del Quiraing: una tortuosa single track road conduce da Staffin a Uig inerpicandosi in un paesaggio montano verde e roccioso e tagliando ‘a metà’ la penisola. Ci sono moltissime passeggiate ed escursioni da fare in zona, come questa ad anello, ma se non avete tempo o se non siete abbastanza allenati vi suggerisco di fare almeno due passi partendo dall’apposito parcheggio: vi sentirete immediatamente immersi in un ambiente da favola, dimenticandovi subito il rumore delle auto e il chiacchiericcio dei turisti.

NEIST POINT LIGHTHOUSE
Ad Ovest di Portree è tuto un sussegguirsi di penisole tra le quali le princpali sono quella di Vaternish e Duirnish. Da non perdere, in questa parte dell’Isola, è il Neist Point Lighthouse situato su di un promontorio roccioso e nascosto alla vista finchè non ci si avvicina camminando: il faro si trova in una posizione a dir poco spettacolare e vi verrà sicuramente voglia di fotografarlo da ogni angolatura! Molto suggestiva anche la strada che si percorre per raggiungerlo, una strettissima single track road che attraversa minusculi villaggi (o meglio, agglomerati di case) dispersi in mezzo al nulla. La passeggiata che parte dal parcheggio vi porterà via circa 30 minuti ma c’è un punto panoramico a circa 300mt dal posteggio!

DUNVEGAN CASTLE
Poco distante dal villaggio di Dunvegan si trova l’omonimo castello, sede storica ed ancestrale del Clan MacLeod, che vi visse per ben 800 anni. A Dunvegan Castle è custodita la cosiddetta Fairy Flag, una bandiera magica data in dono dalle fate al Clan MacLeod e da usare in caso di necessità o di pericolo ma solo per tre volte (è già stata usata due volte…quando sarà la terza?). Dal castello partono anche delle gite in barca per avvistare – da molto vicino – le foche!!

CLAIGAN CORAL BEACH
Un’inaspettata spiaggia di corallini bianchi, così bianchi che sembra di essere ai tropici! Il contrasto con il mare cristallino e l’erba verde del machair è davvero spettacolare. La Claigan Coral Beach si raggiunge con una passeggiata di circa 30 minuti partendo dal parcheggio in località Claigan e i panorami che troverete lungo la via meritano sicuramente la “fatica”. La spiaggia è un ottimo punto dove avvistare le foche e, sull’erba alle sue spalle, ci sono moltissimi coniglietti!

IL CENTRO E L’OVEST DELL’ISOLA
Scendendo verso Sud, nell’entroterra, il paesaggio verde e blu della costa lascia spazio alla drammaticità dei Cuillin, la catena montuosa dell’Isola, che per altezza e posizione geografica si distinguono in Black e Red. Sono montagne rocciose, ripide, scure e nude, che rendono il paesaggio molto aspro e duro e che attirano una moltitudine di escursionisti e scalatori da tutto il mondo ma che sono rimaste inacessibili fino a non molti anni fa. A Est, la penisola di Minginish è perlopiù inabitata se non per piccoli villaggi lungo la costa: è il caso di Carbost, che ospita la rinomata Talisker Distillery.

SLIGACHAN BRIDGE
Transitando sulla A87, la principale strada dell’isola che proveniendo dalla mainland arriva fino a Uig passando per Portree, proprio al centro dell’isola si trova la località di Sligachan, famosa per il suo Old Bridge. Molte sono le leggende che circolano su questo ponte ma la principale vole che chiunque immerga il viso nelle gelide acque del fiume che vi scorre sotto guadagnerà l’eterna giovinezza!

TALISKER DISTILLERY
Prima distilleria dell’isola di Skye, produce whisky dal 1830 al motto di “Made by the sea”, fatto sul mare. E’ possibile visitare il processo produttivo attraverso un tour guidato (disponibile in inglese) che prevede anche un assaggio del famoso whisky Talisker! Info sulla distilleria e sulla sua storia qui.

