Skara Brae, Isole Orcadi: il villaggio neolitico meglio conservato d’europa

Come vivevano le persone 5000 anni fa? Come vi immaginate la vita, l’ambiente, la gente, in epoca Neolitica? Se vi trovate in Scozia e più precisamente alle Isole Orcadi scoprirlo sarà semplice: basterà infatti visitare Skara Brae, villaggio Neolitico fondato nel 3100 aC e che rappresenta il miglior esempio in tutta Europa di come le persone vivevano 5000 anni fa. Per capire la sua importanza basti pensare che Skara Brae, assieme ad altri siti delle Orcadi, è Patrimonio dell’Unesco dal 1999: “Heart of Neolitc Orkney” è infatti il nome dato dall’Unesco ai siti archeologici di Skara Brae, Maeshowe, Standing Stones of Stenness e Ring of Brodgar che rappresentano indubbiamente i più importanti siti Neolitici di tutta l’Europa Occidentale e che ci forniscono incredibili testimonianze della società Neolitica, sia sul modo di vivere e di abitare che sulle pratiche di sepoltura, sulle cerimonie e sulle tradizioni dell’epoca.

Scorcio su una delle case di Skara Brae

TUTTO HA AVUTO INIZIO CON UN GROSSO MUCCHIO DI “MIDDEN”…

Come fu creato Skara Brae? Le persone che costruirono il villaggio crearono dapprima un grosso mucchio di rifiuti domestici, chiamato in inglese “midden”. Il midden era qualcosa di simile al nostro odierno compost ed era rappresentato da un duro strato di terra e argilla pieno di scarti domestici di ogni genere: ossa di animali, lische, conchiglie, avanzi di cibo, ceramiche rotte, tutto ciò che le persono non utilizzavano e scartavano. All’interno di questo midden venne quindi scavato il posto per 10 abitazioni e per i passaggi per collegarle, il tutto successivamente ricopertro con sassi e pietre: il villaggio sarebbe quindi apparso come un tumulo basso e rotondo, interrotto solo dalla superficie del tetto di ciascuna casa, tetti di cui oggi non rimane nulla poichè erano presumibilmente realizzati con tronchi portati dal mare o ossa di balena rivestiti di pellame, alghe, torba e paglia. I motivi per cui si decise di scavare le abitazioni in questo cumulo di midden furono principalmente due: in un ambiente prevalentemente sabbioso il compost era un materiale più stabile su cui costruire un villaggio e il midden l’avrebbe protetto dal vento e dal freddo, fungendo da isolante, visto il forte vento delle Orcadi.

Ecco il famoso Midden che ci ha mostrato il Ranger sull’Isola di Papa Westray: si vede bene la stratificazione del terreno con, al suo interno, sassi, conchiglie, ossa di animali e pesci ecc. Incredibile pensare che questa terra e queste conchiglie hanno 5000 anni!

CHI ERANO GLI ABITANTI DI SKARA BRAE

Gli abitanti di Skara Brae (si stima che all’interno del villaggio vivessero tra le 50 e le 100 persone) erano contadini, cacciatori e pescatori ed erano in grado di produrre oggetti complessi utilizzando strumenti di base: la maggior parte dei manufatti trovati durante gli scavi sono esposti nel centro visitatori. 5.000 anni fa le Orcadi erano di qualche grado più calde e cervi e cinghiali vagavano per le colline. Crescevano bacche ed erbe selvatiche e la gente di Skara Brae mangiava uccelli marini e le loro uova: durante gli scavi furono ritrovate infatti nocciole e mele selvatiche, assieme a gusci d’uovo appartenenti a ventidue specie diverse di uccelli. Ci sarebbero stati laghi nelle vicinanze, che fornivano acqua fresca e le alghe erano usate come combustibile. Quando fu creata Skara Brae era molto più lontana dal mare rispetto ad ora ed era circondata da terra fertile: l’erosione costiera nel corso dei secoli ha successivamente portato la spiaggia vicinissima al sito, tanto che sono stati costruiti degli alti muri di contenimento per evitare che il villaggio venga portato via dall’acqua e dalle maree. È possibile quindi che l’insediamento originale avesse più case, andate purtroppo perdute in mare.

Oggi vediamo i muri perimetrali delle abitazioni ma all’epoca era tutto ricoperto dal midden

LE CASE DI SKARA BRAE

Skara Brae fu abitata ininterrottamente per più di 600 anni. Al giorno d’oggi è possibile osservare otto case, ma non è la struttura delle case in sè a colpire, ma piuttosto l’arredamento: ogni casa infatti presenta lo stesso identico mobilio in pietra composto da un grande focolare centrale, due letti in pietra su ogni lato, con il letto di destra più grande di quello di sinistra. In ogni casa si trova lo stesso identico arredamento, non ci sono case più belle, più grandi o più elaborate e questo fa pensare ad una società equa, dove non c’erano persone più importanti di altre. In ogni casa si trova una credenza in pietra di dimensioni e design standard, in alcuni casi con una piccola seduta davanti. Si notano anche mensole, nicchie, rientranze dove gli abitanti sistemavano cibo e averi, nonché una scatola – sempre di pietra – fissa a terra dove probabilmente veniva stoccate le esche per la pesca. Per dormire comodi i letti di pietra che si trovano sui lati delle abitazioni sarebbero stati riempiti di erba ed erica. Anche se l’ambiente era sicuramente molto buio data l’assenza di finestre, era sicuramente molto caldo, ma anche piuttosto fumoso: il fuoco infatti era sempre acceso e veniva alimentato con alghe e sterco secco di animali. Con circa 36mq di superficie le case di Skara Brae erano abbastanza spaziose e la vita all’interno di esse era piuttosto confortevole per gli standard del tempo. Vi state chiedendo come mai i mobili venivano costruiti in pietra? Semplice, alle Orcadi non c’era traccia di alberi e quindi di legno! Per lo stesso motivo il legno trasportato dal mare era considerato troppo prezioso per essere bruciato, e veniva quindi utilizzato come materiale da costruzione.

L’interno di una delle abitazione di Skara Brae
La credenza con, davanti, la scatola per le esche
La cornice che delimitava il letto

I PASSAGGI TRA UNA CASA E L’ALTRA

Ad ogni casa si accedeva tramite una bassa porticina che si poteva chiudere con una lastra di pietra. Ogni casa era poi collegata tramite stretti passaggi coperti, alti circa un metro, interamente rivestiti di pietra: questo significava che ci si poteva spostare da una casa all’altra senza uscire allo scoperto, che nel rigido clima Orcadiano era sicuramente un’ottima cosa. L’altezza ridotta dei passaggi inoltre non solo riduceva le correnti d’aria ma aveva anche un valore difensivo: c’era infatti solo un ingresso che poteva essere chiuso e sbarrato all’occorrenza (sono state rinvenuti i buchi dove veniva incastrata una barra per sigillare la porta del villaggio e quelle delle singole abitazioni) e un visitatore avrebbe dovuto piegarsi ed inginocchiarsi per entrare all’interno del villaggio.

La porta di accesso ad una delle abitazioni, in alto al centro

LA CASA NUMERO 7 E LA CASA NUMERO 8

Solo una delle abitazioni di Skara Brae si differenzia dalle altre, ed è proprio l’abitazione numero 8. Qui non si trovano letti o mobili di pietra, ma al loro posto ci sono invece delle nicchie, delle rientranze nel muro. Gli scavi avvenuti nel 1920 hanno rinvenuto pezzi di selce e di materiale utilizzato per costruire strumenti sul pavimento della casa numero 8, facendo pensare che essa fosse utilizzata come laboratorio o come punto di incontro per gli abitanti del villaggio. Alcune similitudini con altri villaggi preistorici delle Isole Shetland fa invece pensare che sia semplicemente stata aggiunta al villaggio solo successivamente. Anche la casa numero 7 è in qualche modo diversa dalle altre: il fatto che sia stata costruita direttamente sulla sabbia, e non sui resti di strutture precedenti come le altre abitazioni, ci fa pensare che sia la casa più antica di Skara Brae: si trova inoltre in posizione un pò più isolata rispetto alle altre, con un passaggio privato, ad uso esclusivo dell’abitazione. All’interno, gli scavi hanno portato alla luce i corpi di due donne sepolte in una tomba di pietra posizionata sotto uno dei letti. Dato che la sepoltura fu effettuata prima della costruzione della casa, è probabile che i corpi fossero stati coinvolti in una sorta di rituale, suggerendo che la struttura avesse un significato speciale. A rafforzare questa teoria c’è il fatto che la porta della casa numero 7 poteva essere sprangata solo dall’esterno: una prigione forse? Un luogo dove tenere i defunti, prima della sepoltura? Dove condurre misteriosi rituali? Misteri a cui non riusciremo mai a dare una risposta! Su questo sito potete fare un tour virtuale all’interno della casa numero 7.