TALISKER BAY
Poco lontano la Talisker Bay si apre sul mare con la sua spiaggia di massi neri e lucidi ed è raggiugnibile con una piacevole passeggiata tra le pecore (info qui). Quando il vento tira forte (cioè spesso!) la cascata che si trova sulla scogliera orientale che circonda la spiaggia non arriva a toccare terra e sembra scorrere al contrario!

FAIRY POOLS
Un’altra escursione da non perdere è quella alle Fairy Pools: lungo il fiume Brittle si incontrano delle piscinette naturali di acqua pura e limpidissima tanto che il luogo si crede abitato dalle fate! Qui trovate info sul percorso (andata e ritorno dallo stesso sentiero) che non è particolarmente difficile ma richiede un pò di agilità nel camminare tra acqua, fango e sassi. In una bella giornata di sole l’acqua sembrerà brillare ma anche quando ci sono nuvole e nebbia l’atmosfera è magica e misteriosa!

IL SUD DELL’ISOLA: ELGOL
Nella parte più meridionale dell’Isola troviamo Strathaird e la Sleat Peninsula. Entrambe poco frequentate dai turisti, mantengono dunque un fascino isolato e solitario. Un esempio clamoroso è Elgol, minuscolo villaggio di pescatori che si raggiunge con una stretta e tortuosa single track road che offre degli scorci magnifici sul Loch Slapin ed ancor più spettacolari dalla sua spiaggia di ciottoli, dalla quale si ha una visuale mozzafiato sui vicini Cuillin.

CILL CHRIOSD
Non perdetevi una visita a questa piccola e antica chiesetta che si trova lungo la B8083 che da Breadford conduce ad Elgol: fu costruita nel XVI secolo al posto di una precedente chiesa medievale e rimase in uso fino al 1840. Le rovine della chiesa sorgono su di una piccola collinetta e si raggiungono salendo una scala di pietra ormai quasi nascosta nell’erba; intorno sorge un cimitero, dove pecore ed agnellini pascolano tra le lapidi.

LA PENISOLA DI SLEAT
La penisola di Sleat è chiamata anche “il giardino di Skye” ed è da sempre la sede del Clan MacDonald. Dal villaggio di Armadale parte il traghetto che porta sulla mainland, a Mallaig, sulla Road to the Isles. E’ in questa penisola che si trova l’Armadale Castle, l’antica sede ormai in rovina del Clan MacDonald: fu costruito nel 1815 accanto ad una più antica magione del 1790 ed è circondata da una grandissima tenuta che offre molte possibilità di passeggiate. Nella Sleat Peninsula ti trovano altri due castelli che oggi non sono che ruderi, Dunscaith Castle e Knock Castle, e la seconda distilleria di Skye aperta nel 2017, la Torabhaig Distillery.
L’Isola di Skye è davvero un luogo dai panorami mozzafiato, caratterizzata dall’infinità di zone da scoprire, esplorare, assaporare e vivere. Le possibilità di fare escursioni, tranquille passeggiate, scalate, sport acquatici di certo non mancano, così come il relax e le attrazioni storiche e culturali: riguardo a queste ultime, basti pensare che l’Isola di Skye, dopo le Ebridi Esterne, è una delle aree in Scozia in cui sono più diffuse la cultura e l’antica lingua Gaelica. Una culla dove sono stati preservati antichi ricordi, tradizioni e l’autentico spirito dei Gaeli Scozzesi.
COME ARRIVARE SU SKYE
Skye è comodissima da raggiungere grazie allo Skye Bridge, un ponte che la collega alla mainland costruito nel 1995 e che in pochi minuti e senza pagare pedaggio vi porterà da Kyke of Lochalsh all’isola. Vi suggerisco però di arrivare in un modo e lasciarla in un altro: se arrivate via ponte, poi lasciatela via traghetto in modo da poter percorrere ed esplorare anche la Road to the Isles, la “strada per le isole”. Il trahgetto parte da Armadale su Skye ed arriva a Mallaig sulla mainland (o viceversa) ed è gestito da Caledonian MacBrayne. Vi consiglio caldamente di acquistare in anticipo i biglietti poichè i posti auto a bordo sono limitati e in alta stagione rischiate di non trovare posto!