La casa numero 7, oggi affacciata alla bellissima Skaill Bay, con la credenza ben in vista!

L’ABBANDONO DI SKARA BRAE ED IL SUO RITROVAMENTO

Skara Brae fu abbandonata attorno al 2200AC, quando gli abitanti si spostarono in zone e in insediamenti più confortevoli: la continua erosione della costa e le frequenti tempeste di sabbia erano diventate intollerabili e la terra aveva ormai perso la sua fertilità per via della sabbia e dell’acqua salata che la riempivano costantemente. Il villaggio, dopo essere stato abbandonato, si riempì mano a mano di sabbia trasportata dal vento, sabbia che ne garantì la perfetta conservazione nel corso dei secoli successivi. Dopo una forte tempesta avvenuta nel 1850 il mare e il vento si portarono via una bella fetta di terreno rivelando ciò che vi era nascosto sotto: William Watt, Laird della vicina Skaill House e proprietario di quelle terre, scoprì così Skara Brae e fortunatamente ne intuì subito il valore, iniziando i lavori per riportare alla luce il tesoro neolitico. Caso volle che l’hobby di Watt fosse proprio l’archeologia!

Fotografia degli scavi datata circa 1920-1930 (credits)

Nel 1868 erano state scavate già quattro case, ma i lavori si fermarono fino al 1925, quando un’altra tempesta danneggiò gli scavi già eseguiti: venne così costruito il muro di contenimento tra Skara Brae ed il mare, e proprio in quell’occasione altri antichi edifici vennero rinvenuti. Tra il 1928 e il 1930 vennero portate alla luce tutte le case che vediamo oggi: inizialmente si pensava che il villaggio risalisse all’Età del Ferro, attorno al 500 aC, ma grazie all’analisi al radiocarbonio effettuata nel 1970 fu possibile datarlo al tardo Neolitico, ossia tra il 3200 e il 2200 aC. Così fu riportato alla luce Skara Brae, dopo circa 5000 anni, e così se ne sta disteso in quel magnifico tratto di costa scozzese, con la vasta ed affascinante Skaill Bay a fargli da sfondo.

L’azzurrissima distesa della Skaill Bay
Una coraggiosa nuotatrice

VISITARE SKARA BRAE OGGI

Inutile dirlo, Skara Brae è il sito più visitato delle Orcadi, e quindi anche il più affollato. Anche se la prenotazione anticipata non è obbligatoria è consigliata per garantire l’accesso, soprattutto se siete una famiglia o un gruppo numeroso: prenotando online avrete anche un piccolo sconto sul ticket d’ingresso. Skara Brae è aperto tutto l’anno, sul sito ufficiale di Historic Scotland potete controllare orari e prezzi aggiornati, così come chiusure eccezionali dovute al mal tempo o ad eventi particolari. Una volta arrivati presso il parcheggio verrete accolti dal centro visitatori che ospita un cafè, uno shop e un piccolo museo che introduce la storia di Skara Brae e i ritrovamenti archeologici rinvenuti in loco. Appena fuori dal centro visitatori troverete l’interessante ricostruzione di una delle case di Skara Brae, per capire pienamente come era la vita all’interno del villaggio. Un sentiero asfaltato – percorribile anche con sedia a rotelle o passeggini – conduce fino al sito archeologico che è possibile osservare da una posizione rialzata, senza accedere all’interno delle case.

La mappa delle case di Skara Brae
Skara Brae oggi

IL TICKET DI SKARA BRAE CONSENTE ANCHE L’ACCESSO ALLA VICINA SKAILL HOUSE

Il ticket di Skara Brae permette anche di accedere alla vicina Skaill House, distante solo un centinaio di metri dal sito archeologico e raggiungibile a piedi tramite un comodo sentiero. Skaill House era la residenza di William Graham Watt, colui che scoprì per primo Skara Brae. Questa elegante residenza risale al 1620, quando il Vescovo George Graham costruì una piccola manor house nelle terre che gli erano state donate a seguito dell’esecuzione dell’allora Conte delle Orcadi: il figlio di Graham divenne Laird (proprietario terriero) della tenuta che venne quindi passata di generazione in generazione per i secoli successivi. L’edificio venne ingrandito costantemente e nel 1997, dopo sei anni di restauro, venne aperto al pubblico. Oggi si possono visitare molte delle stanze della casa, scoprire oggetti antichi, storie ormai perdute, osservare fotografie d’epoca legate anche alla scoperta di Skara Brae. Per visitare al meglio Skara Brae e Skaill House vi suggerisco di preventivare almeno un paio d’ore. Skaill House è aperta al pubblico da aprile ad ottobre, consultate il sito ufficiale per conoscere gli orari aggiornati.

Skara Brae è raggiungibile in circa 30 minuti d’auto da Kirkwall. Se vi spostate coi mezzi pubblici potete prendere il bus 8S gestito da Stagecoach North Scotland che ci impiega circa un’ora a raggiungere il Visitor Center di Skara Brae, fermandosi anche presso altri interesanti siti archologici come il Ring of Brodgar, Standing Stones of Stennes e Maeshowe. Per le cose da fare su Mainland, la più grande delle Isole Orcadi, date un’occhiata a questo articolo.


Cercate consigli su come organizzare un PERFETTO VIAGGIO IN SCOZIA? Questo è l’articolo giusto per voi! Per i lettori del mio blog è disponibile anche uno sconto del 10% sul noleggio auto con Celtic Legend!

sconto Celtic Legend

Vi ricordo che tramite il mio sito potete acquistare in anticipo i biglietti delle principali attrazioni di Edimburgo tra le quali:

Il castello, per saltare la fila ed entrare più velocemente
La Camera Obscura, divertimento assicurato per tutta la famiglia
Holyrood Palace, per seguire le orme di Mary Stuart
Royal Yacht Britannia, per curiosare nella vita della famiglia reale
Mary King’s Close, per scoprire la tenebrosa storia della Edimburgo sotterranea

Trovate inoltre:

Ticket per l’airlink che collega l’aeroporto al centro
Royal Edinburgh, pass turistico che comprende il castello, Holyrood Palace e Royal Yacht Britannia
Edinburgh City Pass, pass turistico che comprende l’ingresso a 22 attrazioni di Edimburgo
Ticket per il bus Hop On-Hop Off della durata di 24h con il quale potrete girare la città fermandovi a visitare le varie attrazioni (qui la versione da 48h)
Tour guidato in italiano, per scoprire l’interessante storia della città accompagnati da una guida italiana
Tour dei fantasmi in italiano, al calare della sera, per scoprire il lato nascosto e tenebroso di Edimburgo
Tour in inglese di vario genere: l’horror show, il tour di Harry Potter, il tour sul whisky, quello sulla birra e molti altri!

Vi ricordo che per i lettori del mio blog è disponibile una convenzione con l’autonoleggio locale CELTIC LEGEND con sconto del 10% sul noleggio.

E infine… ricordatevi che offro anche un servizio di programmazione itinerari personalizzati, selezionando per voi voli, noleggio auto, suggerendovi hotel e ristoranti e creando il viaggio perfetto in base alle vostre esigenze: mandate una mail a info@nelcuoredellascozia.com per avere maggiori informazioni!

bluedonatebutton-3

Se hai trovato i contenuti del mio blog utili ed interessanti puoi sostenermi offrendomi un caffè virtuale su Ko-fi, lasciando se ti fa piacere anche un commento! Le donazioni ricevute saranno utili per sostenere le spese relative alla gestione di questo sito! Grazie!

Un pensiero riguardo “Skara Brae, Isole Orcadi: il villaggio neolitico meglio conservato d’europa

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.